03 novembre 2024
Aspirina Influenza Naso Chiuso
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Cos'è Aspirina Influenza Naso Chiuso (acido acetilsalicilico + pseudoefedrina)
Aspirina Influenza Naso Chiuso è un farmaco a base di acido acetilsalicilico + pseudoefedrina, appartenente al gruppo terapeutico Analgesici FANS + decongestionanti. E' commercializzato in Italia da Bayer S.p.A.
Confezioni e formulazioni di Aspirina Influenza Naso Chiuso disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Aspirina Influenza Naso Chiuso disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
- aspirina influenza naso chiuso 500 mg/30 mg granulato per sospensione orale 10 bustine
- aspirina influenza naso chiuso 500 mg/30 mg granulato per sospensione orale 20 bustine
A cosa serve Aspirina Influenza Naso Chiuso e perchè si usa
Trattamento sintomatico della congestione nasale e dei seni nasali (rinosinusite) con stati dolorosi e febbrili associati a sintomi influenzali e/o da raffreddamento.
Aspirina influenza e naso chiuso è indicata per adulti e adolescenti dai 16 anni.
Indicazioni: come usare Aspirina Influenza Naso Chiuso, posologia, dosi e modo d'uso
Posologia
Il contenuto di 1-2 bustine per adulti e adolescenti dai 16 anni.
Se necessario, è possibile ripetere la singola dose dopo un periodo di almeno 4 ore. Non superare la dose giornaliera massima di 6 bustine.
Se prevale uno dei sintomi, è più appropriato il trattamento con un solo principio attivo.
Aspirina influenza e naso chiuso non va assunto per più di 3 giorni senza aver prima consultato un medico.
Popolazione pediatrica
Aspirina influenza e naso chiuso non deve essere assunto da bambini e adolescenti di età inferiore ai 16 anni, senza consultare il medico. Data la limitata esperienza d'uso di Aspirina influenza e naso chiuso in bambini e adolescenti, non è possibile indicare una dose raccomandata specifica.
Pazienti con funzionalità epatica compromessa
L'acido acetilsalicilico deve essere usato con cautela in pazienti con funzionalità epatica compromessa (vedere sezione 4.4)
Pazienti con funzionalità renale compromessa
L'acido acetilsalicilico deve essere usato con cautela in pazienti con funzionalità renale compromessa o con circolazione cardiovascolare alterata (vedere sezione 4.4.)
Modo di somministrazione
Aspirina influenza e naso chiuso deve essere disciolto in un bicchiere d'acqua prima dell'assunzione. La sospensione che si forma ha il sapore di arancia.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Aspirina Influenza Naso Chiuso
- Ipersensibilità all'acido acetilsalicilico o ad altri salicilati, alla pseudoefedrina, o ad uno qualsiasi degli eccipienti
- Anamnesi di asma indotta dalla somministrazione di salicilati o sostanze con un'azione simile, in particolare farmaci antinfiammatori non steroidei
- Ulcere gastrointestinali acute
- Diatesi emorragica
- Insufficienza epatica grave
- Malattia renale grave acuta o cronica/ insufficienza renale
- Insufficienza cardiaca grave
- Ipertensione grave o non controllata
- Coronaropatia grave
- In combinazione con metotrexato usato in dosi di 15 mg/settimana o superiori (vedere sezione 4.5)
- Gravidanza
- Allattamento
- Trattamento con medicinali inibitori delle monoamino ossidasi nelle due settimane precedenti
- Glaucoma ad angolo stretto
- Ritenzione urinaria
Aspirina Influenza Naso Chiuso può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Non essendo disponibili dati sulla combinazione delle due sostanze, l'uso di Aspirina influenza e naso chiuso è controindicato in gravidanza.
L'inibizione della sintesi delle prostaglandine può avere effetti avversi sulla gravidanza e/o lo sviluppo embrio-fetale. I dati tratti dagli studi epidemiologici suggeriscono un aumento del rischio di aborto spontaneo e di malformazioni cardiache e gastroschisi in seguito all'uso di inibitori della sintesi delle prostaglandine nelle prime fasi della gravidanza. Il rischio assoluto di malformazione cardiovascolare ha avuto un aumento da meno dell'1% all'1,5% circa. Si ritiene che questo rischio aumenti con la dose e la durata della terapia. Negli animali, è stato dimostrato che la somministrazione di un inibitore della sintesi delle prostaglandine provoca un aumento della perdita dell'embrione pre e post-impianto e della letalità embrio-fetale. Inoltre, un'aumentata incidenza di varie malformazioni, incluse quelle cardiovascolari, è stata segnalata in animali ai quali era stato somministrato un inibitore della sintesi delle prostaglandine durante il periodo organogenetico.
Dalla 20a settimana di gravidanza in poi, l'utilizzo di acido acetilsalicilico potrebbe causare oligoidramnios derivante da disfunzione renale fetale. Questa condizione potrebbe essere riscontrata poco dopo l'inizio del trattamento ed è in genere reversibile con l'interruzione del trattamento. Inoltre, sono stati segnalati casi di costrizione del dotto arterioso in seguito al trattamento nel secondo trimestre, la maggior parte dei quali risolti dopo la sospensione del trattamento.
Durante il terzo trimestre di gravidanza, tutti gli inibitori della sintesi delle prostaglandine possono esporre il feto a:
- tossicità cardiopolmonare (prematura costrizione/chiusura del dotto arterioso e ipertensione polmonare);
- disfunzione renale (vedere sopra)
la madre e il neonato, al termine della gravidanza, a:
- possibile protrazione del tempo di emorragia, effetto antiaggregante che può manifestarsi anche a dosi molto basse;
- inibizione delle contrazioni uterine che determina il ritardo o il protrarsi del travaglio.
Gli scarsi dati a disposizione sull'uso di pseudoefedrina in gravidanza non mostrano un aumento del rischio di malformazioni. Tuttavia, l'uso di pseudoefedrina in gravidanza è da sconsigliarsi.
Negli studi sugli animali entrambi i principi attivi hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Allattamento
Sia i salicilati che la pseudoefedrina passano nel latte materno in piccole quantità. Non essendovi dati disponibili sulla combinazione delle due sostanze, l'uso di Aspirina influenza e naso chiuso è controindicato durante l'allattamento.
Fertilità
Vi sono alcune evidenze che i farmaci che inibiscono la sintesi delle prostaglandine possono provocare la compromissione della fertilità femminile attraverso un effetto sull'ovulazione. Ciò è reversibile alla sospensione del trattamento. Gli studi sugli animali hanno evidenziato eventi avversi sulla fertilità maschile e femminile (vedere par 5.3)
Quali sono gli effetti indesiderati di Aspirina Influenza Naso Chiuso
Frequenze: non note (non possono essere stimate sulla base dei dati disponibili).
Possibili effetti indesiderati dell'acido acetilsalicilico:
Disturbi del sistema immunitario
Le reazioni da ipersensibilità, con le rispettive manifestazioni cliniche e di laboratorio, includono malattia respiratoria esacerbata dall'acido acetilsalicilico, reazioni da lievi a moderate potenzialmente a carico della pelle, delle vie respiratorie, del tratto gastrointestinale e dell'apparato cardiovascolare, che comprendono sintomi quali eruzione cutanea, orticaria, edema, prurito, rinite, congestione nasale, distress cardiorespiratorio e, molto raramente, reazioni gravi, fra cui choc anafilattico.
Disturbi gastrointestinali
Disturbi gastroduodenali (gastralgia, dispepsia, gastrite);
Nausea, vomito, diarrea;
Ulcere gastrointestinali, che possono portare alla perforazione in casi isolati.
Malattia dei diaframmi intestinali (soprattutto nel trattamento a lungo termine)
Patologie epatobiliari
Compromissione epatica transitoria con aumento delle transaminasi.
Patologie del sangue e del sistema linfatico
Aumento del rischio di sanguinamento, emorragia come emorragia procedurale, ematomi, epistassi, emorragia urogenitale e sanguinamento gengivali.
Sono state segnalate emolisi e anemia emolitica in pazienti affetti da forme gravi di deficit di glucosio –6-fosfato deidrogenasi (G6PD);
L'emorragia può causare anemia emorragica/anemia da deficienza di ferro (per via ad es. di microsanguinamenti occulti) con relativi segni e sintomi clinici e di laboratorio, come astenia, pallore, ipoperfusione.
Disturbi del sistema nervoso
Il sovradosaggio può causare vertigini.
Patologie dell'orecchio e del labirinto
Il sovradosaggio può causare tinnito.
Disturbi renali e delle vie urinarie
Sono stati segnalati danno renale e insufficienza renale acuta.
