12 settembre 2008
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Eventi che fanno male
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Avere in generale atteggiamenti positivi, rimanere ottimisti nonostante le avversità può aiutare a star bene anche in salute, d'altra parte i legami tra mente e corpo hanno trovato diversi elementi di supporto dalla scienza. Varrebbe anche nella direzione opposta, cioè c'è l'ipotesi che lo stress (anzi distress) psicologico possa contribuire a un maggior rischio di sviluppare alcune malattie, come certi tumori, tenendo conto delle interazioni endocrine e immunologiche. Un fattore di questo tipo potrebbe per esempio aggiungersi all'elenco di quelli che si legano a una maggiore probabilità d'insorgenza del tumore mammario. In aggiunta ad altri documentati il distress psicologico da carico di eventi stressanti della vita (o life event), in relazione a una tendenza alla depressione, potrebbe infatti avere un ruolo nel rischio d'insorgenza del cancro del seno. E' un ipotesi che trova elementi di sostegno da una ricerca israeliana su donne colpite da tumore mammario prima dei 45 anni.
Lo spunto per gli autori israeliani è il fatto che mentre l'incidenza del tumore del seno è continuata ad aumentare, raggiungendo tra l'altro nel loro paese livelli tra i più alti al mondo, nel loro insieme i fattori predisponenti noti (tra gli altri ci sono quelli genetici) arriverebbero a spiegare secondo una ricerca circa il 40% dei casi. C'è dell'altro quindi, anche tenendo conto degli aspetti demografici o di fattori sociali. L'attenzione si è da tempo appuntata sulle possibili interazioni tra distress psicologico, sistema endocrino e malattia, come tra fattori psicologici, disfunzioni immunologiche e sviluppo di cellule maligne, con possibile influenza di caratteristiche della personalità e del supporto sociale. Le evidenze sono però empiriche e limitate, la questione tutta da definire. Premettendo le incertezze in questo campo gli autori della ricerca hanno comunque voluto sondare l'ipotesi che il distress psicologico e i life event favoriscano il tumore nelle donne giovani e che ci sia un effetto cumulativo degli eventi negativi sull'innesco dello stesso. In totale 622 le partecipanti allo studio, tra 25 e 45 anni d'età, delle quali 255 con diagnosi di cancro del seno e le restanti sane. I questionari utilizzati hanno analizzato caratteristiche demografiche; distress psicologico valutando indici di depressione, ansia, felicità e ottimismo; life event come scomparsa recente dei genitori, divorzio degli stessi con le figlie in giovane età, morte di parenti stretti o del coniuge, divorzio, perdita del lavoro, problemi economici, malattia propria o di parenti stretti.
Si sono considerati tutti i possibili elementi confondenti ma alla fine è risultato che le donne malate di tumore presentavano punteggi di depressione significativamente più alti rispetto alle donne controllo, e livelli significativamente più bassi di felicità e ottimismo. Non si sono mostrate differenze in relazione a specifici life event, mentre è apparsa significativa quella riferita al numero cumulativo di tali eventi. In base all'analisi multivariata, infatti, l'esposizione a più di un evento di vita negativo era positivamente associata alla presenza del tumore mammario, con una probabilità aumentata a 1,62. Il generale atteggiamento di felicità e ottimismo sembrava invece avere un "effetto protettivo", con una probabilità per il tumore diminuita a 0,75. Questi riscontri si accordano con quelli di precedenti osservazioni epidemiologiche di una possibile relazione appunto tra rischio di cancro del seno e life event stressanti tipo perdita del coniuge o di amici. Restano però tutte le difficoltà di accertare la natura di un legame tra stressor psicologici e innesco tumorale, ammettono gli autori. Vale la pena di continuare a indagare, eventualmente per trattare le donne a maggior rischio in quanto sottoposte a un maggior carico di stress psicologico.
Elettra Vecchia
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Legame endocrino e immunologico
Lo spunto per gli autori israeliani è il fatto che mentre l'incidenza del tumore del seno è continuata ad aumentare, raggiungendo tra l'altro nel loro paese livelli tra i più alti al mondo, nel loro insieme i fattori predisponenti noti (tra gli altri ci sono quelli genetici) arriverebbero a spiegare secondo una ricerca circa il 40% dei casi. C'è dell'altro quindi, anche tenendo conto degli aspetti demografici o di fattori sociali. L'attenzione si è da tempo appuntata sulle possibili interazioni tra distress psicologico, sistema endocrino e malattia, come tra fattori psicologici, disfunzioni immunologiche e sviluppo di cellule maligne, con possibile influenza di caratteristiche della personalità e del supporto sociale. Le evidenze sono però empiriche e limitate, la questione tutta da definire. Premettendo le incertezze in questo campo gli autori della ricerca hanno comunque voluto sondare l'ipotesi che il distress psicologico e i life event favoriscano il tumore nelle donne giovani e che ci sia un effetto cumulativo degli eventi negativi sull'innesco dello stesso. In totale 622 le partecipanti allo studio, tra 25 e 45 anni d'età, delle quali 255 con diagnosi di cancro del seno e le restanti sane. I questionari utilizzati hanno analizzato caratteristiche demografiche; distress psicologico valutando indici di depressione, ansia, felicità e ottimismo; life event come scomparsa recente dei genitori, divorzio degli stessi con le figlie in giovane età, morte di parenti stretti o del coniuge, divorzio, perdita del lavoro, problemi economici, malattia propria o di parenti stretti.
"Effetto protettivo" dell'ottimismo
Si sono considerati tutti i possibili elementi confondenti ma alla fine è risultato che le donne malate di tumore presentavano punteggi di depressione significativamente più alti rispetto alle donne controllo, e livelli significativamente più bassi di felicità e ottimismo. Non si sono mostrate differenze in relazione a specifici life event, mentre è apparsa significativa quella riferita al numero cumulativo di tali eventi. In base all'analisi multivariata, infatti, l'esposizione a più di un evento di vita negativo era positivamente associata alla presenza del tumore mammario, con una probabilità aumentata a 1,62. Il generale atteggiamento di felicità e ottimismo sembrava invece avere un "effetto protettivo", con una probabilità per il tumore diminuita a 0,75. Questi riscontri si accordano con quelli di precedenti osservazioni epidemiologiche di una possibile relazione appunto tra rischio di cancro del seno e life event stressanti tipo perdita del coniuge o di amici. Restano però tutte le difficoltà di accertare la natura di un legame tra stressor psicologici e innesco tumorale, ammettono gli autori. Vale la pena di continuare a indagare, eventualmente per trattare le donne a maggior rischio in quanto sottoposte a un maggior carico di stress psicologico.
Elettra Vecchia
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