Inizol 20 mg 28 compresse gastroresistenti

22 novembre 2024
Farmaci - Inizol

Inizol 20 mg 28 compresse gastroresistenti


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Inizol 20 mg 28 compresse gastroresistenti è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe A), a base di pantoprazolo, appartenente al gruppo terapeutico Antiulcera. E' commercializzato in Italia da Genetic S.p.A.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

SF Group S.r.l.

CONCESSIONARIO:

Genetic S.p.A.

MARCHIO

Inizol

CONFEZIONE

20 mg 28 compresse gastroresistenti

FORMA FARMACEUTICA
compressa gastroresistente

PRINCIPIO ATTIVO
pantoprazolo

GRUPPO TERAPEUTICO
Antiulcera

CLASSE
A

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica

PREZZO
5,92 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Inizol disponibili in commercio:


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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Inizol? Perchè si usa?


INIZOL è indicato per l'uso negli adulti e negli adolescenti dai 12 anni in su per:
  • Malattia da reflusso gastroesofageo sintomatica.
  • Trattamento a lungo termine e prevenzione delle recidive delle esofagiti da reflusso.
INIZOL è indicato per l'uso negli adulti per:
  • Prevenzione delle ulcere gastroduodenali indotte da farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) non selettivi in pazienti a rischio che necessitano di un trattamento continuativo con FANS (vedere paragrafo 4.4).


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Inizol?


Ipersensibilità al principio attivo, ai benzimidazolici sostituiti, o ad uno qualsiasi degli altri eccipienti.


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Inizol?


Compromissione epatica

Nei pazienti con grave compromissione epatica, gli enzimi epatici devono essere periodicamente controllati durante la terapia con il pantoprazolo, specialmente nell'uso a lungo termine. In caso di aumento degli enzimi epatici, la terapia deve essere interrotta (vedere paragrafo 4.2).

Co-somministrazione con FANS

L'impiego di 20 mg di pantoprazolo come misura preventiva delle ulcere gastroduodenali indotte da farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) non selettivi deve essere limitato ai pazienti che richiedano un trattamento continuativo con FANS e che presentino un aumentato rischio di sviluppare complicanze gastrointestinali. L'aumento del rischio deve essere valutato in base ai fattori di rischio individuali, es. l'età elevata (> 65 anni), storia di ulcera gastrica o duodenale o di sanguinamento del tratto gastrointestinale superiore.

Tumori dello stomaco

La risposta sintomatica al pantoprazolo può mascherare i sintomi di tumori allo stomaco e ritardarne la diagnosi. In presenza di sintomi allarmanti (ad es. significativa perdita di peso non intenzionale, vomito ricorrente, disfagia, ematemesi, anemia o melena) e quando è presente o si sospetta ulcera gastrica, si deve escludere la presenza di un tumore.

Se i sintomi persistono nonostante un trattamento adeguato, deve essere considerata un'ulteriore indagine.

Co-somministrazione con inibitori delle proteasi del HIV

Non è raccomandata la cosomministrazione del pantoprazolo con inibitori delle proteasi del HIV per i quali l'assorbimento è dipendente da pH intragastrico, come ad esempio atazanavir, a causa della significativa riduzione della loro biodisponibilità. (vedere paragrafo 4.5).

Influenza sull'assorbimento della vitamina B12

Il pantoprazolo, come tutti i medicinali che inibiscono la secrezione acida, può ridurre l'assorbimento della vitamina B12 (cianocobalamina) come conseguenza di ipo- o acloridria. Questa eventualità deve essere considerata nella terapia a lungo termine in pazienti con ridotte riserve corporee o fattori di rischio per ridotto assorbimento della vitamina B12 o se vengono osservati i relativi sintomi clinici.

Trattamento a lungo termine

Nel trattamento a lungo termine, specialmente quando si supera un periodo di trattamento di 1 anno, i pazienti devono essere tenuti sotto regolare sorveglianza.

Infezioni gastrointestinali causate da batteri

Il trattamento con INIZOL può comportare un lieve incremento del rischio di infezione gastrointestinale causata da batteri come Salmonella e Campylobacter o C. difficile.

