22 novembre 2024
Farmaci - Eritrocina
Eritrocina 600 mg 12 compresse
Tags:
Nota: Per informazioni su farmaci e confezioni ritirate dal commercio accedi al portale AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco).
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
- SOVRADOSAGGIO
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
- PATOLOGIE CORRELATE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
Amdipharm LtdCONCESSIONARIO:
Pharm@idea S.r.l.MARCHIO
EritrocinaCONFEZIONE
600 mg 12 compresseFORMA FARMACEUTICA
compresse rivestite
PRINCIPIO ATTIVO
eritromicina etilsuccinato
GRUPPO TERAPEUTICO
Antibatterici macrolidi
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Eritrocina? Perchè si usa?
Streptococcus pyogenes (streptococco beta-emolitico gruppo A): infezioni delle vie respiratorie superiori ed inferiori, della cute e dei tessuti molli. Nel caso di somministrazione per via orale, occorre sottolineare l'importanza di un preciso rispetto da parte del paziente del regime posologico prescritto. Una dose terapeutica deve essere somministrata per almeno 10 giorni.
Streptococchi alfa emolitici (gruppo viridans): profilassi a breve termine dell'endocardite batterica prima di interventi odontoiatrici od altri atti operatori in pazienti con anamnesi di febbre reumatica o malattia cardiaca congenita.
Staphylococcus aureus: infezioni acute della pelle e dei tessuti molli. Nel corso della cura possono comparire organismi resistenti.
Diplococcus pneumoniae: infezioni delle vie respiratorie superiori (p. es.: otite media, faringiti) ed infezioni delle vie respiratorie inferiori (p. es.: polmonite).
Mycoplasma pneumoniae (agente di Eaton, organismi pleuro-pneumonio simili): nel trattamento della polmonite primaria atipica quando sia dovuta a tale organismo.
Treponema pallidum: l'eritromicina costituisce un'alternativa di trattamento della sifilide primaria in pazienti allergici alle penicilline.
Corynebacterium diphteriae e C. minutissimum: come coadiuvante della antitossina al fine di prevenire la creazione di portatori e per la eliminazione dell'organismo nei portatori stessi. Nel trattamento dell'eritrasma.
Listeria monocytogenes: infezioni provocate da questo organismo.
Bordetella pertussis: l'eritromicina è efficace nell'eliminare l'organismo infettante dal distretto naso-faringeo. Alcuni studi suggeriscono che il farmaco possa essere utile nella profilassi della pertosse nelle persone esposte a tale organismo.
Malattia dei Legionari: diversi studi hanno dimostrato la validità clinico-terapeutica del trattamento di tale malattia con eritromicina.
Clamidia Trachomatis: l'eritromicina è indicata nel trattamento delle infezioni sostenute da questo microorganismo quali: congiuntiviti nei neonati, polmoniti nell'infanzia, infezioni uro-genitali ed endocervicali negli adulti.
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Eritrocina?
- Ipersensibilità al principio attivo, ad altri macrolidi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
- L'Eritromicina è controindicata nei pazienti in trattamento con simvastatina e lovastatina, tolterodina, mizolastina, amisulpride, terfenadina, astemizolo, domperidone, cisapride, o pimozide.
- Trattamento concomitante con ergotamina o diidroergotamina (vedere anche i paragrafi 4.4 e 4.5).
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Eritrocina?
Popolazioni speciali
Compromissione epatica
Essendo l'eritromicina metabolizzata ed escreta principalmente a livello epatico, particolare cautela dovrà essere posta nella somministrazione del farmaco a pazienti con funzionalità epatica ridotta e nei pazienti che assumono contemporaneamente agenti potenzialmente epatotossici.
La somministrazione di eritromicina, specie se sotto forma di estolato (laurilsolfato propionato), a dosi elevate per periodi di tempo superiori a due settimane, può determinare disturbi della funzionalità epatica, che va pertanto sorvegliata.
