07 maggio 2010
Interviste
Guarire dalla talassemia con la terapia genica
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di Marco Malagutti
I progressi terapeutici degli ultimi 30 anni hanno trasformato la talassemia da malattia inguaribile e potenzialmente fatale a condizione compatibile con una buona e prolungata qualità di vita. Ma la strada è ancora lunga e grazie alla terapia genica si potrebbe arrivare alla completa guarigione dalla malattia. Dica33 ne ha parlato con Paolo Cianciulli, presidente della Site (Società italiana per lo studio della talassemia ed emoglobinopatie) in occasione della Giornata mondiale della Talassemia di sabato 8 maggio.
Che cos'è la talassemia?
La talassemia è una malattia ereditaria del sangue che colpisce i globuli rossi o meglio una proteina che si trova all'interno dei globuli rossi che si chiama emoglobina che trasporta l' ossigeno ai tessuti. Per un difetto genetico trasmesso dai genitori ai figli, il midollo osseo non riesce a produrre emoglobina in quantità sufficiente. La malattia si realizza nel 25% dei casi quando entrambi i genitori siano portatori sani di talassemia, cioè portano il difetto senza essere malati. I bassi livelli di emoglobina sono responsabili di una gravissima anemia con conseguente cronica mancanza di ossigeno ai tessuti.
Quali sono i numeri della malattia e quali le cure disponibili?
In Italia ci sono circa 6000 malati di Talassemia o Anemia mediterranea. Se negli anni '40 era confinata prevalentemente in Sicilia, Sardegna e delta padano, oggi, con le emigrazioni interne e il fenomeno dell'immigrazione nel nostro paese di popoli ad alta incidenza di talassemia, la malattia è ormai diffusa su tutto il territorio nazionale. Le regioni a maggiore densità di malati sono la Lombardia per il Nord, il Lazio per il Centro e la Sicilia per il sud Italia, con una distribuzione del 64% nelle regioni del sud, del 30% nelle regioni del Nord, del 6% nelle regioni del Centro. La malattia, senza cure, è incompatibile con la vita. Per curare la grave anemia, si ricorre alle trasfusioni di sangue che debbono essere periodiche e condotte per tutta la vita. Ma anche le trasfusioni comportano un danno,spesso subdolo e progressivo, che può portare , se non curato, a morte il paziente. Si tratta dell'accumulo di ferro che colpisce soprattutto il cuore, fegato e ghiandole endocrine e che non può essere eliminato se non attraverso l'uso cronico di farmaci cosiddetti chelanti del ferro. Da circa 20 anni abbiamo a disposizione i ferrochelanti orali che per la loro efficacia hanno completamente trasformato il decorso della malattia riducendo notevolmente la mortalità per cardiopatia da accumulo di ferro.
Quali sono i temi al centro della Giornata mondiale?
Si parlerà dei progressi della terapia tradizionale ( terapia trasfusionale, terapia ferrochelante) grazie ai quali oggi la vita media del paziente si attesta in quarta decade , quando, solo un ventennio orsono, si attestava in seconda decade. Si parlerà di trapianto di midollo osseo che, attualmente, comporta un successo in oltre il 90% dei casi sia che vengano adoperate cellule staminali estratte dal midollo osseo di un donatore che dal cordone ombelicale di un fratello sano del malato. La limitazione al trapianto di midollo osseo è che soltanto il 20% dei malati hanno fratelli compatibili per la donazione di midollo. Si parlerà inoltre delle nuove frontiere diagnostiche per la diagnosi del sovraccarico di ferro in particolare della risonanza magnetica T2 star ( RMT2*) che permette di visualizzare e quantificare il ferro in organi quali il cuore e il fegato. In Italia questa tecnica diagnostica è stata approntata grazie allo sforzo congiunto di un partner farmaceutico impegnato nella produzione di un ferrochelante orale, del CNR di Pisa, della fondazione italiana per la guarigione dalla talassemia " L.Giambrone" e della SITE, la società scientifica per lo studio della Talassemia ed Emoglobinopatie. Uno dei pochi esempi al mondo di partnership tra pubblico e privato.
Speranze per il futuro?
La speranza per il futuro è la guarigione dalla talassemia. La guarigione potrà avvenire solo dalla terapia genica in cui, a differenza del trapianto di midollo, le cellule staminali vengono estratte dal midollo del malato stesso. Queste cellule vengono poi "modificate" nel corredo genetico in quanto vi si porta l'informazione che manca ( ossia si impiantano i geni della beta globina deputati alla sintesi di emoglobina). Successivamente, così programmate, sono di nuovo inoculate nel paziente. Siamo alle ultime battute di questo lungo percorso. La fase finale, l'applicazione sull'uomo, è alle porte. Occorrono però finanziamenti per concludere queste fasi delicate. La giornata mondiale della Talassemia è senz'altro l'occasione più importante per raccogliere fondi per la terapia genica.