Ci si può aspettare che il pantoprazolo, come tutti gli inibitori della pompa protonica (IPP), possa aumentare la conta dei batteri normalmente presenti nel tratto gastrointestinale superiore.

Ipomagnesiemia

Nei pazienti trattati con PPI come pantoprazolo per almeno 3 mesi, e nella maggior parte dei casi per un anno, è stata riferita grave ipomagnesiemia. Possono verificarsi gravi manifestazioni di ipomagnesiemia quali affaticamento, tetania, delirio, convulsioni, capogiri e aritmia ventricolare, ma possono iniziare in maniera insidiosa ed essere trascurati. In gran parte dei pazienti colpiti, l'ipomagnesiemia è migliorata dopo l'integrazione di magnesio e l'interruzione dell'IPP.

Per i pazienti per i quali è previsto un trattamento prolungato o che assumono IPP con digossina o altri medicinali che possono causare ipomagnesiemia (ad es. diuretici), il personale medico deve prendere in considerazione la misurazione dei livelli di magnesio prima di iniziare il trattamento con IPP e periodicamente durante il trattamento.

Fratture ossee

Gli inibitori della pompa protonica, in particolare se usati a dosi elevate e per lunghi periodi (>1 anno), possono aumentare in misura modesta il rischio di frattura dell'anca, del polso e della colonna, principalmente negli anziani o in presenza di altri fattori di rischio riconosciuti. Studi osservazionali suggeriscono che gli inibitori della pompa protonica possono aumentare il rischio globale di frattura del 10-40%. Parte di questo aumento può essere dovuto ad altri fattori di rischio. I pazienti a rischio di osteoporosi devono ricevere cure in base alle attuali linee guida cliniche e devono assumere un adeguato apporto di vitamina D e calcio.

Lupus eritematoso cutaneo subacuto (LECS)

Gli inibitori della pompa protonica sono associate con casi molto poco frequenti di LECS. Se si verificano delle lesioni, specialmente nelle aree di pelle esposte al sole e se accompagnate da artralgia, il paziente deve consultare immediatamente il medico che considererà l'interruzione di INIZOL. LECS a seguito di un precedente trattamento con un inibitore della pompa protonica può aumentare il rischio di LECS con altri inibitori di pompa protonica.

Interferenza con esami di laboratorio
Un livello aumentato di Cromogranina A (CgA) può interferire con gli esami diagnostici per tumori neuroendocrini. Per evitare tale interferenza, il trattamento con Pantecta deve essere sospeso per almeno 5 giorni prima delle misurazioni della CgA (vedere paragrafo 5.1). Se i livelli di CgA e di gastrina non sono tornati entro il range di riferimento dopo la misurazione iniziale, occorre ripetere le misurazioni 14 giorni dopo l'interruzione del trattamento con inibitore della pompa protonica.


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Inizol?


Medicinali con farmacocinetica di assorbimento pH-Dipendente

A causa della inibizione marcata e di lunga durata della secrezione acida gastrica, pantoprazolo può ridurre l'assorbimento di medicinali la cui biodisponibilità è dipendente dal pH gastrico, es. alcuni antifungini azolici come ketoconazolo, itraconazolo, posaconazolo e altri medicinali come erlotinib.

Inibitori delle HIV proteasi

La co-somministrazione di pantoprazolo non è raccomandata con inibitori del HIV proteasi per i quali l'assorbimento è dipendente dal pH intragastrico, come atazanavir, a causa della significativa riduzione della loro biodisponibilità. (vedere paragrafo 4.4).

Se la combinazione di inibitori del HIV proteasi con un inibitore della pompa protonica è considerata inevitabile, è raccomandato uno stretto monitoraggio da parte del medico (ad esempio carica virale). Non si deve superare la dose di 20 mg di pantoprazolo al giorno. Il dosaggio dell'inibitore del HIV proteasi deve essere aggiustato.