In rari casi, è stata segnalata l'insorgenza di disfunzioni epatiche, dell'aumento degli enzimi epatici e di epatite epatocellulare e/o colostatica, con o senza ittero. Pertanto, nel caso si presentassero segni e sintomi di malattia epatica, come anoressia, ittero, urine scure, prurito o dolore addominale, si deve raccomandare al paziente di interrompere il trattamento e contattare il proprio medico.
Compromissione renale
L'eritromicina deve essere somministrata con cautela nei soggetti con danno renale di grado moderato o severo
Anziani
L'eritromicina deve essere somministrata con cautela nei soggetti anziani (oltre i 65 anni). I pazienti anziani, specialmente se con disfunzione epatica o renale, presentano un rischio aumentato di insorgenza di perdita dell'udito associata a eritromicina.
Diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD)
Diarrea associata a Clostridium difficile (CDAD) è stata segnalata con quasi tutti gli antibatterici compresa l'eritromicina, con gravità da diarrea lieve a colite letale. Il trattamento con agenti antibatterici altera la normale flora del colon, il che può portare a crescita in eccesso di C. difficile. La CDAD deve essere tenuta in considerazione in tutti i pazienti che presentano diarrea dopo l'uso di antibiotici. È necessaria un'attenta anamnesi poichè la presenza di CDAD è stata segnalata anche oltre due mesi dopo la somministrazione di agenti antibatterici. Se la CDAD compare durante il trattamento può essere necessario interrompere il trattamento.
Ipersensibilità
Raramente, con eritromicina sono stati osservati effetti indesiderati come orticaria o altre reazioni di tipo allergico. Se compaiono segni di ipersensibilità si deve interrompere il trattamento e somministrare adrenalina o steroidi.
Stenosi pilorica ipertrofica
Sono stati segnalati casi di stenosi pilorica ipertrofica infantile in bambini sottoposti a terapia con eritromicina.
In una coorte di 157 neonati, a cui era stata somministrata eritromicina per la profilassi della pertosse, sette neonati (5%) svilupparono sintomi di vomito non biliare o difficoltà all'allattamento e fu loro successivamente diagnosticata una stenosi del piloro che rese necessaria la piloromiotomia chirurgica. Considerato che l'eritromicina viene impiegata nei bambini per il trattamento di affezioni associate ad una significativa mortalità o morbilità quali la pertosse o le infezioni neonatali da Chlamydia trachomatis, bisogna attentamente valutare il beneficio della terapia con eritromicina rispetto al potenziale rischio di insorgenza di stenosi ipertrofica del piloro.
I genitori devono essere informati affinchè segnalino al medico eventuali episodi di vomito o difficoltà nell'allattamento del neonato.
Gravidanza
Nelle donne in stato di gravidanza il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico (vedere paragrafo 4.6).
Alcune segnalazioni suggeriscono che l'eritromicina non sia in grado di raggiungere il feto a concentrazioni adeguate, tali da prevenire la sifilide congenita. I neonati di madri trattate durante la gravidanza con eritromicina somministrata per via orale allo scopo di curare la sifilide precoce dovrebbero essere trattati ricorrendo ad un adeguato schema terapeutico a base di penicillina.
Prolungamento dell'intervallo QT
Sono stati segnalati casi di prolungamento dell'intervallo QT, inclusi rari casi di aritmia e torsione di punta, anche fatali, in pazienti in trattamento con eritromicina. A causa del rischio di un prolungamento dell'intervallo QT, la eritromicina deve essere utilizzata con cautela nei pazienti con malattia coronarica, grave insufficienza cardiaca, ipokaliemia o ipomagnesiemia non corrette, bradicardia (<50 bpm), o quando sia somministrata contemporaneamente con altri medicinali associati a prolungamento dell'intervallo QT e torsione di punta (vedere par. 4.5) e in pazienti che ricevono antiaritmici di classe IA (chinidina, procainamide) o di classe III (dofetilide, amiodarone, sotalolo).
