25 dicembre 2024
Aciclovir Zentiva
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Cos'è Aciclovir Zentiva (aciclovir)
Aciclovir Zentiva è un farmaco a base di aciclovir, appartenente al gruppo terapeutico Antivirali. E' commercializzato in Italia da Zentiva Italia S.r.l.
Confezioni e formulazioni di Aciclovir Zentiva disponibili in commercio
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A cosa serve Aciclovir Zentiva e perchè si usa
Aciclovir Zentiva compresse è indicato per il trattamento delle infezioni da virus Herpes simplex (HSV) della pelle e delle mucose, compreso l'Herpes genitalis primario e recidivante (con esclusione dell'HSV neonatale e delle gravi infezioni da HSV nei bambini immunocompromessi).
Aciclovir Zentiva compresse è indicato per la soppressione (prevenzione delle recidive) da Herpes simplex nei pazienti immunocompetenti.
Aciclovir Zentiva compresse è indicato per la profilassi delle infezioni da Herpes simplex nei pazienti immunocompromessi.
Aciclovir Zentiva compresse è indicato per il trattamento della varicella e dell'Herpes zoster. Gli studi hanno dimostrato che il trattamento precoce del fuoco di Sant'Antonio con aciclovir ha un effetto benefico sul dolore e può ridurre l'incidenza di nevralgia post-erpetica.
Aciclovir è indicato per il trattamento di pazienti gravemente immunocompromessi, in particolare nella malattia da HIV avanzata (CD4+ inferiore a 200/mm3, compresi i pazienti con AIDS o ARC grave) o dopo trapianto di midollo osseo. Studi clinici hanno dimostrato che l'aciclovir orale somministrato in combinazione con altre terapie antivirali (principalmente Retrovir orale) ha ridotto la mortalità nei pazienti con malattia da HIV avanzata. L'aciclovir orale preceduto da un mese di trattamento con aciclovir per via endovenosa ha ridotto la mortalità nei riceventi di trapianto di midollo osseo.
Inoltre, la forma orale di aciclovir fornisce un'efficace profilassi della malattia da Herpes virus.
Indicazioni: come usare Aciclovir Zentiva, posologia, dosi e modo d'uso
Posologia
Trattamento delle infezioni da Herpes simplex
- Adulti
Una compressa da 200 mg deve essere presa 5 volte al giorno ad intervalli di circa 4 ore, omettendo la dose notturna. Il trattamento va continuato per 5 giorni, ma può rendersi necessario un prolungamento nei casi di infezioni primarie gravi.
Nei pazienti gravemente immunocompromessi (ad es. dopo un trapianto di midollo osseo) o nei pazienti con un diminuito assorbimento intestinale, il dosaggio può essere raddoppiato a 400 mg di aciclovir o, in alternativa, può esser considerata l'opportunità di una somministrazione di aciclovir per via endovenosa.
La terapia va iniziata prima possibile, dai primi segni di un'infezione e nel caso di infezioni recidivanti questo dovrebbe avvenire preferibilmente durante la fase prodromica o all'apparire delle prime lesioni.
- Popolazione pediatrica
Nei bambini di età pari o superiore a due anni, deve essere somministrato lo stesso dosaggio degli adulti e negli infanti e nei bambini al di sotto dei due anni di età, deve essere somministrata la metà della dose degli adulti.
Per il trattamento delle infezioni da virus dell'herpes nel neonato si raccomanda la somministrazione di aciclovir per via endovenosa.
- Anziani
Nell'anziano si deve tener conto della possibilità di una compromissione renale e di conseguenza il dosaggio deve essere modificato (vedere Compromissione renale, di seguito).
Nei pazienti anziani che assumono alte dosi di aciclovir per via orale deve essere mantenuta una adeguata idratazione.
- Compromissione renale
Si consiglia cautela nel somministrare aciclovir nei pazienti con funzionalità renale compromessa. Deve essere mantenuta un'adeguata idratazione.
Nel trattamento delle infezioni da Herpes simplex, in pazienti con funzionalità renale compromessa, la posologia orale raccomandata non dovrebbe causare un accumulo di aciclovir al di sopra dei livelli ritenuti accettabili per la somministrazione del farmaco mediante infusione endovenosa. Tuttavia, nei pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min), si raccomanda di aggiustare la dose di aciclovir a 200 mg, somministrati 2 volte al giorno ad intervalli di circa 12 ore.
