03 dicembre 2024
Infertilità maschile: cause, sintomi e cure
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Indice
- Sterilità e infertilità, le differenze
- Sterilità primaria e secondaria
- Cause di infertilità maschile
- Spermiogramma come esame per la sterilità maschile
- Sintomi di infertilità maschile
- Problemi ormonali e problemi eiaculatori
Nel nostro paese ogni anno si formano circa 450mila nuove coppie, tra matrimoni e convivenza di fatto. Considerando che il 20-25 per cento di coppie ha problemi di infertilità, si può stimare che ogni anno in Italia 90mila nuove coppie condifficoltà riproduttivesi vengono ad aggiungere a quelle degli anni precedenti non trattate e con terapie in corso. Siccome la sterilità è una malattia che può durare anche per un ventennio, si stima che oggi in Italia più di 1.000.000 coppie (vale a dire circa 2.000.000 persone!) siano sterili.
In considerazione del fatto che il 40 per cento della sterilità è imputabile a problematiche andrologiche e il 20 per cento a problematiche di coppia si stima che circa 1.000.000 uomini siano affetti oggi da sterilità maschile. Se si calcola che in Italia ci sono 7.000.000 di individui maschi in età riproduttiva, si può sicuramente affermare che nel terzo millennio un italiano su dieci sia sterile.
Ne consegue quindi che l'infertilità maschile sia sicuramente da annoverarsi tra le malattie sociali, in considerazione anche del fatto che la problematica riscontrata nel maschio investe psicologicamente anche la moglie e quindi i dati su esposti vengono inesorabilmente a raddoppiarsi.
Purtroppo a differenza di ciò che avviene nelle donne la "ricognizione diagnostica della fertilità dell'individuo di sesso maschile" oggi avviene ancora al momento del desiderio di paternità e, quindi, spesso a distanza dell'evento patologico causale della dispermia.
La sterilità è l'incapacità biologica da parte di un uomo o di una donna di contribuire al concepimento. Per infertilità invece si intende l'incapacità di portare a termine una gravidanza in una donna in grado di concepire. La differenza tra i due termini spesso viene elusa anche in ambito formale: autorità sanitarie, progetti ministeriali, personale medico, utilizzano come sinonimi due termini che tali non sono. Questo implica conseguenze socioeconomiche importanti, come per esempio la possibilità di usufruire della copertura da parte del servizio sanitario.
L'International council on infertility information dissemination (Inciid, Consiglio internazionale per la diffusione di informazioni sull'infertilità) considera una coppia sterile (infertil per gli autori anglosassoni) se non c'è stato concepimento dopo un anno di rapporti non protetti, mentre è infertile (infertil) se c'è incapacità di portare a termine la gravidanza.
Una coppia sana di circa 25 anni con rapporti sessuali regolari ha una grossa possibilità di concepire, in qualsiasi mese dell'anno.
Mentre il termine di sterilità primaria si riferisce a persone che non sono mai state in grado di concepire, la sterilità secondaria è l'impossibilità di concepire un secondo figlio dopo aver già concepito e/o portato a termine una normale gravidanza. Oltre a varie condizioni mediche (es. ormonali), essa potrebbe essere l'effetto dello stress avvertito nel fornire un fratello al primo figlio. Tecnicamente, non si parla di sterilità secondaria se uno dei partner è cambiato.
Cause di infertilità maschile
Possibili cause di infertilità maschile, o impotentia generandi (in latino "incapacità di generare"), sono:
Cause genetiche (Sindrome di Klinefelter, Traslocazione robertsoniana):
Cause post-testicolari e peniene
Spermiogramma come esame per la sterilità maschile
L'esame principale da eseguire in caso di sospetta sterilità maschile è lo spermiogramma. Questa analisi include il conteggio degli spermatozoi e la misura della loro motilità al microscopio. La produzione di pochi spermatozoi è detta oligospermia, l'assenza di spermatozoi azoospermia. Una produzione quantitativamente sufficiente ma con scarsa motilità è detta astenozoospermia.
L'impotentia generandi è l'impossibilità di procreare. Va distinta dall'impotentia coeundi che definisce l'impossibilità di portare a compimento il coito. In sostanza, l'impotentia generandi è la situazione in cui si trovano gli uomini che, pur in grado di avere un normale rapporto sessuale, sono sterili. Al contrario, un uomo affetto da impotentia coeundi può non essere affetto da impotentia generandi, e potrebbe essere in grado di generare attraverso tecniche di fecondazione assistita.
La riduzione di fertilità maschile è anche correlabile a fattori nutrizionali. Uno studio del 2012 evidenzia per la prima volta una potenziale significativa correlazione (35 per cento circa) fra sub-fertilità maschile (numero e concentrazione degli spermatozoi), con l'assunzione di acidi grassi saturi (inversa), e omega-3 polinsaturi (diretta).
