24 novembre 2024
Farmaci - Amisulpride EG
Amisulpride EG 200 mg 30 compresse
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Amisulpride EG 200 mg 30 compresse è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe A), a base di amisulpride, appartenente al gruppo terapeutico Antipsicotici benzamidici. E' commercializzato in Italia da EG S.p.A. - Società del Gruppo STADA Arzmeimittel AG
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
- SOVRADOSAGGIO
- EFFETTI INDESIDERATI
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
- PATOLOGIE CORRELATE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
EG S.p.A. - Società del Gruppo STADA Arzmeimittel AGMARCHIO
Amisulpride EGCONFEZIONE
200 mg 30 compresseFORMA FARMACEUTICA
compressa
PRINCIPIO ATTIVO
amisulpride
GRUPPO TERAPEUTICO
Antipsicotici benzamidici
CLASSE
A
RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica
PREZZO
24,63 €
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
Confezioni e formulazioni di Amisulpride EG disponibili in commercio:
- amisulpride eg 200 mg 30 compresse (scheda corrente)
- amisulpride eg 400 mg 30 compresse
- amisulpride eg 50 mg 12 compresse
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
SCARICA IL PDF DEL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (AIFA)
Foglietto illustrativo Amisulpride EG »
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Amisulpride EG? Perchè si usa?
AMISULPRIDE EG è indicato per il trattamento della schizofrenia.
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Amisulpride EG?
Il farmaco NON DEVE ESSERE USATO nei seguenti casi:
- Ipersensibilità nota all'amisulpride o ad uno qualsiasi degli eccipienti del medicinale.
- Casi di ipertensione gravi sono stati segnalati nei pazienti con feocromocitoma con i farmaci antidopaminergici, tra cui alcune benzamidi. È quindi consigliabile astenersi dal prescrivere il medicinale nei pazienti con feocromocitoma noto o sospetto.
- Bambini al di sotto dei 15 anni, in assenza di dati clinici attinenti a questa classe di età.
- Allattamento.
- Tumore prolattino-dipendente noto o sospetto, per esempio prolattinoma ipofisario e cancro del seno.
- Insufficienza renale grave (CLCR < 10 ml/min).
- In associazione con:
- sultopride,
- agonisti dopaminergici salvo levodopa (amantadina, apomorfina, bromocriptina, cabergolina, entacapone, lisuride, pergolide, piribedil, pramipexolo, quinagolide, ropinirolo, selegilina), esclusi i pazienti affetti da morbo di Parkinson. (vedere paragrafo 4.5).
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Amisulpride EG?
Avvertenze
Sindrome maligna da neurolettici
Come con altri neurolettici, è possibile la comparsa di una sindrome maligna (ipertermia, rigidità muscolare, instabilità autonomica, alterazione della coscienza, aumento della CPK): in caso di ipertermia, in particolare a dosi giornaliere elevate, il trattamento con tutti i farmaci antipsicotici deve essere interrotto.
Allungamento dell'intervallo QT
L'amisulpride prolunga l'intervallo QT in modo dose-dipendente. Questo effetto, che risaputamente aumenta il rischio di gravi aritmie ventricolari tipo torsioni di punta, è potenziato dalla preesistenza di una bradicardia, di un'ipocaliemia, di un intervallo QT lungo congenito o acquisito (associazione a un medicinale che aumenta l'intervallo QTc).
Quando la situazione clinica lo permette, è quindi essenziale verificare, prima della somministrazione, l'assenza di fattori che possono aumentare il rischio di comparsa di questa aritmia:
- bradicardia inferiore a 55 battiti al minuto,
- ipocaliemia,
- allungamento congenito dell'intervallo QT,
- trattamenti in corso con un medicinale che può causare bradicardia marcata (< 55 battiti al minuto), ipocaliemia, ridotta conduzione intracardiaca, allungamento dell'intervallo QTc.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Precauzioni di impiego
Il medicinale viene eliminato per via renale. Si raccomanda quindi di ridurre la posologia in caso di pazienti con insufficienza renale (vedere paragrafo 4.2). Non ci sono dati per quanto riguarda i pazienti con compromissione renale grave (vedere paragrafo 4.3).
È noto che i neurolettici abbassano la soglia delle convulsioni. I pazienti con storia di crisi convulsive devono quindi essere strettamente monitorati durante il trattamento.
Usare prudenza con i soggetti anziani, data la forte sensibilità di questi pazienti (sedazione e ipotensione).
Usare prudenza anche con i soggetti affetti da morbo di Parkinson e il trattamento con neurolettici deve essere usato solamente se non ci sono alternative.
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Amisulpride EG?
Associazioni controindicate
- Agonisti dopaminergici salvo levodopa (amantadina, apomorfina, bromocriptina, cabergolina, entacapone, lisuride, pergolide, piribedil, pramipexolo, quinagolide, ropinirolo, selegilina) ad esclusione dei pazienti parkinsoniani.