L'eritromicina non deve essere usata in pazienti con prolungamento dell'intervallo QT congenito documentato o acquisito o regressione di aritmia ventricolare.
I pazienti in trattamento con eritromicina in concomitanza con farmaci che causano prolungamento dell'intervallo QT devono essere monitorati da vicino.
L'uso concomitante di eritromicina con alcuni di questi farmaci è controindicato (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
I pazienti anziani presentano un rischio più elevato di insorgenza di prolungamento dell'intervallo QT e torsione di punta.
Rabdomiolisi
Sono stati segnalati casi di rabdomiolisi con o senza compromissione renale in pazienti gravemente malati sottoposti a terapia con eritromicina somministrata in concomitanza con inibitori della HMGCoA reduttasi (statine). Vedere anche paragrafi 4.3 e 4.5
Superinfezioni
L'uso prolungato o ripetuto di eritromicina può condurre ad una crescita eccessiva di batteri o funghi non sensibili. Nel caso in cui si verifichi una superinfezione, la somministrazione di eritromicina deve essere immediatamente interrotta e deve essere istituita una terapia adeguata.
Qualora fosse necessario, dovrebbero essere eseguite incisioni e drenaggio o altre procedure chirurgiche in associazione alla terapia antibiotica.
Miastenia gravis
Sono stati segnalati casi in cui l'assunzione di eritromicina può aggravare il quadro clinico l dei pazienti affetti da miastenia gravis.
Disturbi visivi
In seguito all'esposizione alla eritromicina vi è il rischio di sviluppare deficit visivi. In alcuni pazienti, potrebbe avere un ruolo una pre-esistente disfunzione del metabolismo mitocondriale per cause genetiche, come la neuropatia ottica ereditaria di Leber (LHON) e la atrofia ottica autosomica dominante (ADOA), mentre in altri casi l'insorgenza di una neuropatia ottica mitocondriale (MON) potrebbe essere conseguenza diretta dell'interferenza dell'eritromicina sulla fosforilazione ossidativa dei mitocondri.
Avvertenze su alcuni eccipienti
Eritrocina 500 mg granulato per sospensione orale ed Eritrocina 1000 mg granulato per sospensione orale contengono saccarosio: i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio, da malassorbimento di glucosio-galattosio, o da insufficienza di sucrasi non devono assumere questo medicinale.
Eritrocina granulato contiene 12 mg di sodio per ml sospensione (pari a 60 mg/5 ml dose). Questo va tenuto presente quando si prescrive il medicinale a pazienti che seguono un'alimentazione a basso contenuto di sodio.
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Eritrocina?
Eritromicina e, in genere, gli antibiotici macrolidi, sono potenti inibitori del metabolismo mediato dal CYP3A4 e P-glicoproteina.
Possono verificarsi aumenti nelle concentrazioni sieriche dei seguenti farmaci metabolizzati dal citocromo P450, quando somministrati in concomitanza a eritromicina: alfentanil, antiaritmici (es: chinidina, disopiramide), anticoagulanti orali (es: acenocumarolo, warfarin), antistaminici H1 (es: astemizolo, mizolastina, terfenadina), antifungini azolici (es: fluconazolo, itraconazolo, ketoconazolo), antiepilettici/anticonvulsivanti (es: carbamazepina, esobarbitale, fenitoina, valproato), benzodiazepine (triazolobenzodiazepine come triazolam e alprazolam; midazolam), bromocriptina, cilostazolo, derivati dell'ergot (es: ergotamina, diidroergotamina), digossina, disopiramide, domperidone, inibitori della HMG-CoA reduttasi (es: simvastatina, lovastatina), immunosoppressori (es: ciclosporina, tacrolimus), metilprednisolone, omeprazolo, sildenafil, teofillina, vinblastina.
Quando necessario, in caso di co-somministrazione, le concentrazioni nel siero dei farmaci suddetti devono essere adeguatamente monitorate e i relativi dosaggi aggiustati.
