15 giugno 2007
Aggiornamenti e focus
Chi ha paura della tigre?
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Le zanzare tigre sono un testimoni dirette del progressivo innalzamento delle temperature: originarie dei climi tropicali, sono ormai una presenza costante delle città del Nord. E un caldo come quello della primavera in corso, almeno nella sua prima fase, ha finito per produrre un'invasione anticipata di insetti sia nelle città che nelle campagne. C'è da aver paura? Secondo gli ambientalisti il temuto insetto è un nemico tutto sommato inoffensivo, fastidioso certo ma alla fine responsabile dei soliti ponfi, più o meno rapidamente destinati a sparire. A far paura, invece, dovrebbero essere le disinfestazioni massicce decise da autorità pubbliche e private. Il tossicologo francese Claude Reiss, in un incontro organizzato dal CNR nel 2005, sottolineava gli effetti devastanti che possono derivare per la salute umana dalla diffusione nell'ambiente degli insetticidi comunemente in uso, tossici anche a distanza di anni. Ma la percezione della gente non è la stessa e a confermarlo è una ricerca appena presentata a Milano e curata da Enrico Finzi di Astra Ricerche in collaborazione con Vape Foundation. Il 68% degli italiani considera assai grave il problema degli insetti e l'84% si sente addirittura perseguitato dalle zanzare. In più il 58% degli intervistati ritiene che le attività di prevenzione adottate finora siano poco efficaci. Ma come si è svolta l'indagine?
L'indagine si è svolta attraverso più di 1000 interviste telefoniche a un campione rappresentativo della popolazione italiana, somministrate col metodo CATI (Computer Aided Telephone Interviewing). In dettaglio, l'84% degli italiani vive in una zona funestata dalle zanzare; il 69% lamenta la presenza di mosche; il 61% ha a che fare con le formiche (qui è forte l'accentuazione al sud); il 31% abita in un'area dove abbondano gli scarafaggi (sempre con il sud nettamente al di sopra della media). In effetti, continua la ricerca, solo il 7% della popolazione non è disturbato da alcuno di tali insetti (in particolare nel nord-ovest): si tratta di 3.0 milioni di fortunati. A costoro si possono aggiungere quei 5.6 milioni - pari a poco più del 13% - che convivono serenamente con questi animali, risultandone poco molestati: o perché sono pochi oppure perché non ne hanno schifo o timore e non avvertono alcun disagio (o non sono quasi mai punti dalle zanzare). Il restante 68%, ossia più di due adulti su tre, afferma di essere disperato: il 9% (4.0 milioni di 14-79enni) dovendosi misurare con un solo tipo di insetto (in grande maggioranza dalle zanzare, poco dalle formiche, quasi mai dagli scarafaggi e mai dalle mosche), con diffusione specialmente in Piemonte, Lombardia, Lazio, Abruzzo, Molise e Sardegna; ben il 59%, invece, sostenendo di essere in lotta permanente con tre insetti cattivi su quattro (zanzare e mosche quasi sempre, formiche in tre casi su quattro, scarafaggi in un caso su tre), con predominio delle donne (specie se con bambini e ragazzini in famiglia), dei meridionali, dei residenti nei comuni tra i 30mila e i 250mila abitanti.
In sintesi dall'indagine emerge chiaramente che la popolazione è preoccupata dagli insetti, si può ben capire perciò che, sempre la stessa indagine, sottolinei come ben 29,7 milioni di italiani 14-79enni s'impegnino personalmente in una lotta feroce per difendersi dagli "invasori". E con le armi più disparate, a conferma del fatto che sono spesso poco efficaci. E tra le soluzioni prospettate una percentuale piuttosto rilevante, l'86%, sostiene che gli enti locali possano fare molto svolgendo attività di prevenzione e di disinfestazione.
Eppure il 58% degli intervistati ritiene che le attività messe in campo siano poco e per niente efficaci. E sulla stessa lunghezza d'onda in un suo recente intervento l'etologo Giorgio Celli ha sottolineato come "Se la lotta alle zanzare non si vince, è colpa delle istituzioni che devono stanziare fondi e attuare la programmazione". Non con gli insetticidi a tappeto però, specifica Celli. I piretroidi, gli insetticidi più comuni, nebulizzati nell'ambiente non agiscono in modo selettivo. Eppure è il sistema proposto nella maggior parte dei casi alle amministrazioni comunali e ai condomini. La caccia alle zanzare è appena cominciata.
Marco Malagutti
Salute oggi:
...e inoltre su Dica33:
Gli italiani e gli insetti
L'indagine si è svolta attraverso più di 1000 interviste telefoniche a un campione rappresentativo della popolazione italiana, somministrate col metodo CATI (Computer Aided Telephone Interviewing). In dettaglio, l'84% degli italiani vive in una zona funestata dalle zanzare; il 69% lamenta la presenza di mosche; il 61% ha a che fare con le formiche (qui è forte l'accentuazione al sud); il 31% abita in un'area dove abbondano gli scarafaggi (sempre con il sud nettamente al di sopra della media). In effetti, continua la ricerca, solo il 7% della popolazione non è disturbato da alcuno di tali insetti (in particolare nel nord-ovest): si tratta di 3.0 milioni di fortunati. A costoro si possono aggiungere quei 5.6 milioni - pari a poco più del 13% - che convivono serenamente con questi animali, risultandone poco molestati: o perché sono pochi oppure perché non ne hanno schifo o timore e non avvertono alcun disagio (o non sono quasi mai punti dalle zanzare). Il restante 68%, ossia più di due adulti su tre, afferma di essere disperato: il 9% (4.0 milioni di 14-79enni) dovendosi misurare con un solo tipo di insetto (in grande maggioranza dalle zanzare, poco dalle formiche, quasi mai dagli scarafaggi e mai dalle mosche), con diffusione specialmente in Piemonte, Lombardia, Lazio, Abruzzo, Molise e Sardegna; ben il 59%, invece, sostenendo di essere in lotta permanente con tre insetti cattivi su quattro (zanzare e mosche quasi sempre, formiche in tre casi su quattro, scarafaggi in un caso su tre), con predominio delle donne (specie se con bambini e ragazzini in famiglia), dei meridionali, dei residenti nei comuni tra i 30mila e i 250mila abitanti.
Comune e Asl possono fare di più
In sintesi dall'indagine emerge chiaramente che la popolazione è preoccupata dagli insetti, si può ben capire perciò che, sempre la stessa indagine, sottolinei come ben 29,7 milioni di italiani 14-79enni s'impegnino personalmente in una lotta feroce per difendersi dagli "invasori". E con le armi più disparate, a conferma del fatto che sono spesso poco efficaci. E tra le soluzioni prospettate una percentuale piuttosto rilevante, l'86%, sostiene che gli enti locali possano fare molto svolgendo attività di prevenzione e di disinfestazione.
Eppure il 58% degli intervistati ritiene che le attività messe in campo siano poco e per niente efficaci. E sulla stessa lunghezza d'onda in un suo recente intervento l'etologo Giorgio Celli ha sottolineato come "Se la lotta alle zanzare non si vince, è colpa delle istituzioni che devono stanziare fondi e attuare la programmazione". Non con gli insetticidi a tappeto però, specifica Celli. I piretroidi, gli insetticidi più comuni, nebulizzati nell'ambiente non agiscono in modo selettivo. Eppure è il sistema proposto nella maggior parte dei casi alle amministrazioni comunali e ai condomini. La caccia alle zanzare è appena cominciata.
Marco Malagutti
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