In caso di sindrome extrapiramidale indotta dal neurolettico, non trattare con agonista dopaminergico ma usare un anticolinergico (vedere paragrafo 4.3).
- Sultopride (neurolettico benzamidico)
Associazioni sconsigliate
- Farmaci che possono causare torsioni di punta: antiaritmici di classe Ia (chinidina, idrochinidina, disopiramide), e di classe III (amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide), alcuni neurolettici (tioridazina, clorpromazina, levomepromazina, trifluoperazina, ciamemazina, sulpiride, tiapride, pimozide, aloperidolo, droperidolo), altri: eritromicina IV, spiramicina IV, alofantrina, pentamidina, sparfloxacina, moxifloxacina, gatifloxacina, bepridil, cisapride, difemanil, mizolastina, vincamina IV.
Se possibile, interrompere il farmaco non anti-infettivo che provoca le torsioni di punta. Se l'associazione non può essere evitata, controllare prima l'intervallo QT e mantenere l'ECG sotto monitoraggio (vedere paragrafo 4.4).
- Alcool
La riduzione del livello di attenzione può rendere difficile la guida di veicoli e l'uso di macchinari.
Evitare l'assunzione di bevande alcoliche e di farmaci contenenti alcool.
- Levodopa
- Agonisti dopaminergici salvo levodopa (amantadina, apomorfina, bromocriptina, cabergolina, entacapone, lisuride, pergolide, piribedil, pramipexolo, quinagolide, ropinirolo, selegilina) nei pazienti affetti da morbo di Parkinson.
Associazioni che necessitano di precauzioni d'impiego
- Farmaci bradicardizzanti (calcio-antagonisti bradicardizzanti: diltiazem, verapamil; betabloccanti salvo sotalolo (vedere «Associazioni sconsigliate»); clonidina; guanfacina; meflochina; glicosidi digitalici, anticolinesterasici: donepezil, rivastigmina, tacrina, ambenonio, galantamina, piridostigmina, neostigmina)
- Farmaci ipocaliemizzanti (diuretici ipocaliemizzanti, lassativi stimolanti, amfotericina B (via IV), glucocorticoidi, tetracosactide).
Associazioni da considerare
- Antipertensivi (tutti):
- Altri depressori del sistema nervoso centrale:
Potenziamento della depressione centrale. La riduzione dell'attenzione può rendere difficile la guida di veicoli e l'uso di macchinari.
- Betabloccanti nell'insufficienza cardiaca (bisoprololo, carvedilolo, metoprololo): effetto vasodilatatore e rischio di ipotensione, in particolare ortostatica (effetto additivo).
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
Come si usa Amisulpride EG? Dosi e modo d'uso
In generale, l'amisulpride viene somministrata una volta al giorno a dosi fino a 400 mg, mentre dosi superiori a 400 mg vengono somministrate due volte al giorno.
Episodi negativi predominanti
La posologia raccomandata è compresa tra i 50 e i 300 mg al giorno e deve essere adattata al paziente. La posologia ottimale è intorno ai 100 mg al giorno.
Episodi misti con sintomi positivi e negativi
All'inizio del trattamento, la posologia sarà quella che permette di controllare in modo ottimale i sintomi positivi, vale a dire compresa tra 400 e 800 mg al giorno. In seguito la posologia verrà adattata individualmente, in funzione della risposta del paziente, al fine di identificare la dose minima efficace.
Episodi psicotici acuti
All'inizio del trattamento,
- è possibile iniziare con somministrazioni per via IM per qualche giorno a una dose massima di 400 mg/die, continuando con somministrazioni per via orale.
- la posologia raccomandata per via orale è compresa tra 400 e 800 mg e la posologia massima non deve superare i 1200 mg.
In seguito,
- la posologia viene mantenuta o adattata in funzione della risposta del paziente.
Insufficienza renale:
A causa dell'eliminazione renale dell'amisulpride, la posologia nell'insufficienza renale dovrà essere ridotta a metà nei pazienti con clearance della creatinina (Clcr) compresa tra 30 e 60 ml/min, e a un terzo nei pazienti con clearance della creatinina compresa tra 10 e 30 ml/min.
In assenza di dati nei pazienti che presentano compromissione renale grave (Clcr < 10 ml/min), l'amisulpride è controindicata (vedere 4.3 Controindicazioni).
Insufficienza epatica:
Amisulpride viene scarsamente metabolizzata: una riduzione della posologia non è quindi necessaria nei pazienti con insufficienza epatica.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Amisulpride EG?
L'esperienza sul sovradosaggio acuto con amisulpride è limitata. I segni e i sintomi riportati sono quelli generalmente legati ad un aumento degli effetti farmacologici noti del medicinale, e sul piano clinico si traducono in: sonnolenza, sedazione, coma, ipotensione e sintomi extrapiramidali.
Non esistono antidoti specifici noti all'amisulpride. In caso di sovradosaggio acuto, si deve verificare l'associazione ad altri farmaci e prendere provvedimenti adeguati:
- Stretto controllo delle funzioni vitali.