Terapia soppressiva delle infezioni da Herpes simplex nei pazienti immunocompetenti
- Adulti
Per la terapia soppressiva delle infezioni da Herpes simplex nei pazienti immunocompetenti, 200 mg di aciclovir devono essere assunti 4 volte al giorno ad intervalli di circa 6 ore.
Molti pazienti possono essere trattati, con successo, con la somministrazione di 400 mg di aciclovir assunti 2 volte al giorno ad intervalli di 12 ore.
Possono risultare efficaci anche dosaggi di 200 mg di aciclovir 3 volte al giorno ad intervalli di 8 ore o 2 volte al giorno ad intervalli di 12 ore.
In alcuni pazienti si possono verificare recidive dell'infezione con una dose totale giornaliera di 800 mg di aciclovir.
La terapia dovrebbe essere interrotta periodicamente ad intervalli di 6 o 12 mesi, per poter osservare eventuali mutamenti nella storia naturale della malattia.
- Popolazione pediatrica
Non sono disponibili dati specifici circa la soppressione delle infezioni da Herpes simplex nei bambini immunocompetenti.
- Anziani
Nell'anziano si deve tener conto della possibilità di una compromissione renale e di conseguenza il dosaggio deve essere modificato (vedere Compromissione renale, di seguito).
Nei pazienti anziani che assumono alte dosi di aciclovir per via orale deve essere mantenuta una adeguata idratazione.
- Compromissione renale
Si consiglia cautela nel somministrare aciclovir nei pazienti con funzionalità renale compromessa. Deve essere mantenuta un'adeguata idratazione.
Nella profilassi delle infezioni da Herpes simplex, in pazienti con funzionalità renale compromessa, la posologia orale raccomandata non dovrebbe causare un accumulo di aciclovir al di sopra dei livelli ritenuti accettabili mediante infusione endovenosa. Tuttavia, nei pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min), si raccomanda di aggiustare la dose di aciclovir a 200 mg, somministrati 2 volte al giorno ad intervalli di circa 12 ore.
Profilassi delle infezioni da Herpes simplex nei pazienti immunocompromessi
- Adulti
Per la profilassi delle infezioni da Herpes simplex nei pazienti immunocompromessi, 200 mg di aciclovir devono essere assunti 4 volte al giorno ad intervalli di circa 6 ore.
Nei pazienti gravemente immunocompromessi (ad es. dopo un trapianto di midollo osseo) o nei pazienti con un diminuito assorbimento intestinale, il dosaggio può essere raddoppiato a 400 mg di aciclovir o, in alternativa, può essere valutata l'opportunità di una somministrazione di aciclovir per via endovenosa.
La durata della profilassi va considerata in relazione con quella del periodo di rischio.
- Popolazione pediatrica
Per la profilassi delle infezioni da Herpes simplex nei bambini immunocompromessi di età pari o superiore a due anni, deve essere somministrato lo stesso dosaggio degli adulti. Negli infanti e nei bambini al di sotto dei due anni di età, deve essere somministrata la metà della dose degli adulti.
- Anziani
Nell'anziano si deve tener conto della possibilità di una compromissione renale e di conseguenza il dosaggio deve essere modificato (vedere Compromissione renale, di seguito).
Nei pazienti anziani che assumono alte dosi di aciclovir per via orale deve essere mantenuta una adeguata idratazione.
- Compromissione renale
Si consiglia cautela nel somministrare aciclovir nei pazienti con funzionalità renale compromessa. Deve essere mantenuta un'adeguata idratazione.
Nella profilassi delle infezioni da Herpes simplex, in pazienti con funzionalità renale compromessa, la posologia orale raccomandata non dovrebbe causare un accumulo di aciclovir al di sopra dei livelli ritenuti accettabili mediante infusione endovenosa. Tuttavia, nei pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min), si raccomanda di aggiustare la dose di aciclovir a 200 mg, somministrati 2 volte al giorno ad intervalli di circa 12 ore.
Trattamento della varicella e delle infezioni da Herpes zoster
- Adulti
Per il trattamento della varicella e delle infezioni da Herpes zoster, 800 mg di aciclovir devono essere assunti 5 volte al giorno ad intervalli di circa 4 ore, omettendo la dose notturna.
Il trattamento deve essere continuato per 7 giorni.
Nei pazienti gravemente immunocompromessi (ad es. dopo un trapianto di midollo osseo) o nei pazienti con diminuito assorbimento intestinale, può essere valutata l'opportunità di una somministrazione per via endovenosa.