Sintomi di infertilità maschile
I seguenti sono alcuni sintomi di infertilità maschile che potrebbero indicare un problema:
I testicoli ritenuti di solito sono corretti chirurgicamente alla nascita, ma se la condizione non è stata corretta, si sentirà ancora una sacca scrotale vuota. Inoltre, la correzione chirurgica potrebbe avere causato un'ernia, e il paziente deve informare il medico o specialista della fertilità, se questa operazione è stata eseguita.
Problemi di trasporto degli spermatozoi che possono portare alla sterilità, di solito a causa di condotto bloccato o come risultato di una vasectomia, possono comprendere i seguenti sintomi:
Per determinare la presenza di questi sintomi infertilità dovranno essere eseguiti gli esami dello sperma.
Problemi ormonali e problemi eiaculatori
Problemi ormonali
L'infertilità maschile può essere causata da problemi ormonali che in genere riguardano FSH, LH, e i livelli di testosterone. I seguenti sono sintomi fisici comuni che possono indicare un problema di fertilità:
Problemi eiaculatori come sintomi di infertilità maschile
Problemi eiaculatori che sono la causa di infertilità possono comprendere i seguenti sintomi fisici:
Dal momento che l'eiaculazione spinge lo sperma e lo rende disponibile per la fecondazione, i problemi di eiaculazione possono interferire significativamente con le probabilità di una coppia di rimanere incinta.
Parlare con un medico o uno specialista di fertilità se si verifica uno dei suddetti sintomi di infertilità maschile.
Dr Andrea Militello
Medico chirurgo, specialista in Urologia, specialista in Andrologia
Patologie e sintomi:
...e inoltre su Dica33:
In considerazione del fatto che il 40 per cento della sterilità è imputabile a problematiche andrologiche e il 20 per cento a problematiche di coppia si stima che circa 1.000.000 uomini siano affetti oggi da sterilità maschile. Se si calcola che in Italia ci sono 7.000.000 di individui maschi in età riproduttiva, si può sicuramente affermare che nel terzo millennio un italiano su dieci sia sterile.
Ne consegue quindi che l'infertilità maschile sia sicuramente da annoverarsi tra le malattie sociali, in considerazione anche del fatto che la problematica riscontrata nel maschio investe psicologicamente anche la moglie e quindi i dati su esposti vengono inesorabilmente a raddoppiarsi.
Purtroppo a differenza di ciò che avviene nelle donne la "ricognizione diagnostica della fertilità dell'individuo di sesso maschile" oggi avviene ancora al momento del desiderio di paternità e, quindi, spesso a distanza dell'evento patologico causale della dispermia.
Sterilità e infertilità, le differenze
La sterilità è l'incapacità biologica da parte di un uomo o di una donna di contribuire al concepimento. Per infertilità invece si intende l'incapacità di portare a termine una gravidanza in una donna in grado di concepire. La differenza tra i due termini spesso viene elusa anche in ambito formale: autorità sanitarie, progetti ministeriali, personale medico, utilizzano come sinonimi due termini che tali non sono. Questo implica conseguenze socioeconomiche importanti, come per esempio la possibilità di usufruire della copertura da parte del servizio sanitario.
L'International council on infertility information dissemination (Inciid, Consiglio internazionale per la diffusione di informazioni sull'infertilità) considera una coppia sterile (infertil per gli autori anglosassoni) se non c'è stato concepimento dopo un anno di rapporti non protetti, mentre è infertile (infertil) se c'è incapacità di portare a termine la gravidanza.
Una coppia sana di circa 25 anni con rapporti sessuali regolari ha una grossa possibilità di concepire, in qualsiasi mese dell'anno.
Sterilità primaria e secondaria
Mentre il termine di sterilità primaria si riferisce a persone che non sono mai state in grado di concepire, la sterilità secondaria è l'impossibilità di concepire un secondo figlio dopo aver già concepito e/o portato a termine una normale gravidanza. Oltre a varie condizioni mediche (es. ormonali), essa potrebbe essere l'effetto dello stress avvertito nel fornire un fratello al primo figlio. Tecnicamente, non si parla di sterilità secondaria se uno dei partner è cambiato.
Cause di infertilità maschile
Possibili cause di infertilità maschile, o impotentia generandi (in latino "incapacità di generare"), sono:
- Cause pre-testicolari
- Problemi endocrini, es. diabete mellito, sindrome di Cushing, disordini della tiroide
- Disordini ipotalamici, es. Sindrome di Kallmann
- Iperprolattinemia
- Ipopituitarismo
- Ipogonadismo a vario titolo
- Criptorchidismo
- Intossicazioni da droghe, alcool, sostanze chimiche, uso di alcuni farmaci (antidepressivi SSRI, neurolettici...)
