23 novembre 2024
Farmaci - Okedi
Okedi 100 mg polv. 1 sir.prer. + solv. 1 sir.prer. 0.490 ml per sospensione iniettabile a RP im + 2 aghi
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Okedi 100 mg polv. 1 sir.prer. + solv. 1 sir.prer. 0.490 ml per sospensione iniettabile a RP im + 2 aghi è un medicinale dispensabile al pubblico con ricetta medica lim. da rinnovare di volta in volta rilasciata da centri osp.o da specialista neurologo, psichiatra (classe H), a base di risperidone, appartenente al gruppo terapeutico Antipsicotici. E' commercializzato in Italia da Rovi Biotech S.r.l.
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- SOVRADOSAGGIO
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
- PATOLOGIE CORRELATE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
Laboratorios Farmaceuticos Rovi S.A-ESCONCESSIONARIO:
Rovi Biotech S.r.l.MARCHIO
OkediCONFEZIONE
100 mg polv. 1 sir.prer. + solv. 1 sir.prer. 0.490 ml per sospensione iniettabile a RP im + 2 aghiFORMA FARMACEUTICA
polvere per sospensione
PRINCIPIO ATTIVO
risperidone
GRUPPO TERAPEUTICO
Antipsicotici
CLASSE
H
RICETTA
medicinale dispensabile al pubblico con ricetta medica lim. da rinnovare di volta in volta rilasciata da centri osp.o da specialista neurologo, psichiatra
PREZZO
546,86 €
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
Confezioni e formulazioni di Okedi disponibili in commercio:
- okedi 100 mg polv. 1 sir.prer. + solv. 1 sir.prer. 0.490 ml per sospensione iniettabile a RP im + 2 aghi (scheda corrente)
- okedi 75 mg polv. 1 sir.prer. + solv. 1 sir.prer. 0.383 ml per sospensione iniettabile a RP im + 2 aghi
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Okedi? Perchè si usa?
OKEDI è indicato per il trattamento della schizofrenia in pazienti adulti nei quali la tollerabilità e l'efficacia di risperidone orale sono state stabilite.
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Okedi?
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Okedi?
Nei pazienti naïve a risperidone, si raccomanda di stabilire la tollerabilità con risperidone orale prima di iniziare il trattamento con OKEDI (vedere paragrafo 4.2). Nel valutare le esigenze del trattamento e la potenziale necessità di interrompere il trattamento, si devono considerare la natura a rilascio prolungato del medicinale e la lunga emivita di eliminazione di risperidone.
Pazienti anziani con demenza
Aumento della mortalità negli anziani con demenza
OKEDI non è stato studiato nei pazienti anziani con demenza, pertanto, non deve essere usato in questo gruppo di pazienti. In una metanalisi di 17 studi controllati di antipsicotici atipici, compreso risperidone, i pazienti anziani con demenza trattati con antipsicotici atipici presentano un aumento della mortalità rispetto al placebo. Negli studi controllati verso placebo con risperidone orale condotti in questa popolazione, l'incidenza della mortalità era pari al 4% nei pazienti trattati con risperidone rispetto al 3,1% di quelli trattati con placebo. Il rapporto di Odds (intervallo di confidenza esatta al 95%) era 1,21 (0,7; 2,1). L'età media dei pazienti deceduti era di 86 anni (intervallo 67-100). I dati ottenuti attraverso due ampi studi osservazionali hanno anche mostrato che nei pazienti anziani con demenza trattati con antipsicotici convenzionali il rischio di morte è lievemente aumentato rispetto ai pazienti non trattati. Non ci sono dati sufficienti per stimare in modo attendibile la precisa entità del rischio e non è nota la causa dell'aumentato rischio. Non è chiara la misura in cui i risultati riguardanti l'aumento della mortalità rilevati negli studi osservazionali possano essere attribuiti al principio attivo dell'antipsicotico piuttosto che ad alcune caratteristiche dei pazienti.
