Ferrofolin 40 mg/15 ml + 0,185 mg/15 ml soluz. orale 10 flaconcini 15 ml

05 novembre 2024
Farmaci - Ferrofolin

Ferrofolin 40 mg/15 ml + 0,185 mg/15 ml soluz. orale 10 flaconcini 15 ml


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Ferrofolin 40 mg/15 ml + 0,185 mg/15 ml soluz. orale 10 flaconcini 15 ml è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe C), a base di ferriprotinato + calcio folinato, appartenente al gruppo terapeutico Antianemici. E' commercializzato in Italia da LABORATORIO FARMACEUTICO S.I.T. S.r.l. . Specialità Igienico Terapeutiche


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

LABORATORIO FARMACEUTICO S.I.T. S.r.l. . Specialità Igienico Terapeutiche

MARCHIO

Ferrofolin

CONFEZIONE

40 mg/15 ml + 0,185 mg/15 ml soluz. orale 10 flaconcini 15 ml

FORMA FARMACEUTICA
soluzione

PRINCIPIO ATTIVO
ferriprotinato + calcio folinato

GRUPPO TERAPEUTICO
Antianemici

CLASSE
C

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica

PREZZO
16,40 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Ferrofolin disponibili in commercio:

  • ferrofolin 40 mg/15 ml + 0,185 mg/15 ml soluz. orale 10 flaconcini 15 ml (scheda corrente)

FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)


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Foglietto illustrativo Ferrofolin »

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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Ferrofolin? Perchè si usa?


Prevenzione e trattamento degli stati di carenza di ferro e di folati: anemie ipocromiche, normocromiche, talune anemie macrocitiche e megaloblastiche dell'infanzia secondarie a insufficiente apporto o assorbimento di ferro e a carente apporto o sintesi di folati; anemie in gravidanza, nel puerperio e nel periodo dell'allattamento.


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Ferrofolin?


Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.

Emosiderosi, emocromatosi. Anemie aplastiche, emolitiche o da difettosa utilizzazione del ferro (sideroacrestiche). Anemie megaloblastiche secondarie a carenza di vitamina B12 (se non somministrato in associazione ad essa). Pancreatite cronica, cirrosi epatica secondaria ad emocromatosi.


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Ferrofolin?


La causa della siderocarenza o dell'anemia deve essere individuata; accanto alla terapia con ferro va instaurato un trattamento eziologico di queste condizioni, se disponibile.

Il farmaco deve essere usato con cautela nei pazienti affetti da intolleranza alle proteine del latte, nei quali possono manifestarsi reazioni allergiche.

Il preparato non dà luogo a rischi di assuefazione o di dipendenza.

La durata della somministrazione continua non dovrebbe superare i 6 mesi, se non in presenza di emorragia continua, menorragia o gravidanza.

I contenitori monodose di Ferrofolin contengono sorbitolo, pertanto i pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio non devono assumere questo medicinale.

I contenitori monodose di Ferrofolin contengono parabeni (metile para-idrossibenzoato sale sodico, propile para-idrossibenzoato sale sodico), che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate).

Ferrofolin può interferire con i test di laboratorio per la ricerca del sangue occulto nelle feci.


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Ferrofolin?


Il ferro può ridurre l'assorbimento o la biodisponibilità di: tetracicline, bifosfonati, chinolonici, penicillamina, tiroxina, levodopa, carbidopa, alfa-metildopa. Ferrofolin va quindi assunto a distanza di almeno 2 ore dall'assunzione di questi medicinali.

L'assorbimento del ferro può essere incrementato dalla contemporanea somministrazione di oltre 200 mg di acido ascorbico o ridotto dalla contemporanea somministrazione di antiacidi. Il cloramfenicolo può ritardare la risposta alla terapia marziale.

Nessuna interazione farmacologica è stata segnalata nel corso del trattamento concomitante con H2-antagonisti.

Sostanze che si legano al ferro (quali fosfati, fitati e ossalati) contenuti nelle verdure e nel latte, caffè o tè inibiscono l'assorbimento del ferro. Ferrofolin va quindi assunto a distanza di almeno 2 ore dall'assunzione di questi alimenti.