- Avitaminosi (in particolare la carenza di acido folico)
- Irradiazione con raggi x o gamma
- Fonti di calore che elevino la temperatura testicolare in modo costante e continuativo
- Cause testicolari
Cause genetiche (Sindrome di Klinefelter, Traslocazione robertsoniana):
- Neoplasie, (seminoma)
- Insuccesso idiopatico
- Varicocele
- Trauma fisico
- Idrocele
- Esiti di Parotite epidemica
Cause post-testicolari e peniene
- Ostruzione del Dotto deferente
- Infezione, es. prostatite
- Eiaculazione retrograda
- Ipospadia
- Impotentia coeundi
- Disfunzioni o malformazioni del pene
Spermiogramma come esame per la sterilità maschile
L'esame principale da eseguire in caso di sospetta sterilità maschile è lo spermiogramma. Questa analisi include il conteggio degli spermatozoi e la misura della loro motilità al microscopio. La produzione di pochi spermatozoi è detta oligospermia, l'assenza di spermatozoi azoospermia. Una produzione quantitativamente sufficiente ma con scarsa motilità è detta astenozoospermia.
L'impotentia generandi è l'impossibilità di procreare. Va distinta dall'impotentia coeundi che definisce l'impossibilità di portare a compimento il coito. In sostanza, l'impotentia generandi è la situazione in cui si trovano gli uomini che, pur in grado di avere un normale rapporto sessuale, sono sterili. Al contrario, un uomo affetto da impotentia coeundi può non essere affetto da impotentia generandi, e potrebbe essere in grado di generare attraverso tecniche di fecondazione assistita.
La riduzione di fertilità maschile è anche correlabile a fattori nutrizionali. Uno studio del 2012 evidenzia per la prima volta una potenziale significativa correlazione (35 per cento circa) fra sub-fertilità maschile (numero e concentrazione degli spermatozoi), con l'assunzione di acidi grassi saturi (inversa), e omega-3 polinsaturi (diretta).
Sintomi di infertilità maschile
I seguenti sono alcuni sintomi di infertilità maschile che potrebbero indicare un problema:
- masse che sono visibili attraverso lo scroto (richiede esame fisico)
- un testicolo che è più piccolo rispetto agli altri
- testicoli piccoli
- alti livelli di FSH
- produzione di sperma basso o nullo
- spermatozoi anormali
- dolore e gonfiore dei testicoli
- difficoltà a urinare nell'eiaculazione
- tessuto mammario leggermente allargato
- testicoli ritenuti
I testicoli ritenuti di solito sono corretti chirurgicamente alla nascita, ma se la condizione non è stata corretta, si sentirà ancora una sacca scrotale vuota. Inoltre, la correzione chirurgica potrebbe avere causato un'ernia, e il paziente deve informare il medico o specialista della fertilità, se questa operazione è stata eseguita.
Problemi di trasporto degli spermatozoi che possono portare alla sterilità, di solito a causa di condotto bloccato o come risultato di una vasectomia, possono comprendere i seguenti sintomi:
- basso numero di spermatozoi o nessuno
- sterilità dopo vasectomia
Per determinare la presenza di questi sintomi infertilità dovranno essere eseguiti gli esami dello sperma.
Problemi ormonali e problemi eiaculatori
Problemi ormonali
L'infertilità maschile può essere causata da problemi ormonali che in genere riguardano FSH, LH, e i livelli di testosterone. I seguenti sono sintomi fisici comuni che possono indicare un problema di fertilità:
- testicoli piccoli e morbidi
- nessuna produzione di testosterone
- FSH basso, LH o livelli ormonali di testosterone
- basso o nessun numero di spermatozoi
- alti livelli di ormone prolattina
- alti livelli di testosterone
- offuscamento della vista
- grande ghiandola pituitaria
- tessuto mammario allargato
- difficoltà con la funzione sessuale
- impotenza
- cambiamenti nella voce
- cambiamenti nei modelli di crescita dei capelli
- agitazione, irrequietezza o irritabilità
- insonnia
- debolezza muscolare, tremore o riflessi nervosi
- maturazione sessuale accelerata nei giovani ragazzi
Problemi eiaculatori come sintomi di infertilità maschile
Problemi eiaculatori che sono la causa di infertilità possono comprendere i seguenti sintomi fisici:
- difficoltà a raggiungere o mantenere un'erezione
- sperimentare orgasmi che non producono sperma
- urina che è latte o bianco dopo l'orgasmo
Dal momento che l'eiaculazione spinge lo sperma e lo rende disponibile per la fecondazione, i problemi di eiaculazione possono interferire significativamente con le probabilità di una coppia di rimanere incinta.
Parlare con un medico o uno specialista di fertilità se si verifica uno dei suddetti sintomi di infertilità maschile.
Dr Andrea Militello
Medico chirurgo, specialista in Urologia, specialista in Andrologia
Patologie e sintomi:
...e inoltre su Dica33: