03 novembre 2024
Betametasone EG Stada
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Cos'è Betametasone EG Stada (betametasone sodio fosfato)
Betametasone EG Stada è un farmaco a base di betametasone sodio fosfato, appartenente al gruppo terapeutico Corticosteroidi. E' commercializzato in Italia da EG S.p.A. - Società del Gruppo STADA Arzmeimittel AG
Confezioni e formulazioni di Betametasone EG Stada disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Betametasone EG Stada disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
- betametasone eg stada 0,5 mg 10 compresse effervescenti
- betametasone eg stada 1 mg 10 compresse effervescenti
A cosa serve Betametasone EG Stada e perchè si usa
Trattamento di:
- asma bronchiale;
- allergopatie gravi;
- artrite reumatoide;
- collagenopatie;
- dermatosi infiammatorie;
- neoplasie specialmente a carico del tessuto linfatico (emolinfopatie maligne acute e croniche, morbo di Hodgkin);
- sindrome nefrosica;
- colite ulcerosa;
- ileite segmentaria (sindrome di Crohn);
- pemfigo;
- sarcoidosi (specialmente ipercalcemica);
- cardite reumatica;
- spondilite anchilosante;
- emopatie discrasiche, quali anemia emolitica, agranulocitosi e porpora trombocitopenica.
Indicazioni: come usare Betametasone EG Stada, posologia, dosi e modo d'uso
Somministrazione orale
Adulti
Terapia di breve durata
4-6 compresse effervescenti da 0,5 mg al giorno o 2-3 compresse effervescenti da 1 mg al giorno (pari a 2-3 mg al giorno), riducendo gradualmente tale dose in base all'evoluzione clinica.
Terapia di lunga durata
Nel trattamento di forme morbose croniche o subacute (collagenopatie, anemie emolitiche, asma bronchiale cronico, sindrome nefrosica, colite ulcerosa, pemfigo), dopo una terapia d'attacco in genere di 6-8 compresse effervescenti da 0,5 mg al giorno o 3-4 compresse effervescenti da 1 mg al giorno (pari a 3-4 mg al giorno) la posologia è ridotta gradualmente fino alla dose di mantenimento minima capace di tenere sotto controllo la sintomatologia.
Mantenimento
La dose di mantenimento nell'adulto di peso medio è generalmente di 1-2 mg al giorno.
La dose di mantenimento deve essere sempre la minima in grado di controllare la sintomatologia; una riduzione della dose va fatta sempre gradualmente durante un periodo di alcune settimane o mesi in rapporto alla dose precedentemente assunta ed alla durata della terapia.
Popolazione pediatrica
I bambini tollerano in genere dosi proporzionalmente superiori a quelle stabilite per gli adulti: si consigliano 0,1-0,2 mg/Kg di peso corporeo al giorno.
Istruzioni per la somministrazione
Le compresse sono divisibili a metà per facilitare l'aggiustamento della posologia.
Le compresse vanno disciolte in poca acqua.
Somministrazione per nebulizzazione
Adulti e bambini
0,5-1 mg sciolti al momento dell'uso in 1-2 ml di acqua depurata o soluzione fisiologica.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Betametasone EG Stada
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
- Infezioni sistemiche batteriche e micotiche, qualora non venga attuata specifica terapia antinfettiva.
- Tubercolosi.
- Immunizzazione con virus attenuati (altri procedimenti immunizzanti non vanno intrapresi in pazienti che ricevono glucocorticoidi, specialmente ad alte dosi, a causa di possibili rischi di complicazioni neurologiche e di insufficiente risposta anticorpale).
Betametasone EG Stada può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Nelle donne in stato di gravidanza e durante l'allattamento (i corticosteroidi vengono secreti nel latte materno) il medicinale va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico.
Quali sono gli effetti indesiderati di Betametasone EG Stada
In corso di terapia con cortisonici, specie per trattamenti intensi e prolungati, possono manifestarsi i seguenti effetti indesiderati, la cui frequenza e la gravità dipende dal dosaggio e dalla durata del trattamento.
PATOLOGIE CARDIACHE
- Insufficienza cardiaca congestizia.
PATOLOGIE GASTROINTESTINALI
- Ulcera peptica.
- pancreatite acuta (con frequenza non nota).
PATOLOGIE DELLA CUTE E DEL TESSUTO SOTTOCUTANEO
- Alterazioni cutanee quali ritardi nei processi di cicatrizzazione; assottigliamento e fragilità della cute;
DISTURBI PSICHIATRICI
- Instabilità psichica, iperattività psicomotoria, disturbi del sonno, ansietà, depressione, aggressività, disturbi di comportamento (prevalentemente nei bambini).
PATOLOGIE DEL SISTEMA NERVOSO
- Cefalea, vertigini, aumento della pressione endocranica.
PATOLOGIE ENDOCRINE
- Irregolarità mestruali, segni di ipercorticismo, sindrome di Cushing, aspetto Cushingoide;
- soppressione surrenalica, ritardo della crescita in bambini e adolescenti, disturbi della crescita nei bambini;
- interferenza con la funzionalità dell'asse ipofisi-surrene, particolarmente in momenti di stress;
- diminuita tollerabilità ai glucidi e possibile manifestazione di diabete mellito latente, nonché aumentata necessità di farmaci ipoglicemizzanti nei diabetici.
PATOLOGIE DELL'OCCHIO
- Glaucoma, cataratta posteriore subcapsulare ed aumentata pressione endooculare.
- Visione offuscata (con frequenza non nota) (vedere anche il paragrafo 4.4).
DISTURBI DEL METABOLISMO E DELLA NUTRIZIONE
- Alterazioni del bilancio idro-elettrolitico, soprattutto ipokaliemia, negativizzazione del bilancio dell'azoto.
PATOLOGIE VASCOLARI
- Ipertensione.
PATOLOGIE DEL SISTEMA MUSCOLOSCHELETRICO E DEL TESSUTO CONNETTIVO
- Riduzione della densità minerale ossea, osteoporosi, osteonecrosi asettica, in particolare alla testa del femore, miopatie, fragilità ossea.
- Singhiozzo (con frequenza non nota)
ESAMI DIAGNOSTICI
- Conta linfocitaria diminuita (con frequenza non nota)
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Patologie correlate:
- Artrite reumatoide
Tra le malattie reumatiche l’artrite reumatoide è una di quelle con più forte impatto sociale in termini di incidenza, riduzione della qualità di vita, in soggetti spesso giovani, e costi economici. Cruciale è la diagnosi precoce - Asma
L’asma è una malattia infiammatoria cronica caratterizzata da episodi ricorrenti, se è di natura allergica si intensifica in alcuni periodi dell'anno. La primavera è uno di questi - Distrofia muscolare
Il 28 febbraio è la giornata delle malattie rare. Tra queste spicca la distrofia muscolare, un gruppo numeroso di malattie diverse che sono in genere determinate geneticamente e che causano danni progressivi alla muscolatura - Insufficienza o scompenso cardiaco
Incapacità del cuore di pompare un adeguato flusso di sangue per mantenere efficiente il metabolismo degli organi e dei tessuti dell'organismo. - Morbo di Crohn
Malattia infiammatoria cronica intestinale caratterizzata dall'infiammazione di tutti gli strati della parete intestinale, a volte fino a raggiungere gli organi vicini. - Shock anafilattico
Lo shock anafilattico è una reazione allergica acuta, molto grave. Insorge rapidamente dopo contatto con dosi anche minime di un antigene verso il quale il soggetto si era in precedenza sensibilizzato. Può progredire fino a condurre alla morte del paziente - Uveite
Patologia caratterizzata dall'infiammazione dell'uvea, la regione anatomica dell'occhio costituita dall'iride, dal corpo ciliare e dalla coroide.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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