Una cautela particolare è richiesta con quei farmaci noti per prolungare l'intervallo QT all'elettrocardiogramma.
Farmaci induttori del CYP3A4
Farmaci che inducono CYP3A4 (come, per esempio, rifampicina, fenitoina, carbamazepina, fenobarbital, erba di San Giovanni) possono indurre il metabolismo di eritromicina. Questo può portare a livelli sub-terapeutici di eritromicina e, quindi, a una sua minore efficacia. L'induzione diminuisce gradualmente durante le due settimane successive all'interruzione del trattamento con induttori di CYP3A4. Eritromicina non deve essere usata durante il trattamento con induttori di CYP3A4 e nelle due settimane successive.
Sono state, inoltre, riportate interazioni di eritromicina con altri farmaci, tra cui alcuni antibiotici, calcio-antagonisti, cimetidina, colchicina, contraccettivi, inibitori delle proteasi, pimozide e tolterodina. La somministrazione concomitante di eritrocina con un certo numero di questi farmaci è controindicata.
Associazioni controindicate:
La somministrazione concomitante di eritromicina con i seguenti farmaci è controindicata (vedere anche il paragrafo 4.3).
Inibitori della HMG-CoA reduttasi
L'eritromicina non deve essere usata contemporaneamente agli inibitori della HMG-CoA reduttasi. È stato segnalato, infatti, che eritromicina aumenta le concentrazioni di questi farmaci (ad es. lovastatina e simvastatina) e vi è un aumentato rischio di insorgenza di miopatia e rabdomiolisi.
Astemizolo e terfenadina
L'Eritromicina altera in maniera significativa il metabolismo della terfenadina e dell'astemizolo quando viene somministrata in concomitanza con essi. Raramente sono stati osservati casi di gravi episodi di cardiotossicità tra i quali torsioni di punta e altre aritmie ventricolari, arresto cardiaco e morte (vedere paragrafi 4.3 e 4.8).
Mizolastina
La somministrazione di eritromicina per via sistemica aumenta la concentrazione plasmatica della mizolastina e quindi il loro uso concomitante è controindicato.
Ergotamina e diidroergotamina
Segnalazioni post-marketing indicano che la somministrazione concomitante di eritromicina con ergotamina o diidroergotamina è stata associata con tossicità acuta da ergotamina caratterizzata da vasospasmo e ischemia a carico del Sistema nervoso delle estremità (vedere anche paragrafo 4.4).
Domperidone
La somministrazione concomitante con eritrocina aumenta l'esposizione al domperidone, aumentando il rischio di un prolungamento dell'intervallo QT.
Cisapride
È stato segnalato che la somministrazione concomitante con eritrocina aumenta l'esposizione alla cisapride. Ciò può provocare prolungamento dell'intervallo QT, aritmie, incluse tachicardia ventricolare, fibrillazione ventricolare e torsioni di punta.
Pimozide
L'Eritromicina altera in maniera significativa il metabolismo della pimozide in caso di somministrazione concomitante. Raramente sono stati osservati casi di gravi episodi di cardiotossicità tra i quali torsioni di punta e altre aritmie ventricolari, arresto cardiaco e morte (vedere paragrafi 4.3 e 4.8).
In caso di somministrazione concomitante con eritrocina esiste un aumentato rischio di prolungamento dell'intervallo QT.
Amisulpride
La somministrazione concomitante con eritrocina aumenta il rischio di cardiotossicità: prolungamento dell'intervallo QT, torsioni di punta, arresto cardiaco.
Tolterodina
Nei metabolizzatori lenti di CYP2D6, il trattamento sistemico concomitante con potenti inibitori del CYP3A4 quali gli antibiotici macrolidi (es: eritromicina e claritromicina), è controindicato, a causa di aumenti delle concentrazioni sieriche della tolterodina, con conseguente rischio di sovradosaggio.