Anticoagulanti cumarinici (fenprocumone o warfarin)

La cosomministrazione di pantoprazolo con warfarin o fenprocumone non influenza la farmacocinetica del warfarin, del fenprocumone o l'INR. Tuttavia, sono stati riportati incrementi dell'INR e del tempo di protrombina nei pazienti in trattamento concomitante con gli IPP e warfarin o fenprocumone. L'aumento dell'INR e del tempo di protrombina può portare a sanguinamento anomalo e anche a morte. I pazienti trattati con pantoprazolo e warfarin o fenprocumone devono essere monitorati per l'aumento dell'INR e del tempo di protrombina.

Metotrexato

È stato riportato che in alcuni pazienti l'uso concomitante di dosi elevate di metotrexato (ad es. 300 mg) e di inibitori della pompa protonica aumenta i livelli di metotrexato. Pertanto nei casi in cui viene usato metotrexato a dosi elevate, ad esempio, per il cancro e la psoriasi, può essere necessario considerare una temporanea sospensione della terapia con pantoprazolo.

Altri studi di interazione

Il pantoprazolo viene ampiamente metabolizzato nel fegato attraverso il sistema enzimatico P450. La principale via metabolica è la demetilazione tramite CYP2C19; le altre vie metaboliche includono l'ossidazione tramite CYP3A4.

Gli studi di interazione con sostanze anch'esse metabolizzate tramite questi sistemi enzimatici, come carbamazepina, diazepam, glibenclamide, nifedipina, e contraccettivi orali contenenti levonorgestrel e etinilestradiolo non hanno evidenziato interazioni clinicamente significative.

L'interazione del pantoprazolo con altri medicinali o composti, che sono metabolizzati usando lo stesso sistema di enzimi, non può essere escluso.

I risultati di una vasta serie di studi di interazione dimostrano che il pantoprazolo non influenza il metabolismo di sostanze attive metabolizzate da CYP1A2 (come caffeina, teofillina), da CYP2C9 (come piroxicam, diclofenac, naprossene), da CYP2D6 (come metoprololo), da CYP2E1 (come etanolo) e non interferisce con l'assorbimento della digossina mediato dalle p-glicoproteine.

Non si sono osservate interazioni durante la somministrazione concomitante di antiacidi.

Sono stati condotti anche studi di interazione somministrando pantoprazolo in concomitanza con i relativi antibiotici (claritromicina, metronidazolo, amoxicillina). Non sono state evidenziate interazioni clinicamente significative.

Medicinali che inibiscono o inducono il CYP2C19:

Inibitori del CYP2C19 come fluvoxamina possono incrementare l'esposizione sistemica di pantoprazolo. Si deve considerare una riduzione della dose per i pazienti trattati a lungo termine con alte dosi di pantoprazolo o per i pazienti con compromissione epatica.

Induttori dell'enzima CYP2C19 e CYP3A4 come ad esempio rifampicina e l'erba di San Giovanni (Hypericum perforatum), possono ridurre le concentrazioni plasmatiche degli IPP che sono metabolizzati da questo sistema enzimatico.


POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Inizol? Dosi e modo d'uso


Posologia

Adulti ed adolescenti di età pari o superiore a 12 anni

Malattia da reflusso gastroesofageo sintomatica

La dose raccomandata per somministrazione orale è di una compressa gastroresistente da 20 mg di INIZOL al giorno. Il sollievo dei sintomi si ottiene generalmente in 2-4 settimane. Se ciò non è sufficiente il sollievo dei sintomi si ottiene normalmente entro ulteriori 4 settimane. Una volta ottenuto il sollievo dei sintomi, si può controllare il ripresentarsi dei sintomi utilizzando, quando necessario, un trattamento al bisogno con 20 mg una volta al giorno. Nei casi in cui con la somministrazione al bisogno non può essere mantenuto un soddisfacente controllo dei sintomi può essere valutato il passaggio ad una terapia continuativa.

Trattamento a lungo termine e prevenzione delle recidive dell'esofagite da reflusso

Per il trattamento a lungo termine, si raccomanda una dose di mantenimento di una compressa gastroresistente da 20 mg di INIZOL al giorno, aumentando a 40 mg di pantoprazolo al giorno in caso di recidiva. Per questi casi è disponibile INIZOL 40 mg. Dopo la guarigione della recidiva, la dose può essere ridotta di nuovo a 20 mg di pantoprazolo.

