Italia sempre più anziana
Che l'Italia fosse in paese sempre più vecchio si sapeva: come ha ricordato recentemente il Censis, ormai ha più di 60 anni un italiano su cinque e nel giro di dieci anni gli anziani rappresenteranno un quarto della popolazione. Meno ovvie, invece, sono le ricadute che l'evoluzione demografica in atto nel nostro paese avrà sul sistema sanitario: quali saranno i bisogni prevalenti di una collettività dall'età media in progressiva crescita? Una risposta arriva dall'Associazione italiana di otorinolaringoiatria e geriatria (Aiog) nelle settimane scorse impegnata nel suo primo Congresso nazionale: preso atto che negli ultimi 10 anni la percentuale di persone non autosufficienti tra chi ha meno di 75 anni è scesa dal 22% al 19%, per l'Aiog la sfida che la Sanità pubblica dovrà affrontare nel futuro più prossimo arriverà proprio dalle patologie specialistiche collegate all'età, a cominciare per l'appunto da quelle otorinolaringoiatriche (Orl).
«Tali malattie» spiega Giovanni Ralli, presidente dell'Aiog «si distinguono in primitive e secondarie, nel senso che le prime corrispondono prevalentemente ad alterazioni limitate agli organi Orl, mentre le seconde rappresentano la conseguenza dell'invecchiamento di altri apparati: nervoso, circolatorio, endocrino-metabolico, osteo-muscolare eccetera». Tra le patologie più frequenti, che dimostrano la natura dei problemi Orl dei pazienti anziani, Ralli ricorda le «patologie croniche delle mucose aereo-digestive, che sono tra le più comuni». Anche i problemi dell'udito e dell'orecchio rivestono un ruolo importante nella terza età: «In attesa di nuovi impianti di apparecchi elettronici e di cellule staminali» ricorda a tal proposito il presidente dell'Aiog «vale la pena concentrare l'attenzione soprattutto sulle ipoacusie e sugli acufeni, che continuano ad affliggere i nostri pazienti più anziani. E per la diagnosi non è consigliabile limitarsi alle indagini strumentali audiologiche, ma occorre integrare con un'indagine degli aspetti neuro-psicologici e cardio-circolatori». Infine le patologie dell'età avanzata a carico della faringo-laringe. «Gli epiteli della cavità faringo-laringea» è la valutazione di Giovanni Ralli «risentono in larga misura dei difetti morfo-funzionali del naso, ma anche di eventuali patologie loco-regionali - sinusiti, tracheo-bronchiti, reflusso gastrico eccetera - mentre le alterazioni della motilità e del coordinamento dipendono per lo più da compromissioni, di varia natura e sede, a carico del sistema nervoso».
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