Associazioni non raccomandate o che richiedono cautela d'impiego:
Agenti antibatterici
Esiste un antagonismo in vitro tra eritromicina e antibiotici beta-lattamici battericidi (per es. penicillina, cefalosporina). Eritromicina si oppone all'azione di clindamicina, lincomicina e cloramfenicolo. Lo stesso dicasi per streptomicina, tetracicline e colistina.
Anticoagulanti orali
Eritromicina potenzia l'effetto degli anticoagulanti orali (es. Warfarin) quando somministrata contemporaneamente, con rischio di emorragie ed un aumento del rapporto internazionale normalizzato (INR). L'INR e il tempo di protrombina devono essere frequentemente monitorati in quei pazienti che vengono trattati contemporaneamente con eritromicina ed agenti anticoagulanti.
Cimetidina
La cimetidina può inibire il metabolismo dell'eritromicina. Tale inibizione può determinare un aumento delle concentrazioni plasmatiche dell'eritromicina.
Colchicina
Sono stati segnalati casi di tossicità da colchicina quando co-somministrata con eritrocina.
Contraccettivi
In rari casi alcuni antibiotici possono diminuire gli effetti di pillole contraccettive interferendo con l'idrolisi batterica degli steroidi coniugati nell'intestino e il riassorbimento dello steroide non coniugato. Di conseguenza il livello nel plasma di steroide attivo può diminuire.
Digossina
La co-somministrazione con eritrocina può determinare un aumento dei livelli sierici di digossina con rischio di tossicità: nausea, vomito, aritmie.
Inibitori delle proteasi
Nella somministrazione concomitante di eritromicina e inibitori della proteasi è stata osservata una inibizione del metabolismo di eritromicina.
Teofillina
La somministrazione concomitante di eritromicina in pazienti trattati con teofillina ad alte dosi può determinare aumenti dei livelli sierici di quest'ultima, con conseguente aumento della sua tossicità. In queste situazioni, i dosaggi di teofillina devono essere ridotti. Sempre in caso di somministrazione concomitante, è stata segnalata, inoltre, una riduzione dei livelli sierici di eritromicina, che possono esitare in livelli sub-terapeutici del farmaco.
Triazolobenzodiazepine e benzodiazepine correlate
È stato segnalato che l'eritromicina diminuisce la clearance di benzodiazepine, come triazolam e alprazolam, midazolam, zopiclone e delle benzodiazepine correlate e di conseguenza può causare l'aumento dell'effetto farmacologico di queste benzodiazepine.
Verapamil
In pazienti trattati contemporaneamente con eritrocina e verapamil (un bloccante dei canali del calcio), sono stati osservati ipotensione, bradiaritmie ed acidosi lattica.
L'eritromicina interferisce con le determinazioni fluorometriche delle catecolamine urinarie.
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
Come si usa Eritrocina? Dosi e modo d'uso
La posologia raccomandata è la seguente:
ETA' SCOLARE (3-12 ANNI):
Eritrocina 500 mg granulato per sospensione orale (eritromicina etilsuccinato): 1 bustina 3 volte al dì.
Nella primissima infanzia il prodotto va somministrato nei casi di effettiva necessità, sotto il diretto controllo del medico
ADULTI:
Eritrocina 600 mg compresse rivestite con film (eritromicina etilsuccinato) 1 compressa 3 volte al dì (1 compressa = 600 mg);
Eritrocina 1000 mg granulato per sospensione orale (eritromicina etilsuccinato) 1 bustina 2 volte al dì.
La posologia consigliata può essere aumentata sino a 4 g al giorno o più, a seconda del giudizio del medico.
È consigliabile evitare la somministrazione del prodotto durante i pasti o subito dopo i pasti.
Il trattamento deve essere continuato per oltre 48 ore dopo la scomparsa dei sintomi e dopo che la temperatura è ritornata alla norma.
Per il trattamento della malattia dei Legionari la dose consigliata negli adulti è di 1,6/4 g al giorno in dosi suddivise.
Preparazione della sospensione in flacone e in bustine:
Per preparare la sospensione in bustine al momento della somministrazione versare il contenuto in un bicchiere di acqua. Agitare fino ad ottenere una sospensione omogenea.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Eritrocina?