Uso concomitante di furosemide
Negli studi controllati verso placebo con risperidone condotti in pazienti anziani con demenza, è stata osservata una maggiore incidenza della mortalità nei pazienti trattati con furosemide in associazione con risperidone (7,3%; età media 89 anni, intervallo 75-97) rispetto ai pazienti trattati solo con risperidone (3,1%; età media 84 anni, intervallo 70-96) o solo con furosemide (4,1%; età media 80 anni, intervallo 67-90). L'aumento della mortalità nei pazienti trattati con furosemide in associazione con risperidone è stato osservato in due dei quattro studi clinici. L'uso concomitante di risperidone con altri diuretici (principalmente tiazidici usati a basse dosi) non è stato associato a simili osservazioni.
Non è stato identificato alcun meccanismo fisiopatologico che spieghi questo dato, né sono stati osservati modelli coerenti per le cause di decesso. Ciononostante, si deve procedere con cautela e considerare i rischi e i benefici di questa associazione o del trattamento concomitante con altri diuretici potenti prima di decidere il suo uso. Non sono stati osservati aumenti dell'incidenza della mortalità tra i pazienti che assumevano altri diuretici in concomitanza con il trattamento con risperidone. A prescindere dal trattamento, la disidratazione era un fattore di rischio complessivo per la mortalità e, pertanto, deve essere accuratamente evitata nei pazienti anziani con demenza.
Reazioni avverse cerebrovascolari
In studi clinici randomizzati, controllati verso placebo, condotti nella popolazione di pazienti con demenza trattati con alcuni antipsicotici atipici, è stato osservato un aumento di circa 3 volte del rischio di reazioni avverse cerebrovascolari (CVAE). I dati aggregati di sei studi controllati verso placebo con risperidone, condotti principalmente in pazienti anziani (> 65 anni di età) con demenza, hanno mostrato che i CVAE (gravi e non gravi, associati) si manifestavano nel 3,3% (33/1009) dei pazienti trattati con risperidone e nell'1,2% (8/712) di quelli trattati con placebo. Il rapporto di Odds (intervallo di confidenza esatto al 95%) era di 2,96 (1,34-7,50). Il meccanismo alla base di questo aumentato rischio non è noto. Non può essere escluso un aumento del rischio per altri antipsicotici o in altre popolazioni di pazienti.
OKEDI deve essere usato con cautela in pazienti con fattori di rischio per ictus.
Ipotensione ortostatica
Considerata l'attività alfa-bloccante di risperidone, può manifestarsi ipotensione (ortostatica). Sono stati segnalati alcuni casi di ipotensione o ipotensione ortostatica durante il programma di sviluppo clinico di OKEDI a dosi comprese tra 50 mg e 100 mg. Nella fase post-marketing è stata osservata ipotensione clinicamente significativa con l'impiego concomitante di risperidone e di un trattamento antipertensivo. OKEDI deve essere usato con cautela in pazienti con note patologie cardiovascolari (ad esempio, insufficienza cardiaca, infarto miocardico, alterazioni della conduzione, disidratazione, ipovolemia o malattia cerebrovascolare). Nel caso in cui persista un'ipotensione ortostatica clinicamente rilevante, l'opportunità di un ulteriore trattamento con OKEDI deve essere valutata in base al rapporto rischio/beneficio.
Leucopenia, neutropenia e agranulocitosi
Sono stati segnalati eventi di leucopenia, neutropenia e agranulocitosi in associazione all'uso di risperidone. Durante la sorveglianza post-marketing, l'agranulocitosi è stata segnalata molto raramente (< 1/10.000 pazienti).
I pazienti con anamnesi clinicamente significativa di bassa conta leucocitaria o con leucopenia/neutropenia farmaco-indotta devono essere monitorati durante i primi mesi di terapia e deve essere presa in considerazione l'interruzione di OKEDI al primo segno di diminuzione clinicamente significativa dei valori dei leucociti in assenza di altri fattori causali.
I pazienti con neutropenia clinicamente significativa devono essere monitorati attentamente per la presenza di febbre o di altri sintomi o segni di infezione e devono essere trattati tempestivamente qualora si manifestassero tali sintomi o segni. I pazienti con neutropenia severa (conta assoluta dei neutrofili < 1 x 109/L) devono interrompere il trattamento con OKEDI e i valori dei leucociti devono essere controllati fino alla risoluzione della neutropenia.
