Difendersi dagli insetti

20 giugno 2008
Aggiornamenti e focus

Difendersi dagli insetti



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Difendersi dagli insetti, non è sempre facile ma, fortunatamente, non è sempre indispensabile. Qualche zanzara cittadina rappresenta un fastidio ma, di norma, non un pericolo. Le zanzare che si levano al tramonto in una zona malarica non sono un fastidio, ma un pericolo. Ovviamente per la malaria non si può prescindere dalla profilassi farmacologica, ma questa non può durare mesi o anni. Per questo anche l'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda l'adozione di misure di protezione "passiva" che, per quanto concepite per le zone pericolose, possono essere applicate anche a mete e località più tranquille, se non altro per spostarsi e dormire con maggiore comfort.

Protezione personale

La prima linea di difesa, utile soprattutto all'aperto, è l'applicazione sulla cute di sostanze, i repellenti, che allontanano gli insetti. Ne esistono sostanzialmente di due tipi: quelle sintetiche e quelle naturali. Tra le prime ci sono alcune sostanze molto efficaci e collaudate che hanno anche un'azione insetticida: permetrina, deltametrina e dietiltoluamide (DEET). Queste sostanze non sono esattamente equivalenti. Mentre il DEET viene usato direttamente sulla cute, sotto forma di stick, lozione o altre preparazioni, permetrina e deltametrina sono usate soprattutto per il trattamento degli abiti. Inoltre, mentre il DEET è efficace soprattutto contro zanzare e pappataci, la permetrina ha un'azione superiore sulle zecche. In base ai protocolli elaborati da chi con gli insetti ha a che fare in modo "pesante" come le forze armate statunitensi, la combinazione più efficace è l'applicazione di DEET sulla pelle e di permetrina sugli abiti.
La protezione offerta dai repellenti non supera di norma le 6 ore, tenendo presente che alcuni fattori, come la sudorazione, l'umidità e il vento, possono ridurre la durata della copertura. Esattamente come avviene per i filtri solari. A questo proposito, poi, è bene ricordare che l'applicazione contemporanea del filtro solare e del repellente è possibile (e anzi necessaria se si è esposti al sole dei tropici): non diminuisce l'efficacia del repellente ma quella del filtro solare sì (di circa un terzo), quindi quest'ultimo andrà applicato più spesso. In Italia i derivati del piretro (come permetrina e deltametrina) non sono molto diffusi ma il DEET sì. Sono di norma sostanze ben tollerate e prive di effetti collaterali, a meno di ipersensibilità individuale. Certamente però non vanno né ingerite né inalate e, comunque, sono controindicate per i bambini piccoli e le gravide.

Protezione naturale

I repellenti di origine naturale sono parecchi. I più noti sono gli estratti di geranio e di citronella, ai quali recentemente si sono aggiunti i derivati, soprattutto oli, di una pianta indiana: il neem o nim (Azadirachta indica). La sostanza attiva contenuta negli estratti, l'azadiractina, ha in effetti proprietà insetticide e alcuni studi sembrano testimoniare l'efficacia come repellente. Molti altri, però, confermano che i prodotti derivati da erbe e piante hanno un'efficacia inferiore ai prodotti di sintesi. Non pare invece che abbia alcuna efficacia l'uso di capsule di aglio (Allium sativum). Era stato in effetti proposto anche su una rivista rigorosa come JAMA il ricorso a questa integrazione alimentare per allontanare le zanzare, ma lo studio che sosteneva questo sistema è stato subissato di critiche.

Protezione di letti e tende

Se si soggiorna in campeggio o in bungalow, vista la scarsa tenuta di queste abitazioni, è spesso indispensabile ricorrere alle zanzariere sia applicate alle finestre sia applicate ai letti. L'efficacia di queste barriere aumenta enormemente se vengono trattate con i derivati del piretro già citati prima. L'applicazione va ripetuta ogni volta che la zanzariera viene lavata, ma solo per le prime volte. In seguito la sostanza insetticida tende ad accumularsi e il trattamento può essere ripetuto a intervalli più lunghi. Gli esperti consigliano di abbondare nella prima applicazione e di usare dosi inferiori di repellente le volte successive.
Inoltre, anche se può sembrare banale, nel caso della zanzariera da letto si deve controllare, prima di coricarsi, che non siano rimasti intrappolati insetti all'interno.
I repellenti-insetticidi possono essere applicati anche ai teli delle tende da campeggio, e questa misura si è rivelata efficace anche se, nelle zone malariche o endemiche per altre malattie il cui vettore sono gli insetti, la soluzione migliore resta una camera d'albergo con l'aria condizionata della quale non aprire le finestre dopo il tramonto.

Gli ambienti

Infine c'è la risorsa cui tutti pensano per prima: l'insetticida per ambienti. Ormai tra spirali, elettroemanatori e spray c'è soltanto l'imbarazzo della scelta. Va precisato che le sostanze pericolose per l'uomo (come il DDT) sono al bando da tempo, almeno nei paesi industrializzati e attualmente più o meno tutti gli insetticidi si basano sui derivati del piretro. L'unica differenza tra le diverse formulazioni è la rapidità di saturazione dell'ambiente. Massima per gli spray, mentre gli elettroemanatori a liquido richiedono un quarto d'ora circa e un'ora quelli a piastrina, Non hanno invece dimostrato nessuna efficacia i dispositivi a ultrasuoni che dovrebbero allontanare in modo "incruento" gli insetti. Qualche efficacia hanno le sostanze "naturali" come geranio e citronella ma, ancora una volta, meno delle piretrine.

Maurizio Imperiali



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