03 dicembre 2004
Aggiornamenti e focus
L'occhio miope degenera con il pc
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Forse l'uso prolungato del computer non è così innocuo per chi ha difetti visivi. Almeno se verrà confermato il rapporto tra questa circostanza e lo sviluppo di glaucoma nei miopi.Il glaucoma è una malattia cronica e bilaterale del nervo ottico caratterizzata da un danno progressivo delle fibre nervose che lo compongono. Ha origine da una pressione interna maggiore di quanto l'occhio possa tollerare. All'interno dell'occhio, infatti, è presente un liquido trasparente (umore acqueo) che nutre la cornea e il cristallino ed elimina i loro prodotti di scarto: esso viene prodotto dietro l'iride, fluisce in avanti e viene scaricato in corrispondenza dell'angolo dell'occhio. Se non c'è equilibrio tra la quantità di liquido prodotto e quella di liquido scaricato, la pressione interna dell'occhio aumenta. Se questa ipertensione intraoculare dura a lungo, vengono danneggiate le fibre nervose del nervo ottico, che servono a trasportare al cervello gli stimoli visivi raccolti dall'occhio. Pertanto, se il disturbo non viene curato, il rischio di perdere la vista è elevato.
Ma la pressione intraoculare non è l'unico fattore di rischio, in quanto esiste una certa familiarità e dai 60 anni in su la probabilità di sviluppare il glaucoma raddoppia, mentre oltre i 75 anni diventa cinque volte più alta. Ma questi due fattori associati aumentano il rischio di cinque volte già a 40 anni. Inoltre tutti i disturbi che riflettono un'instabilità vasomotoria sono da considerarsi fattori di rischio, per esempio gli ipotesi hanno un deterioramento maggiore dei normotesi. Contribuiscono anche eventuali fattori oculari che rendono il nervo ottico più suscettibile come la miopia, emorragie o atrofia della retina. Non è da escludere anche se non sempre provate che certe abitudini o stili di vita possono peggiorare o predisporre allo sviluppo del glaucoma.
Una recente ricerca giapponese ha verificato che l'associazione della miopia con l'uso costante di computer aumentano il rischio. Lo studio è di natura epidemiologica quindi basato su dati raccolti con questionari e interviste, confrontati con misurazioni strumentali di difetti dell'occhio. Ai circa 10000 soggetti, di età media 43 anni, coinvolti nel campione è stata fatta una visita medica con check-up completo e una valutazione del campo visivo mediante perimetria. Questo è l'esame che evidenzia l'effettiva alterazione della sensibilità retinica e quindi di un danno al nervo ottico, e rileva le lesioni quando sono già state danneggiate almeno il 30% delle fibre del nervo ottico. Contemporaneamente sono state reperite informazioni relative all'uso del computer e a eventuali difetti refrattivi della vista. Ebbene dei 10000 soggetti 522 erano positivi per la perimetria mentre la maggior parte, più di ottomila, era negativa. E' stata trovata un'associazione significativa tra l'uso di computer e i difetti refrattivi e il rischio di anomalie del campo visivo rilevate dalla perimetria. In particolare, il rischio relativo era quasi doppio (1,74) nelle persone che usavano in modo assiduo e massiccio il computer, e che avevano un difetto visivo refrattivo, rispetto a quelli che non avevano difetti della vista. Confrontando i 165 soggetti con una diagnosi oftalmologica di glaucoma con i 2918 soggetti presi come controllo, il rischio relativo di avere il glaucoma in coloro che usavano molto il computer ed erano miopi, era, ancora una volta, quasi doppio (1,82).
Simona Zazzetta
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Fattori di rischio
Ma la pressione intraoculare non è l'unico fattore di rischio, in quanto esiste una certa familiarità e dai 60 anni in su la probabilità di sviluppare il glaucoma raddoppia, mentre oltre i 75 anni diventa cinque volte più alta. Ma questi due fattori associati aumentano il rischio di cinque volte già a 40 anni. Inoltre tutti i disturbi che riflettono un'instabilità vasomotoria sono da considerarsi fattori di rischio, per esempio gli ipotesi hanno un deterioramento maggiore dei normotesi. Contribuiscono anche eventuali fattori oculari che rendono il nervo ottico più suscettibile come la miopia, emorragie o atrofia della retina. Non è da escludere anche se non sempre provate che certe abitudini o stili di vita possono peggiorare o predisporre allo sviluppo del glaucoma.
Monitor pericoloso
Una recente ricerca giapponese ha verificato che l'associazione della miopia con l'uso costante di computer aumentano il rischio. Lo studio è di natura epidemiologica quindi basato su dati raccolti con questionari e interviste, confrontati con misurazioni strumentali di difetti dell'occhio. Ai circa 10000 soggetti, di età media 43 anni, coinvolti nel campione è stata fatta una visita medica con check-up completo e una valutazione del campo visivo mediante perimetria. Questo è l'esame che evidenzia l'effettiva alterazione della sensibilità retinica e quindi di un danno al nervo ottico, e rileva le lesioni quando sono già state danneggiate almeno il 30% delle fibre del nervo ottico. Contemporaneamente sono state reperite informazioni relative all'uso del computer e a eventuali difetti refrattivi della vista. Ebbene dei 10000 soggetti 522 erano positivi per la perimetria mentre la maggior parte, più di ottomila, era negativa. E' stata trovata un'associazione significativa tra l'uso di computer e i difetti refrattivi e il rischio di anomalie del campo visivo rilevate dalla perimetria. In particolare, il rischio relativo era quasi doppio (1,74) nelle persone che usavano in modo assiduo e massiccio il computer, e che avevano un difetto visivo refrattivo, rispetto a quelli che non avevano difetti della vista. Confrontando i 165 soggetti con una diagnosi oftalmologica di glaucoma con i 2918 soggetti presi come controllo, il rischio relativo di avere il glaucoma in coloro che usavano molto il computer ed erano miopi, era, ancora una volta, quasi doppio (1,82).
Simona Zazzetta
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