Discinesia tardiva/sintomi extrapiramidali (TD/EPS)
I medicinali con proprietà di antagonismo dei recettori dopaminergici sono stati associati all'induzione di discinesia tardiva (TD), caratterizzate da movimenti ritmici involontari, prevalentemente della lingua e/o del viso. L'insorgenza di sintomi extrapiramidali (EPS) è un fattore di rischio per la discinesia tardiva. Qualora si manifestassero segni e sintomi di discinesia tardiva, deve essere considerata la possibilità di interrompere tutti i trattamenti antipsicotici.
È necessaria cautela nei pazienti che assumono in concomitanza psicostimolanti (ad esempio, metilfenidato) e risperidone, poiché i sintomi extrapiramidali possono emergere quando si apportano aggiustamenti alla dose di uno o di entrambi i farmaci. Si raccomanda la sospensione graduale del trattamento con stimolanti (vedere paragrafo 4.5).
Sindrome neurolettica maligna (NMS)
È stata segnalata l'insorgenza della sindrome neurolettica maligna, caratterizzata da ipertermia, rigidità muscolare, instabilità autonomica, stato di coscienza alterato ed elevati livelli della creatinfosfochinasi sierica, in associazione all'assunzione di antipsicotici. Ulteriori segni possono includere mioglobinuria (rabdomiolisi) e insufficienza renale acuta. In questo caso, si deve interrompere la somministrazione di OKEDI.
Morbo di Parkinson e demenza con corpi di Lewy
Prima di prescrivere OKEDI a pazienti affetti da morbo di Parkinson o demenza con corpi di Lewy (DLB), i medici devono valutare il rapporto rischio/beneficio. Il morbo di Parkinson può peggiorare con risperidone. Entrambi i gruppi di pazienti possono essere esposti a un aumento del rischio di sindrome neurolettica maligna, così come a una maggiore sensibilità ai medicinali antipsicotici; questi pazienti erano stati esclusi dagli studi clinici. Il manifestarsi di questa maggiore sensibilità può comprendere confusione, ottundimento, instabilità posturale con frequenti cadute, oltre a sintomi extrapiramidali.
Iperglicemia e diabete mellito
Durante il trattamento con risperidone sono stati segnalati iperglicemia, diabete mellito ed esacerbazione di diabete pre-esistente. In alcuni casi è stato segnalato un precedente aumento del peso corporeo, che può essere un fattore predisponente. L'associazione alla chetoacidosi è stata segnalata molto raramente e raramente al coma diabetico. Si consiglia un adeguato monitoraggio clinico in conformità alle linee guida riguardanti gli antipsicotici utilizzati. I pazienti trattati con OKEDI devono essere monitorati per i sintomi di iperglicemia (come polidipsia, poliuria, polifagia e debolezza) e i pazienti con diabete mellito devono essere regolarmente monitorati per individuare il peggioramento del controllo del glucosio.
Aumento di peso
Un significativo aumento del peso corporeo è stato segnalato in associazione a risperidone. Il peso deve essere monitorato regolarmente.
Iperprolattinemia
L'iperprolattinemia è un effetto indesiderato comune del trattamento con risperidone. Si raccomanda la valutazione del livello plasmatico di prolattina nei pazienti con evidenza di possibili effetti indesiderati correlati alla prolattina (ad esempio, ginecomastia, disturbi mestruali, anovulazione, patologie della fertilità, libido diminuita, disfunzione erettile e galattorrea).
Studi su colture tissutali suggeriscono che la crescita cellulare nei tumori della mammella umani può essere stimolata dalla prolattina. Sebbene studi clinici ed epidemiologici non abbiano finora dimostrato una chiara associazione con la somministrazione di antipsicotici, si raccomanda cautela nei pazienti con anamnesi clinica pertinente. OKEDI deve essere usato con cautela in pazienti con pre-esistente iperprolattinemia e in pazienti con tumori potenzialmente prolattina-dipendenti.
