19 maggio 2010
Aggiornamenti e focus
Gli straordinari danneggiano il cuore
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Lavorare troppo non fa bene alla salute cardiocircolatoria. A dimostrare scientificamente i rischi correlati a un numero eccessivo di ore trascorse in ufficio è una ricerca condotta da Marianna Virtanen, epidemiologa presso il Finish Institute of Occupational Health di Helsinki e l'University College of London, che ha coinvolto negli anni 1991-1994 un campione di 6014 dipendenti pubblici inglesi, di età compresa tra i 35 e i 55 anni, che non erano affetti da patologie cardiovascolari. Dopo undici anni di follow-up, sono state tirate le somme sulle condizioni di salute dei partecipanti alla ricerca. Nel corso del periodo considerato, si sono registrati 369 eventi cardiovascolari (tra decessi, infarti del miocardio ed episodi di angina). Nel dettaglio, nei soggetti che rimanevano in ufficio almeno tre ore in più al giorno rispetto alle sette ore canoniche dei dipendenti pubblici inglesi, la percentuale di eventi cardiovascolari è stata del 60 per cento più alta rispetto a chi non svolgeva neanche un'ora di straordinario. Ma come si spiega questa predisposizione maggiore a infarto e angina negli "stakanovisti" da scrivania? «I motivi sono fondamentalmente due» conclude Marianna Virtaten. «Il primo: chi lavora troppo è più esposto a stress, atteggiamenti aggressivi e competitivi, depressione, ansia e insonnia, tutti disturbi che si ripercuotono negativamente sullo stato di salute generale. Il secondo: troppi straordinari generano una sorta di ipertensione nascosta, che non viene riscontrata durante il consulto medico ma che danneggia lentamente l'apparato cardiovascolare».
European Heart Journal 12 maggio 2010 online
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