Alcuni farmaci antineoplastici e antileucemici (aminopterina, methotrexate ed altri derivati pterinici) si comportano da antagonisti competitivi dei folati. Pertanto, in occasione di malattie neoplastiche o di leucemie trattate con antifolici, la somministrazione di Ferrofolin come di altri preparati a base di acido folico o folinico dovrà essere accuratamente evitata.

Per analoghi fenomeni di antagonismo si dovrà anche evitare la somministrazione del preparato contemporaneamente ad alcuni farmaci antibatterici (sulfamidici, diaminobenzilpirimidine: es. trimethoprim), l'efficacia dei quali potrebbe venire ridotta.


POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Ferrofolin? Dosi e modo d'uso


Posologia

Adulti

Da 1 a 2 contenitori al giorno (equivalenti a 40-80 mg di Fe3+ e a 0,235-0,470 mg di calcio folinato pentaidrato, rispettivamente), secondo giudizio medico, suddivisi in 2 somministrazioni, preferibilmente prima dei pasti.

Popolazione pediatrica

Utilizzando il contenitore, prelevare 1,5 ml/kg/die (pari a 4 mg/kg/die di Fe3+), o secondo giudizio medico, suddivisi in 2 somministrazioni, preferibilmente prima dei pasti.

Il contenuto del contenitore monodose può essere assunto tal quale oppure diluito in acqua naturale.

Durata del trattamento: il trattamento deve essere proseguito sino a quando l'organismo ha ricostituito le sue normali scorte di ferro (solitamente due-tre mesi).


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Ferrofolin?


In caso di sovradosaggio di sali di ferro, il paziente può presentare epigastralgia, nausea, vomito, diarrea ed ematemesi, spesso associati a sonnolenza, pallore, cianosi, shock, fino al coma.

Il trattamento deve essere il più sollecito possibile e consiste nella somministrazione di un emetico, seguita eventualmente da lavanda gastrica e nel praticare idonea terapia di supporto.

Va inoltre valutata l'opportunità di somministrare un chelante del ferro, quale la desferoxamina.


EFFETTI INDESIDERATI


Quali sono gli effetti collaterali di Ferrofolin?


Molto raramente, ed in particolare con dosaggi troppo elevati, possono verificarsi disturbi gastrointestinali (diarrea, stipsi, nausea, epigastralgie) che regrediscono con la sospensione del trattamento o la riduzione delle dosi.

I preparati a base di ferro possono colorare le feci di nero o grigio scuro.

Segnalazione delle reazioni avverse sospette

La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Ferrofolin durante la gravidanza e l'allattamento?


Ferro3+ ed acido folinico possono essere usati durante la gravidanza e l'allattamento. Non esistono precauzioni d'uso in caso di gravidanza o di allattamento, in quanto Ferrofolin è indicato nell'anemia gravidica e dell'allattamento.


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Ferrofolin sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Non sono disponibili dati sugli effetti del prodotto sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari. Tuttavia tale effetto è improbabile.


PRINCIPIO ATTIVO


Ogni contenitore monodose da 15 ml contiene:

Principio attivo: Fe3+ 40 mg (come ferriprotinato)

Nel tappo serbatoio:

Principio attivo: acido folinico 0,185 mg (come calcio folinato pentaidrato)

Eccipienti con effetti noti: sorbitolo E420, metile paraidrossibenzoato sale sodico, propile paraidrossibenzoato sale sodico.

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


Nel contenitore:

Sorbitolo E420, glicole propilenico, metile para-idrossibenzoato sale sodico, propile para-idrossibenzoato sale sodico, aroma morella, saccarina sodica, acqua depurata.

Nel tappo serbatoio:

Mannitolo E421.


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 24 mesi

Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Contenitori monodose: astuccio con 10 contenitori monodose da 15 ml ciascuno, muniti di tappo serbatoio da 100 mg di granulare solubile.


PATOLOGIE CORRELATE


Data ultimo aggiornamento: 01/02/2023

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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