Prolungamento dell'intervallo QT
Molto raramente sono stati segnalati casi di prolungamento dell'intervallo QT. È richiesta cautela quando risperidone viene prescritto in pazienti con malattie cardiovascolari note, anamnesi familiare di prolungamento dell'intervallo QT, bradicardia o alterazione elettrolitica (ipokaliemia, ipomagnesiemia), poiché può aumentare il rischio di effetti aritmogenici, e nell'uso concomitante di medicinali noti per causare il prolungamento dell'intervallo QT.
Crisi convulsive
OKEDI deve essere usato con cautela nei pazienti con anamnesi di crisi convulsive o altre condizioni potenzialmente in grado di abbassare la soglia convulsiva.
Priapismo
Il priapismo può manifestarsi in associazione al trattamento con OKEDI, a causa dei suoi effetti bloccanti sui recettori alfa-adrenergici.
Termoregolazione corporea
L'alterazione della capacità dell'organismo di ridurre la temperatura corporea interna è stata attribuita ai medicinali antipsicotici. Si consiglia di prestare adeguata cautela nel prescrivere OKEDI a pazienti che potranno manifestare condizioni in grado di contribuire all'aumento della temperatura corporea interna, per esempio, intensa attività fisica, esposizione a calore estremo, trattamento concomitante con farmaci con attività anticolinergica o predisposizione alla disidratazione.
Effetto antiemetico
Negli studi preclinici con risperidone è stato osservato un effetto antiemetico. Tale effetto, qualora si verificasse nell'uomo, può mascherare i segni e i sintomi del sovradosaggio di alcuni medicinali o di condizioni mediche come ostruzione intestinale, sindrome di Reye e tumore cerebrale.Tromboembolia venosa
Sono stati segnalati casi di tromboembolia venosa (TEV) in associazione all'uso di farmaci antipsicotici. Poiché i pazienti trattati con antipsicotici presentano spesso fattori di rischio acquisiti per TEV, occorre identificare tutti i possibili fattori di rischio per TEV prima e durante il trattamento con OKEDI e devono essere adottate misure preventive.
Sindrome dell'iride a bandiera intraoperatoria
La sindrome dell'iride a bandiera intraoperatoria (IFIS) è stata osservata durante la chirurgia della cataratta in pazienti trattati con risperidone (vedere paragrafo 4.8).
L'IFIS può aumentare il rischio di complicanze oculari durante e dopo l'intervento. L'uso attuale o remoto di medicinali con effetto antagonista sui recettori alfa 1a-adrenergici deve essere reso noto al chirurgo oftalmico prima dell'intervento chirurgico. Il potenziale beneficio della sospensione della terapia alfa 1-bloccante prima dell'intervento di cataratta non è stato stabilito e deve essere valutato rispetto al rischio di interrompere la terapia antipsicotica.
Ipersensibilità
Sebbene la tollerabilità del risperidone orale debba essere stabilita prima di iniziare il trattamento in pazienti non precedentemente trattati con risperidone, sono stati raramente segnalati casi di reazioni anafilattiche durante l'esperienza post-marketing con risperidone parenterale in pazienti che in precedenza avevano tollerato risperidone orale. Se si manifestano reazioni di ipersensibilità, l'uso di OKEDI deve essere interrotto e si devono avviare misure generali di supporto clinicamente appropriate; il paziente deve essere quindi monitorato fino alla risoluzione dei segni e dei sintomi.
Ricostituzione e somministrazione
In caso di ricostituzione non corretta, può manifestarsi una mancanza di efficacia (vedere paragrafi 4.2 e 6.6).
Si deve prestare attenzione per evitare di iniettare involontariamente OKEDI in un vaso sanguigno o nel tessuto sottocutaneo. In caso di una somministrazione endovenosa, si prevede che, considerando le caratteristiche di OKEDI, si generi immediatamente una formazione solida, che determina un blocco dell'ago. Di conseguenza, potrebbe verificarsi sanguinamento in sede di iniezione. In caso di somministrazione sottocutanea, l'iniezione potrebbe essere più dolorosa e ci si deve aspettare un rilascio più lento di risperidone.
