29 aprile 2005
Aggiornamenti e focus
La celiachia non scoraggia la cicogna
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Il dubbio che le donne affette da celiachia potessero avere problemi di fertilità era associato al deficit di folati che la malattia comporta. I problemi di assorbimento a livello intestinale dei principi nutritivi espongono le pazienti a questo tipo di rischio o quanto meno a eventi avversi associati alla gravidanza. E comunque anche l'irregolarità del ciclo mestruale lascia presupporre una ridotta fertilità. Precedenti studi avevano sollevato tali ipotesi e un interesse a verificare se corrispondevano alla realtà.Una recente ricerca smentisce tali presupposti dimostrando che non ci sono differenze di fertilità, con un interessante effetto legato all'età della donna.
Gli autori hanno confrontato i dati sulla fertilità e sugli esiti delle gravidanze di 1500 donne celiache e di quasi 8000 donne sane omogenee per età. Il tasso di fertilità era pressoché simile tra i due gruppi: 48,2 nati vivi ogni 1000 persone per anno nel gruppo delle donne con la celiachia e 47,7 nell'altro gruppo. Quello che cambiava era invece la fertilità specifica per ogni età. In effetti le donne malate avevano una fertilità più bassa se di giovane età, mentre la stessa aumentava con l'aumentare dell'età in confronto alle donne sane. Era come se con l'avanzare dell'età ci fosse una specie di corsa al recupero, e il risultato si manteneva sia nelle donne curate che nelle donne non curate per il morbo celiaco.Il rischio relativo di complicanze in gravidanza o durante il parto (preeclampsia, gravidanza ectopica, parto podalico, nati morti e aborti) era pressoché simile tra i due gruppi.Di sicuro quindi, la celiachia per quanto abbia ripercussioni sulla qualità della vita e della salute non influisce sulla fertilità femminile e sull'andamento della gravidanza.Per tanto i risultati possono esser eletti anche nell'ottica di un rimandare il momento della gravidanza a un'età più avanzata. Vale a dire che le donne celiache sono fertili ma preferiscono avere un figlio più in avanti nel tempo, il che non si discosta poi più di tanto dalla tendenza generale nella popolazione sana.
Simona Zazzetta
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Poche complicanze
Gli autori hanno confrontato i dati sulla fertilità e sugli esiti delle gravidanze di 1500 donne celiache e di quasi 8000 donne sane omogenee per età. Il tasso di fertilità era pressoché simile tra i due gruppi: 48,2 nati vivi ogni 1000 persone per anno nel gruppo delle donne con la celiachia e 47,7 nell'altro gruppo. Quello che cambiava era invece la fertilità specifica per ogni età. In effetti le donne malate avevano una fertilità più bassa se di giovane età, mentre la stessa aumentava con l'aumentare dell'età in confronto alle donne sane. Era come se con l'avanzare dell'età ci fosse una specie di corsa al recupero, e il risultato si manteneva sia nelle donne curate che nelle donne non curate per il morbo celiaco.Il rischio relativo di complicanze in gravidanza o durante il parto (preeclampsia, gravidanza ectopica, parto podalico, nati morti e aborti) era pressoché simile tra i due gruppi.Di sicuro quindi, la celiachia per quanto abbia ripercussioni sulla qualità della vita e della salute non influisce sulla fertilità femminile e sull'andamento della gravidanza.Per tanto i risultati possono esser eletti anche nell'ottica di un rimandare il momento della gravidanza a un'età più avanzata. Vale a dire che le donne celiache sono fertili ma preferiscono avere un figlio più in avanti nel tempo, il che non si discosta poi più di tanto dalla tendenza generale nella popolazione sana.
Simona Zazzetta
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