La terapia va iniziata subito dopo la comparsa dell'infezione. Il trattamento ottiene risultati migliori se iniziato il prima possibile dopo l'insorgenza dell'eruzione cutanea.
- Popolazione pediatrica
Trattamento della varicella nei bambini:
Bambini dai 6 anni in su: 800 mg di aciclovir quattro volte al giorno.
Bambini tra i 2 e i 5 anni: 400 mg di aciclovir quattro volte al giorno.
Bambini al di sotto dei 2 anni: 200 mg di aciclovir quattro volte al giorno.
La somministrazione di 20 mg/kg di peso corporeo (non superando gli 800 mg) di aciclovir 4 volte al giorno, permette un adattamento posologico più preciso. Il trattamento deve essere continuato per 5 giorni.
Non sono disponibili dati per il trattamento dell'infezione da Herpes zoster nei bambini immunocompromessi.
- Anziani
Nell'anziano si deve tener conto della possibilità di una compromissione renale e di conseguenza il dosaggio deve essere modificato (vedere Compromissione renale, di seguito).
Nei pazienti anziani che assumono alte dosi di aciclovir per via orale deve essere mantenuta una adeguata idratazione.
- Compromissione renale
Si consiglia cautela nel somministrare aciclovir nei pazienti con funzionalità renale compromessa. Deve essere mantenuta un'adeguata idratazione.
Nel trattamento della varicella o delle infezioni da Herpes zoster si raccomanda di modificare la posologia a 800 mg di aciclovir somministrati 2 volte al giorno ad intervalli di circa 12 ore in pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min) ed a 800 mg di aciclovir 3 volte al giorno, somministrati ad intervalli di circa 8 ore, in pazienti con compromissione renale moderata (clearance della creatinina compresa tra 10 e 25 ml/min).
Trattamento dei pazienti con manifestazioni di grave immunodeficienza
- Adulti
Durante il trattamento di pazienti con grave immunodeficienza, aciclovir deve essere somministrato alla dose di 800 mg di aciclovir 4 volte al giorno ad intervalli di circa 6 ore.
Nella gestione dei riceventi di midollo osseo, il trapianto sarebbe normalmente preceduto da una terapia fino a un mese con aciclovir per via endovenosa.
Negli studi clinici la durata del trattamento nei pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo è stata di 6 mesi (da 1 a 7 mesi dopo il trapianto). Nello studio clinico su pazienti con malattia da HIV avanzata, il trattamento è durato 12 mesi, ma è probabile che questi pazienti continuino a beneficiare di una durata maggiore del trattamento.
- Popolazione pediatrica
Dati limitati suggeriscono che per la gestione dei bambini gravemente immunocompromessi, di età superiore ai due anni, deve essere somministrato lo stesso dosaggio degli adulti.
- Anziani
Nell'anziano si deve tener conto della possibilità di una compromissione renale e di conseguenza il dosaggio deve essere modificato (vedere Compromissione renale, di seguito).
Nei pazienti anziani che assumono alte dosi di aciclovir per via orale deve essere mantenuta una adeguata idratazione.
- Compromissione renale
Si consiglia cautela nel somministrare aciclovir nei pazienti con funzionalità renale compromessa. Deve essere mantenuta un'adeguata idratazione.
Nel trattamento dei pazienti con manifestazioni di grave immunodeficienza si raccomanda di modificare la posologia a 800 mg di aciclovir somministrati 2 volte al giorno ad intervalli di circa 12 ore in pazienti con compromissione renale grave (clearance della creatinina inferiore a 10 ml/min) ed a 800 mg di aciclovir 3 volte al giorno, somministrati ad intervalli di circa 8 ore, in pazienti con compromissione renale moderata (clearance della creatinina compresa tra 10 e 25 ml/min).
Modo di somministrazione
Aciclovir Zentiva compresse sono per uso orale. La compressa deve essere assunta intera con una piccola quantitá di acqua.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Aciclovir Zentiva
Ipersensibilità ad aciclovir, a valaciclovir, o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Aciclovir Zentiva può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
L'uso di aciclovir deve essere preso in considerazione solo quando i potenziali benefici del trattamento superano ogni possibile rischio non noto.