Se una dose viene erroneamente somministrata per via endovenosa o sottocutanea, non deve essere ripetuta, poiché è difficile stimare la risultante esposizione al medicinale. Il paziente deve essere monitorato con attenzione e gestito come clinicamente appropriato fino alla successiva iniezione di OKEDI, programmata a 28 giorni.
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Okedi?
Le interazioni di OKEDI con la cosomministrazione di altri medicinali non sono state valutate in modo sistematico. I dati di interazione forniti in questo paragrafo sono basati su studi con risperidone orale.
Interazioni correlate alla farmacodinamica
Medicinali noti per prolungare l'intervallo QT
Si consiglia cautela nel prescrivere OKEDI in associazione a medicinali noti per causare il prolungamento dell'intervallo QT, quali antiaritmici (ad es. chinidina, disopiramide, procainamide, propafenone, amiodarone, sotalolo), antidepressivi triciclici (ad es. amitriptilina), antidepressivi tetraciclici (ad es. maprotilina), alcuni antistaminici, altri antipsicotici, alcuni antimalarici (ad es. chinina e meflochina) e a medicinali che inducono squilibrio elettrolitico (ipokaliemia, ipomagnesiemia), bradicardia o a quelli che inibiscono il metabolismo epatico del risperidone. Questo è un elenco indicativo e non esaustivo.
Medicinali che agiscono a livello centrale e alcol
OKEDI deve essere usato con cautela in associazione ad altre sostanze che agiscono a livello centrale, che includono in particolare alcol, oppiacei, antistaminici e benzodiazepine, alla luce dell'aumentato rischio di sedazione.
Levodopa e agonisti della dopamina
OKEDI può antagonizzare l'effetto della levodopa e di altri agonisti della dopamina. Qualora questa associazione sia ritenuta necessaria, in particolare nella fase finale del morbo di Parkinson, si deve prescrivere la dose efficace più bassa di ciascun trattamento.
Medicinali con effetto ipotensivo
Nella fase post-marketing è stata osservata ipotensione clinicamente significativa con l'impiego concomitante di risperidone e di un trattamento antipertensivo.
Psicostimolanti
L'uso in associazione di psicostimolanti (ad es. metilfenidato) e OKEDI può portare a sintomi extrapiramidali quando vengono apportate modifiche a uno o a entrambi i trattamenti (vedere paragrafo 4.4).
Paliperidone
L'uso concomitante di OKEDI e paliperidone non è raccomandato poiché paliperidone è il metabolita attivo di risperidone e la loro associazione può comportare un'esposizione additiva alla frazione attiva.
Interazioni correlate alla farmacocinetica
OKEDI è metabolizzato principalmente attraverso il citocromo P (CYP) 2D6 e, in misura minore, il CYP3A4. Sia risperidone che il suo metabolita attivo 9-idrossirisperidone sono substrati della glicoproteina P (P-gp). Le sostanze che modificano l'attività di CYP2D6, o che sono potenti inibitori o induttori dell'attività di CYP3A4 e/o P-gp, possono influenzare la farmacocinetica della frazione attiva di risperidone.
Potenti inibitori del CYP2D6
La cosomministrazione di OKEDI e di un potente inibitore del CYP2D6 può aumentare le concentrazioni plasmatiche di risperidone, ma in misura minore quelle della frazione attiva. Dosi più elevate di un potente inibitore del CYP2D6 possono aumentare le concentrazioni della frazione attiva di risperidone (ad es. paroxetina, vedere sotto). Si prevede che altri inibitori del CYP2D6, come chinidina, possano influenzare in modo simile le concentrazioni plasmatiche di risperidone. Quando si inizia o si sospende il trattamento concomitante con paroxetina, chinidina o un altro potente inibitore del CYP2D6, in particolare se ad alte dosi, il medico deve rivalutare la dose di OKEDI.
Inibitori di CYP3A4 e/o P-gp
La cosomministrazione di OKEDI e di un potente inibitore del CYP3A4 e/o della P-gp può aumentare notevolmente le concentrazioni plasmatiche della frazione attiva di risperidone. Quando si inizia o si sospende il trattamento concomitante con itraconazolo o un altro potente inibitore del CYP3A4 e/o della P-gp, il medico deve rivalutare la dose di OKEDI.
Induttori di CYP3A4 e/o P-gp
La cosomministrazione di OKEDI e di un potente induttore del CYP3A4 e/o della P-gp può ridurre le concentrazioni plasmatiche della frazione attiva di risperidone. Quando si inizia o si sospende il trattamento concomitante con carbamazepina o un altro potente induttore del CYP3A4 e/o della P-gp, il medico deve rivalutare la dose di OKEDI. Gli induttori del CYP3A4 esercitano il loro effetto in maniera tempo-dipendente ed è possibile che debbano trascorrere almeno 2 settimane dopo l'introduzione per raggiungere l'effetto massimo. Per contro, al momento della sospensione, la riduzione dell'induzione del CYP3A4 può impiegare almeno 2 settimane.Medicinali con forte legame alle proteine
Quando risperidone viene assunto insieme a medicinali fortemente legati alle proteine, non si verificano spostamenti clinicamente rilevanti dalle proteine plasmatiche da parte di entrambi i medicinali.
Quando vengono impiegati medicinali concomitanti, devono essere consultate le rispettive informazioni sulla via metabolica e sulla possibile necessità di aggiustare la dose.
Esempi
Di seguito sono elencati esempi di medicinali che possono interagire potenzialmente o che hanno dimostrato di non interagire con risperidone.
Effetto di altri medicinali sulla farmacocinetica di risperidone
Antibatterici:
- Eritromicina, inibitore moderato del CYP3A4 ed inibitore della P-gp, non modifica la farmacocinetica di risperidone e della frazione attiva.
- Rifampicina, potente induttore del CYP3A4 ed induttore della P-gp, ha ridotto le concentrazioni plasmatiche della frazione attiva.
Anticolinesterasici:
- Donepezil e galantamina, entrambi substrati di CYP2D6 e CYP3A4, non mostrano un effetto clinicamente rilevante sulla farmacocinetica di risperidone e della frazione attiva.
Antiepilettici:
- Carbamazepina, potente induttore del CYP3A4 ed induttore della P-gp, ha dimostrato di ridurre le concentrazioni plasmatiche della frazione attiva. È possibile osservare effetti simili, ad esempio, con fenitoina e fenobarbital, che sono anche induttori dell'enzima epatico CYP3A4, come pure della glicoproteina P.
- Topiramato ha ridotto in misura modesta la biodisponibilità di risperidone, ma non quella della sua frazione attiva. È, pertanto, improbabile che questa interazione abbia significatività clinica.
Antifungini:
- Itraconazolo, potente inibitore del CYP3A4 ed inibitore della P-gp, a una dose di 200 mg/die ha aumentato di circa il 70% le concentrazioni plasmatiche della frazione attiva di risperidone, con dosi di risperidone di 2-8 mg/die.
- Ketoconazolo, potente inibitore del CYP3A4 ed inibitore della P-gp, a una dose di 200 mg/die ha aumentato le concentrazioni plasmatiche di risperidone e ridotto quelle di
9-idrossirisperidone.
- Le fenotiazine possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di risperidone, ma non quelle della frazione attiva.
Antivirali:
- Inibitori delle proteasi: Non sono disponibili dati provenienti da studi formali; tuttavia, visto che ritonavir è un potente inibitore del CYP3A4 e un debole inibitore del CYP2D6, ritonavir e gli inibitori delle proteasi potenziati con ritonavir aumentano potenzialmente le concentrazioni della frazione attiva di risperidone.
Beta-bloccanti:
- Alcuni beta-bloccanti possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di risperidone, ma non quelle della frazione attiva.
Calcio-antagonisti:
- Verapamil, inibitore moderato del CYP3A4 ed inibitore della P-gp, aumenta la concentrazione plasmatica di risperidone e della frazione attiva.
- Antagonisti dei recettori H2: cimetidina e ranitidina, entrambi deboli inibitori di CYP2D6 e CYP3A4, hanno ridotto la biodisponibilità di risperidone, ma solo marginalmente quella della frazione attiva.