Sintomi
I sintomi sono principalmente a carico dell'apparato gastro-enterico. Essi sono caratterizzati da dolori epigastrici, nausea e lieve diarrea. Questi disturbi diventano frequenti quando si impiegano posologie da 8 a 12 grammi per più giorni. I sintomi generalmente scompaiono con la cessazione della somministrazione dell'antibiotico. Sono stati riportati anche perdita di udito, nausea grave, vomito, diarrea, colestasi e aritmia ventricolare.
È segnalata in letteratura la comparsa di ittero colestatico che si manifesta soltanto nei soggetti trattati con eritromicina estolato.
Trattamento:
In caso di sovradosaggio la somministrazione di eritromicina deve essere interrotta. Il sovradosaggio deve essere gestito attraverso la pronta eliminazione del farmaco non assorbito e altre misure appropriate. La lavanda gastrica è utile solo in caso di assunzione recente e si devono intraprendere misure di supporto generali. Si può anche provare il carbone attivo. Per alleviare i disturbi gastrointestinali possono essere somministrati alimenti, latte o anti-acidi. Si deve effettuare un monitoraggio con ECG, per la possibilità di prolungamento dell'intervallo QT. L'eritromicina non è eliminata con dialisi peritoneale o emodialisi.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Eritrocina durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Non esistono studi adeguati e ben controllati condotti sulle donne in gravidanza. Tuttavia, studi osservazionali svolti sull'uomo hanno riportato la comparsa di malformazioni cardiovascolari dopo un'esposizione a prodotti medicinali contenenti eritromicina nel corso dei primi mesi di gravidanza (vedere la sezione 5.3). La sicurezza dell'eritromicina durante la gravidanza o l'allattamento non è stata stabilita. L'eritromicina dovrebbe essere assunta dalle donne in gravidanza solo se ne è stata accertata la necessità. L'eritromicina attraversa la barriera placentare, ma i livelli plasmatici di eritromicina nel feto sono risultati generalmente bassi ed è nota anche la sua presenza nel latte materno.
Ci sono state segnalazioni secondo le quali l'esposizione della madre ad antibiotici macrolidi entro 10 settimane dal parto potrebbe essere associata ad un maggior rischio di stenosi ipertrofica del piloro infantile (IHPS). Vedere anche il paragrafo 4.4.
Allattamento
Eritromicina si concentra nel latte materno e sono stati rilevati effetti avversi in neonati allattati al seno le cui madri assumevano eritromicina che, pertanto, deve essere usata con cautela nella madri in allattamento. È stato segnalato un neonato allattato al seno che aveva sviluppato stenosi del piloro ritenuta associata all'uso di eritromicina da parte della madre. Uno studio di coorte è giunto alla conclusione che l'uso di macrolidi (azitromicina, claritromicina, eritromicina, roxitromicina o spiramicina) durante l'allattamento al seno aumenta il rischio di stenosi ipertrofica del piloro infantile. Vedere anche il paragrafo 4.4.
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Eritrocina sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Non sono stati segnalati effetti di sonnolenza o ridotta capacità all'uso di macchine. Tuttavia, poichè durante la fase di commercializzazione sono stati segnalati, sia pure con frequenza molto rara, disturbi visivi, vertigini e, talora convulsioni, è opportuno che chi si accinge a guidare o a utilizzare macchinari tenga conto di questa eventualità.
PRINCIPIO ATTIVO
Eritrocina 600 mg compresse rivestite con film
Ogni compressa ricoperta contiene:
Principio attivo:
eritromicina etilsuccinato pari a eritromicina base 600 mg.
Eritrocina 500 mg granulato per sospensione orale
Ogni bustina da 4,75 g contiene:
Principio attivo:
eritromicina etilsuccinato pari a eritromicina base 0,5 g.
Eccipienti con effetti noti: saccarosio.