- Monitoraggio cardiaco continuo (rischio di prolungamento dell'intervallo QT), che deve essere continuato fino al ristabilimento del paziente.
- In caso di comparsa di sintomi extrapiramidali gravi, somministrare un trattamento anticolinergico.
- Poiché amisulpride è solo scarsamente dializzabile, l'emodialisi ha solo valore limitato per l'eliminazione del farmaco.
EFFETTI INDESIDERATI
Quali sono gli effetti collaterali di Amisulpride EG?
Patologie del sistema nervoso centrale
Comuni:
- Insonnia, ansia, agitazione,
- Possono comparire sintomi extrapiramidali (tremori, ipertonia, ipersalivazione, acatisia, ipocinesia). Alle posologie di mantenimento, si tratta generalmente di sintomi moderati e parzialmente reversibili senza l'interruzione di AMISULPRIDE EG, somministrando un trattamento antiparkinsoniano anticolinergico.
L'incidenza dei sintomi extrapiramidali dose dipendenti è molto bassa nei pazienti che ricevono dosaggi compresi tra 50 e 300 mg/die nel trattamento dei sintomi principalmente negativi.
Negli studi, i pazienti trattati con amisulpride presentavano una minore incidenza dei sintomi extrapiramidali rispetto ai pazienti trattati con aloperidolo.
- Sonnolenza diurna.
- Può comparire una distonia acuta (torcicollo spasmodico, crisi oculogire, trisma), che è reversibile senza l'interruzione del trattamento somministrando un antiparkinsoniano anticolinergico.
- Sono state riportate discinesie tardive caratterizzate da movimenti ritmici, involontari principalmente della lingua e/o del viso, di solito dopo somministrazione prolungata.
Gli antiparkinsoniani anticolinergici non sono efficaci o possono provocare un peggioramento. - Casi di crisi convulsive.
- Casi di sindrome maligna (vedere 4.4 Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego).
Comuni:
- Aumento dei livelli di prolattina reversibile all'interruzione del trattamento, che sul piano clinico può comportare: galattorrea, amenorrea, ginecomastia, dolore mammario, impotenza, disfunzione orgasmica.
- Aumento di peso.
Meno comuni:
- Costipazione, nausea, vomito, secchezza delle fauci.
Molto rari:
- Casi di ipotensione e di bradicardia.
- Sono stati riportati casi di allungamento dell'intervallo QT e casi molto rari di torsioni di punta (vedere Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego).
Molto rari:
- Sono stati riportati aumenti degli enzimi epatici e principalmente delle transaminasi.
Molto rari:
- Reazioni allergiche.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Amisulpride EG durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Studi sugli animali non hanno evidenziato effetti teratogeni: poichè l'amisulpride non ha effetti teratogeni negli animali da esperimento, non ci si aspetta che causi malformazioni nell'uomo. Allo stato delle conoscenze attuali, tutte le sostanze responsabili di malformazioni nella specie umana si sono rivelate teratogene anche nell'animale nel corso di studi ben condotti su due specie animali.
Attualmente non esistono dati clinici sufficienti per valutare un eventuale effetto malformativo o fetotossico dell'amisulpride somministrata durante la gravidanza.
Di conseguenza, per precauzione, amisulpride non deve essere usato durante la gravidanza.
Allattamento
In assenza di dati sull'escrezione di amisulpride nel latte materno, l'allattamento al seno è controindicato.
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Amisulpride EG sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Si avvertono i pazienti che questo farmaco può causare sonnolenza e influenzare la capacità di guidare veicoli e usare macchinari.
PRINCIPIO ATTIVO
Ogni compressa contiene 50 mg, 200 mg o 400 mg di amisulpride
Per gli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
400 mg Compresse rivestite con film
Nucleo:
Lattosio monoidrato
Carbossimetilamido sodico (tipo A)
Cellulosa microcristallina
Metilcellulosa
Magnesio stearato
Rivestimento:
Butile metacrilato copolimero basico
Talco
Titanio diossido (E171)
Magnesio stearato
Macrogol 6000
50, 200 mg Compresse
Amido di mais
Metilcellulosa
Lattosio monoidrato
Magnesio stearato
Silice colloidale anidra
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 36 mesi
Nessuna precauzione particolare per la conservazione.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Blister termoformati (PVC/Alluminio).
12, 30, 60 o 150 compresse da 50 mg.
30, 60 o 150 compresse da 200, 400 mg.
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
PATOLOGIE CORRELATE
- Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare (DB) è una patologia nella quale i normali stati dell'umore, tristezza e felicità, si presentano ciclicamente amplificati e alternati a periodi di normalità. A soffrine il 12% della popolazione - Schizofrenia
Disturbo mentale grave caratterizzato dalla perdita di contatto con la realtà, allucinazioni, deliri e alterazioni della forma del pensiero.
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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