Adulti

Prevenzione delle ulcere gastroduodenali indotte dai farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) non selettivi in pazienti a rischio che necessitano di un trattamento continuo con FANS.

La dose raccomandata per somministrazione orale è di una compressa gastroresistente da 20 mg di INIZOL al giorno.

Popolazione pediatrica

L'uso di INIZOL non è raccomandato nei bambini al di sotto dei 12 anni di età, a causa dei dati limitati sulla sicurezza e l'efficacia in questa fascia di età.

Compromissione epatica

Nei pazienti con compromissione epatica grave non si deve superare la dose giornaliera di 20 mg di pantoprazolo (vedere paragrafo 4.4).

Danno renale

Non è necessario un aggiustamento della dose nei pazienti con funzionalità renale compromessa. (vedere paragrafo 5.2).

Anziani

Non è necessario un aggiustamento della dose nei pazienti anziani.

(vedere paragrafo 5.2).

Modo di somministrazione

Uso orale.

Le compresse non devono essere masticate o frantumate, e devono essere deglutite intere con un po' d'acqua un'ora prima di un pasto.


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Inizol?


Non sono noti sintomi di sovradosaggio nell'uomo.

L'esposizione sistemica fino a 240 mg somministrati per via endovenosa in 2 minuti è risultata ben tollerata. Poiché il pantoprazolo è ampiamente legato alle proteine, non è prontamente dializzabile.

Non possono essere fatte specifiche raccomandazioni terapeutiche in caso di sovradosaggio con segni clinici di intossicazione, se non un trattamento sintomatico e di supporto.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Inizol durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Una discreta quantità di dati sulle donne in gravidanza (tra 300-1000 esiti di gravidanza) non indicano malformazioni o tossicità fetale/neonatale di INIZOL.

Studi sugli animali non hanno dimostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).

Come misura precauzionale, è preferibile evitare l'uso di INIZOL durante la gravidanza.

Allattamento

Gli studi condotti sugli animali hanno dimostrato l'escrezione del pantoprazolo nel latte materno. Questa informazione è insufficiente sull'escrezione del pantoprazolo nel latte umano tuttavia è stata riportata. Non si può escludere rischio per neonati/infanti. Pertanto, la decisione di continuare/interrompere l'allattamento al seno o di continuare/interrompere l'assunzione di INIZOL deve essere presa tenendo conto del benefico dell'allattamento al seno per il neonato e del beneficio della terapia con INIZOL per la donna.

Fertilità

Non c'è evidenza della compromissione della fertilità a seguito della somministrazione di pantoprazolo in studi sugli animali. (vedere paragrafo 5.3).


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Inizol sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Il pantoprazolo non ha influenza o ha un'influenza trascurabile sulla capacità di guidare veicoli o sull'uso di macchinari.

Possono verificarsi reazioni avverse al farmaco come capogiri e disturbi visivi (vedere paragrafo 4.8). In tali casi, i pazienti non devono guidare veicoli o usare macchinari.


PRINCIPIO ATTIVO


Ogni compressa gastroresistente contiene 20 mg di pantoprazolo (pari a 22.56 mg di pantoprazolo sodico sesquiidrato).

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


Nucleo della compressa:

Mannitolo

Sodio carbonato anidro

Sodio amido glicolato (tipo A)

Copolimero di metacrilato butilato basico (Eudragit E PO)

Calcio stearato

Rivestimento:

Opadry white OY-D-7233; consistente in:

Ipromellosa

Titanio diossido E171

Talco

Macrogol 400

Sodiolaurilsolfato

Rivestimento gastroresistente:

Kollicoat MAE 30 DP, giallo; consistente in:

Acido metacrilico – copolimero etilacrilato in dispersione

Glicole propilenico

Ferro ossido giallo (E172)

Titanio diossido (E171)

Talco


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 48 mesi

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Confezioni in blister in Alluminio/Alluminio

Confezioni:

Blister: 14 compresse.

Blister: 28 compresse.


PATOLOGIE CORRELATE


Data ultimo aggiornamento: 13/03/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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