Possibili effetti indesiderati della pseudoefedrina:
Disturbi vascolari
Rossore;
Aumento della pressione sanguigna, sebbene non interessi l'ipertensione controllata.
Disturbi cardiaci
Effetti cardiaci (es. tachicardia, palpitazioni, aritmie).
Disturbi del sistema nervoso
Stimolazione del sistema nervoso centrale (es. insonnia, raramente allucinazioni).
Sindrome da encefalopatia posteriore reversibile (PRES) (Vedere paragrafo 4.4.)
Sindrome da vasocostrizione cerebrale reversibile (RCVS) (vedere paragrafo 4.4)
Disturbi renali e delle vie urinarie
Ritenzione urinaria, specialmente in pazienti affetti da iperplasia prostatica.
Patologie della cute e del tessuto subcutaneo
Effetti sulla cute (es. rash, orticaria, prurito).
Gravi reazioni cutanee, inclusa pustolosi esantematica acuta generalizzata (AGEP).
Patologie gastrointestinali
Colite ischemica.
Secchezza della bocca
Patologie dell'occhio
Neuropatia ottica ischemica.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse
Patologie correlate:
- Bronchite
La bronchite acuta è un'infiammazione dell'epitelio (rivestimento interno) dei bronchi: come curarla, cause e sintomi. - Cefalea
La cefalea o mal di testa è causata da contrazioni muscolari dovute a stress o tensione oppure da problemi della circolazione del sangue nel cervello. - Influenza
L'influenza è una malattia infettiva virale caratterizzata da sintomi di infiammazione acuta delle prime vie aeree (naso, gola, bronchi) e malessere generalizzato - Mastopatia fibrocistica
Lesione benigna caratterizzata dalla presenza di dolore, cisti e modularità diffuse della mammella. Piccoli noduli sono normalmente presenti nel tessuto mammario, dovuti alle fluttuazioni ormonali a cui l'organo è sottoposto ad ogni ciclo mestruale. Il loro ingrandimento, associato alla presenza di - Morbo di Paget
Malattia cronica dello scheletro, chiamata anche osteite deformante, caratterizzata da un rimodellamento patologico del tessuto osseo che ne provoca l'ingrossamento e l'indebolimento. - Orecchioni
Infezione virale contagiosa, detta anche parorite epidemica, che colpisce le ghiandole salivari, in particolar modo le ghiandole parotidi, situate in prossimità dell'orecchio. L'infezione conferisce immunità per tutta la vita ed è quindi caratteristica dell'infanzia. - Poliposi
Condizione caratterizzata dalla presenza nel tubo digerente di numerosi polipi. I polipi neoformazioni benigne di tessuto che crescono nella parete dell'intestino, e più raramente dello stomaco, sporgendo nel lume, a volte attaccati attraverso un peduncolo. - Rosolia
Infezione virale acuta caratterizzata dalla comparsa di una tipica eruzione cutanea. La rosolia è causata da un virus ad RNA, la cui infezione, una volta contratta, lascia un'immunità permanente. Per questa ragione si tratta di una malattia tipicamente infantile. - Scottature solari
Un'esposizione eccessiva o senza un'adeguata protezione alle radiazioni del sole possono provocare lesioni della cute. L'effetto dipende dal fototipo, ma i filtri protettivi vanno sempre applicati - Sindrome premestruale
I segnali più comuni sono un fastidioso senso di tensione al seno, cefalea, gonfiore addominale e crampi, nervosismo, irritabilità, tristezza e crisi di pianto. Alcune donne risentono dei cambiamenti ormonali più delle altre ma sintomi scompaiono dopo l'inizio delle mestruazioni - Sindrome temporo-mandibolare
Alterazione della giunzione fra osso temporale del cranio e mandibola, o dei legamenti e dei muscoli che la supportano e la fanno muovere. Si tratta di un'articolazione molto delicata, il cui allineamento deve essere perfetto per permettere una normale masticazione - Sinusite
Infiammazione acuta o cronica delle mucose dei seni paranasali. Questi sono cavità piene d'aria scavate nelle ossa della faccia (massiccio facciale), tutte comunicanti con il naso. - Varicella
Infezione virale acuta provocata dal virus della varicella-zoster, caratterizzata da un'eruzione cutanea caratteristica, con comparsa di piccole vescicole rilevate. Il virus lascia un'immunità permanente e la malattia non può essere contratta due volte.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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