Un registro relativo all'impiego di aciclovir in gravidanza ha fornito dati sugli esiti della gravidanza nelle donne esposte alle varie formulazioni di aciclovir dopo la commercializzazione. Tali osservazioni non hanno mostrato un aumento nel numero di anomalie alla nascita tra i soggetti esposti ad aciclovir in confronto alla popolazione generale e tutti i difetti riscontrati alla nascita non mostravano alcuna particolarità o caratteristiche comuni tali da suggerire una causa unica. La somministrazione per via sistemica di aciclovir utilizzando test standard accettati a livello internazionale non ha prodotto effetti embriotossici o teratogeni nei conigli, nei ratti o nei topi. In una prova sperimentale non compresa nei test standard, condotta sui ratti, si sono osservate anormalità del feto, ma solo dopo dosi sottocutanee di aciclovir così elevate da produrre effetti tossici sulla madre. La rilevanza clinica di questi risultati è incerta.
Allattamento
A seguito della somministrazione, per via orale, di 200 mg di aciclovir, 5 volte al giorno, si è osservata la presenza di aciclovir nel latte materno a concentrazioni pari a 0,6-4,1 volte i corrispondenti livelli plasmatici. Tali livelli esporrebbero, potenzialmente, i lattanti a dosi di aciclovir fino a 0,3 mg/kg/die. Pertanto, si consiglia cautela nell'uso di aciclovir durante l'allattamento.
Fertilità
Non ci sono informazioni sull'effetto di aciclovir sulla fertilità femminile nell'uomo.
Per informazioni sulla conta spermatica, sulla motilità o sulla morfologia, vedere studi clinici al paragrafo 5.2.
Quali sono gli effetti indesiderati di Aciclovir Zentiva
Le categorie di frequenza associate con gli eventi avversi di seguito riportati, sono delle stime. Per la maggior parte degli eventi non sono disponibili dati adeguati di valutazione dell'incidenza. Inoltre l'incidenza degli eventi avversi può variare a seconda dell'indicazione.
La seguente convenzione è stata impiegata per la classificazione degli effetti indesiderati in termini di frequenza: molto comune (≥ 1/10), comune da (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000).
Patologie del sistema emolinfopoietico:
Molto raro: anemia, leucopenia, trombocitopenia.
Disturbi del sistema immunitario:
Raro: anafilassi.
Disturbi psichiatrici e patologie del sistema nervoso:
Comune: cefalea, vertigini.
Molto raro: agitazione, stato confusionale, tremore, atassia, disartria, allucinazioni, sintomi psicotici, convulsioni, sonnolenza, encefalopatia, coma.
Gli eventi sopra riportati sono di solito reversibili e generalmente si verificano in pazienti con compromissione renale o con altri fattori predisponenti (vedere paragrafo 4.4).
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:
Raro: dispnea.
Patologie gastrointestinali:
Comune: nausea, vomito, diarrea, dolori addominali.
Patologie epatobiliari:
Raro: aumenti reversibili della bilirubina e degli enzimi epatici.
Molto raro: epatite, ittero.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Comune: prurito, irritazioni (incluse reazioni di fotosensibilità).
Non comune: orticaria. Rapida e diffusa caduta dei capelli. La rapida e diffusa perdita dei capelli è stata associata ad un'ampia gamma di patologie e all'assunzione di medicinali, pertanto la relazione di questa evenienza con la terapia con aciclovir è incerta.
Raro: angioedema.
Patologie renali e urinarie:
Raro: incrementi dell'azotemia e della creatinina.
Molto raro: insufficienza renale acuta, dolore renale.
Il dolore renale può essere associato ad insufficienza renale.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
Comune: affaticamento, febbre.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Patologie correlate:
- Herpes simplex
Per chi soffre di herpes labiale, circa 12 milioni di italiani, l’arrivo della stagione calda coincide spesso con la comparsa delle fastidiose vescicole, causate da stress e da accumulo di fatica. Ma anche il sole fa la sua parte - Herpes zoster
Infezione (comunemente chiamata anche fuoco di sant'Antonio) provocata dal virus della varicella-zoster, che causa una dolorosa eruzione cutanea di vescicole piene di liquido. - Meningite
La meningite è un'infezione che colpisce le meningi, le membrane che avvolgono il sistema nervoso e il midollo spinale, all'interno delle quali il liquido contenuto tende ad aumentare e a esercitare una compressione del sistema nervoso - Varicella
Infezione virale acuta provocata dal virus della varicella-zoster, caratterizzata da un'eruzione cutanea caratteristica, con comparsa di piccole vescicole rilevate. Il virus lascia un'immunità permanente e la malattia non può essere contratta due volte.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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