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...e inoltre su Dica33:
I progressi terapeutici degli ultimi 30 anni hanno trasformato la talassemia da malattia inguaribile e potenzialmente fatale a condizione compatibile con una buona e prolungata qualità di vita. Ma la strada è ancora lunga e grazie alla terapia genica si potrebbe arrivare alla completa guarigione dalla malattia. Dica33 ne ha parlato con Paolo Cianciulli, presidente della Site (Società italiana per lo studio della talassemia ed emoglobinopatie) in occasione della Giornata mondiale della Talassemia di sabato 8 maggio.
Che cos'è la talassemia?
La talassemia è una malattia ereditaria del sangue che colpisce i globuli rossi o meglio una proteina che si trova all'interno dei globuli rossi che si chiama emoglobina che trasporta l' ossigeno ai tessuti. Per un difetto genetico trasmesso dai genitori ai figli, il midollo osseo non riesce a produrre emoglobina in quantità sufficiente. La malattia si realizza nel 25% dei casi quando entrambi i genitori siano portatori sani di talassemia, cioè portano il difetto senza essere malati. I bassi livelli di emoglobina sono responsabili di una gravissima anemia con conseguente cronica mancanza di ossigeno ai tessuti.
Quali sono i numeri della malattia e quali le cure disponibili?
In Italia ci sono circa 6000 malati di Talassemia o Anemia mediterranea. Se negli anni '40 era confinata prevalentemente in Sicilia, Sardegna e delta padano, oggi, con le emigrazioni interne e il fenomeno dell'immigrazione nel nostro paese di popoli ad alta incidenza di talassemia, la malattia è ormai diffusa su tutto il territorio nazionale. Le regioni a maggiore densità di malati sono la Lombardia per il Nord, il Lazio per il Centro e la Sicilia per il sud Italia, con una distribuzione del 64% nelle regioni del sud, del 30% nelle regioni del Nord, del 6% nelle regioni del Centro. La malattia, senza cure, è incompatibile con la vita. Per curare la grave anemia, si ricorre alle trasfusioni di sangue che debbono essere periodiche e condotte per tutta la vita. Ma anche le trasfusioni comportano un danno,spesso subdolo e progressivo, che può portare , se non curato, a morte il paziente. Si tratta dell'accumulo di ferro che colpisce soprattutto il cuore, fegato e ghiandole endocrine e che non può essere eliminato se non attraverso l'uso cronico di farmaci cosiddetti chelanti del ferro. Da circa 20 anni abbiamo a disposizione i ferrochelanti orali che per la loro efficacia hanno completamente trasformato il decorso della malattia riducendo notevolmente la mortalità per cardiopatia da accumulo di ferro.
Quali sono i temi al centro della Giornata mondiale?
Si parlerà dei progressi della terapia tradizionale ( terapia trasfusionale, terapia ferrochelante) grazie ai quali oggi la vita media del paziente si attesta in quarta decade , quando, solo un ventennio orsono, si attestava in seconda decade. Si parlerà di trapianto di midollo osseo che, attualmente, comporta un successo in oltre il 90% dei casi sia che vengano adoperate cellule staminali estratte dal midollo osseo di un donatore che dal cordone ombelicale di un fratello sano del malato. La limitazione al trapianto di midollo osseo è che soltanto il 20% dei malati hanno fratelli compatibili per la donazione di midollo. Si parlerà inoltre delle nuove frontiere diagnostiche per la diagnosi del sovraccarico di ferro in particolare della risonanza magnetica T2 star ( RMT2*) che permette di visualizzare e quantificare il ferro in organi quali il cuore e il fegato. In Italia questa tecnica diagnostica è stata approntata grazie allo sforzo congiunto di un partner farmaceutico impegnato nella produzione di un ferrochelante orale, del CNR di Pisa, della fondazione italiana per la guarigione dalla talassemia " L.Giambrone" e della SITE, la società scientifica per lo studio della Talassemia ed Emoglobinopatie. Uno dei pochi esempi al mondo di partnership tra pubblico e privato.
Speranze per il futuro?
La speranza per il futuro è la guarigione dalla talassemia. La guarigione potrà avvenire solo dalla terapia genica in cui, a differenza del trapianto di midollo, le cellule staminali vengono estratte dal midollo del malato stesso. Queste cellule vengono poi "modificate" nel corredo genetico in quanto vi si porta l'informazione che manca ( ossia si impiantano i geni della beta globina deputati alla sintesi di emoglobina). Successivamente, così programmate, sono di nuovo inoculate nel paziente. Siamo alle ultime battute di questo lungo percorso. La fase finale, l'applicazione sull'uomo, è alle porte. Occorrono però finanziamenti per concludere queste fasi delicate. La giornata mondiale della Talassemia è senz'altro l'occasione più importante per raccogliere fondi per la terapia genica.
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