Eritrocina 1000 mg granulato per sospensione orale
Ogni bustina da 9,5 g contiene:
Principio attivo:
eritromicina etilsuccinato pari a eritromicina base 1 g.
Eccipienti con effetti noti: saccarosio.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
ECCIPIENTI
Eritrocina 600 mg compresse rivestite con film
Calcio fosfato bibasico, Amido sodio glicolato, Amido di mais, Povidone, Magnesio stearato, Ipromellosa, Macrogol 400, Macrogol 8000, titanio diossido, Acido sorbico.
Eritrocina 500 mg granulato per sospensione orale
Saccarosio, sodio citrato, silicato di alluminio e magnesio, saccarina sodica, aroma all'arancia, biossido di silicio colloidale, sodio carbossimetilcellulosa, poloxamer 188.
ERITROCINA 1000 mg granulato per sospensione orale
Saccarosio, sodio citrato, silicato di alluminio e magnesio, saccarina sodica, aroma all'arancia, carmellosa sodica, biossido di silicio colloidale, copolimero poliossietilen-poliossipropilenico.
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 36 mesi
Tutte le Eritrocina sono stabili, in confezione chiusa e a temperatura ambiente.
ERITROCINA 1000 MG GRANULATO PER SOSPENSIONE ORALE, bustine: non conservare a temperatura superiore ai 25°C.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Eritrocina 500 mg granulato per sospensione orale, 12 bustine 0,5 g
Eritrocina 1000 mg granulato per sospensione orale, 6 bustine 1 g
Eritrocina 600 mg compresse rivestite con film, blister da 12 compresse
PATOLOGIE CORRELATE
- Acne
L’acne è una malattia che insorge tipicamente con l’adolescenza, con manifestazioni cutaneee che interessano il viso e il tronco, più o meno marcate. Si risolve spontaneamente o con le cure adeguate, anche se talvolta può lasciare esiti cicatriziali - Bronchite
La bronchite acuta è un'infiammazione dell'epitelio (rivestimento interno) dei bronchi: come curarla, cause e sintomi. - Congiuntivite
Processo infiammatorio della congiuntiva, la sottile membrana trasparente che ricopre il bulbo oculare e la porzione interna delle palpebre. - Endocardite
Infiammazione dell'endocardio (la sottile membrana trasparente che riveste la cavità del cuore) che generalmente interessa anche le valvole cardiache. - Infezione da Clamidia
L’infezione da clamidia è una malattia sessualmente trasmissibile ancora presente nella nostra società, specie tra i giovani. È curabile ma molto spesso non dà sintomi, così non viene diagnosticata e, senza cure, può peggiorare provocando ulteriori complicanze, fino a compromettere la fertilità - Otite
Infiammazione dell'orecchio, causata spesso da un'infezione da batteri, virus o funghi. A seconda della parte dell'organo interessata viene definita otite esterna oppure otite media. - Pertosse
La pertosse è una grave infezione batterica che colpisce le vie respiratorie: è molto contagiosa e può essere particolarmente pericolosa per i più piccoli. Di regola si previene attivamente vaccinando i neonati già nei primi mesi di vita. - Polmonite
La polmonite. Vediamo quali sono i sintomi e le cure di questa malattia infiammatoria - Scarlattina
La scarlattina è una malattia esantematica provocata dall’infezione da streptococchi beta-emolitici di gruppo A - Sifilide
Malattia infettiva a trasmissione sessuale, causata dal batterio Treponema pallidum, caratterizzata da una evoluzione in stadi successivi (sifilide primaria, secondaria e terziaria).
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
Farmaci e integratori:
- Cerca un farmaco
- Elenco dei farmaci che iniziano per E
- Elenco dei farmaci per Principio attivo
- Elenco dei farmaci per Gruppo terapeutico
- Elenco dei farmaci per Azienda farmaceutica
- Elenco dei farmaci per Patologia
- Novità del mese
- Integratori dalla A alla Z
- FAQ sui farmaci
...e inoltre su Dica33: