Piccoli immunizzati senza ago

05 maggio 2006
Aggiornamenti e focus

Piccoli immunizzati senza ago



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Vaccinare i bambini piccoli contro l'influenza utilizzando un preparato che si può somministrare come spray nasale invece di dover essere iniettato. E' una possibilità che hanno voluto esplorare ricercatori statunitensi, pensando a una modalità d'immunoprofilassi che può risultare adatta soprattutto ai bimbi tra i sei mesi e i cinque anni, una fascia d'età che è tra le più vulnerabili al virus dell'influenza, oltre a costituire un serbatoio dell'infezione che si propaga così ai familiari e, attraverso gli altri bambini, ad altre famiglie. Proprio la fascia pediatrica è quella che spesso risulta venir meno protetta con la vaccinazione, a differenza di quanto avviene per gli anziani che, per esempio in Italia, aderiscono sempre più alle campagne antinfluenzali. Uno dei motivi di questo scarso ricorso alla profilassi nei più piccoli può essere legato alla necessità di un'ulteriore iniezione, a fronte del già fitto programma di vaccinazioni obbligatorie e raccomandate.

Tranquilli, niente puntura


Per questo i ricercatori del Center for Vaccine Development della Saint Louis University School of Medicine hanno saggiato uno spray nasale contro l'influenza denominato CAIV-T (Cold adapted Influenza Vaccine Trivalent), con risultati positivi, secondo i dati di un'ampia sperimentazione in fase 3 cioè avanzata che sono stati riferiti al meeting annuale della Pediatric Academic Societies di San Francisco. Si tratta di un preparato intranasale anti-flu vivo e attenuato di ultima generazione, una diversa formulazione di quello disponile negli Usa per bambini e adulti tra i 5 e i 49 anni d'età. "Il nuovo antinfluenzale senz'ago è stato valutato nella stagione influenzale 2004-2005 in più di 8.000 bambini di 249 località appartenenti a 16 nazioni, compresi 6.384 soggetti mai vaccinati di meno di due anni d'età. Metà sono stati trattati con il prodotto iniettabile approvato dalla Fda e l'altra metà con quello allo studio, e in questi ultimi è emersa un'efficacia protettiva significativamente maggiore di quella ottenuta con i preparati iniettivi" ha affermato Robert Belshe, direttore del Centro di Saint Louis.

Una protesione, forse, più ampia


Con il candidato vaccino spray la capacità protettiva dalla malattia simil-influenzale sarebbe stata infatti superiore del 55% rispetto agli anti-flu iniettabili; l'efficacia è apparsa maggiore che con l'altra opzione nei confronti dei ceppi di tipo A dell'influenza, inoltre più elevata negli anni nei quali i sottotipi virali circolanti non erano stati esattamente "centrati" dall'immunoprofilassi stagionale. "Questa spettro di protezione più ampio potrebbe indicare che il vaccino vivo attenuato intranasale possiede caratteristiche che lo rendono più valido di quello tradizionale" ha detto ancora Beishe. Uno scudo protettivo che potrebbe aggiungersi agli altri per la salute della prima e più delicata fase della vita.

Elettra Vecchia



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