- Fluoxetina, potente inibitore del CYP2D6, può aumentare la concentrazione plasmatica di risperidone, ma in misura minore quella della frazione attiva.
- Paroxetina, potente inibitore del CYP2D6, può aumentare le concentrazioni plasmatiche di risperidone, ma, fino a dosi di 20 mg/die, in misura minore quelle della frazione attiva. Tuttavia, dosi più elevate di paroxetina possono aumentare le concentrazioni della frazione attiva di risperidone.
- Gli antidepressivi triciclici possono aumentare le concentrazioni plasmatiche di risperidone, ma non quelle della frazione attiva. Amitriptilina non influisce sulla farmacocinetica di risperidone o della frazione attiva.
- Sertralina, debole inibitore del CYP2D6, e fluvoxamina, debole inibitore del CYP3A4, a dosi fino a 100 mg/die non sono associate a variazioni clinicamente significative delle concentrazioni della frazione attiva di risperidone. Tuttavia, dosi superiori a 100 mg/die di sertralina o fluvoxamina possono aumentare le concentrazioni della frazione attiva di risperidone.
Antiepilettici:
- Risperidone non mostra un effetto clinicamente rilevante sulla farmacocinetica di valproato o topiramato.
Antipsicotici:
- Aripiprazolo, substrato di CYP2D6 CYP3A4: risperidone orale o iniettabile non ha influenzato la farmacocinetica della somma di aripiprazolo e del suo metabolita attivo, deidroaripiprazolo.
- Risperidone non mostra un effetto clinicamente rilevante sulla farmacocinetica di digossina.
Litio:
- Risperidone non mostra un effetto clinicamente rilevante sulla farmacocinetica del litio.
Vedere il paragrafo 4.4 relativo all'aumento della mortalità in pazienti anziani con demenza trattati in concomitanza con furosemide.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Okedi?
Sintomi
In generale, i segni e i sintomi segnalati sono stati quelli derivati da un'accentuazione degli effetti farmacologici noti di risperidone. Questi comprendono sonnolenza e sedazione, tachicardia e ipotensione e sintomi extrapiramidali. Sono stati segnalati prolungamento dell'intervallo QT e convulsioni in associazione al sovradosaggio. Casi di torsione di punta sono stati segnalati in associazione al sovradosaggio combinato di risperidone e paroxetina.
In caso di sovradosaggio acuto, è necessario considerare la possibilità di un coinvolgimento di più farmaci.
Trattamento
Si deve stabilire e mantenere la pervietà delle vie respiratorie e assicurare un'adeguata ossigenazione e ventilazione. Occorre iniziare immediatamente il monitoraggio cardiovascolare, che deve includere il monitoraggio elettrocardiografico continuo per individuare possibili aritmie.
Non esistono antidoti specifici a OKEDI. Pertanto, devono essere adottate appropriate misure di supporto. Ipotensione e collasso circolatorio devono essere trattati con misure adeguate, come la somministrazione di liquidi endovena e/o agenti simpaticomimetici. In caso di sintomi extrapiramidali severi, si deve somministrare un anticolinergico. L'attenta supervisione medica e il monitoraggio devono continuare fino a quando il paziente non si sia ristabilito.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Okedi durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
I dati relativi all'uso di risperidone in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato. Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
I neonati esposti agli antipsicotici (incluso risperidone) durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di reazioni avverse, inclusi sintomi extrapiramidali e/o di astinenza, che possono variare per severità e durata dopo il parto. Sono stati segnalati casi di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, distress respiratorio o disturbi della nutrizione. Pertanto, i neonati devono essere attentamente monitorati.
OKEDI non deve essere usato durante la gravidanza, a meno che non sia strettamente necessario.
Allattamento
Dati fisico-chimici suggeriscono l'escrezione di risperidone/metaboliti nel latte materno. Il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.
Si deve decidere se interrompere l'allattamento o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con OKEDI tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.
Fertilità
Risperidone aumenta il livello di prolattina. L'iperprolattinemia può sopprimere il GnRH ipotalamico con conseguente riduzione della secrezione di gonadotropina ipofisaria. Questo, a sua volta, può inibire la funzione riproduttiva compromettendo la steroidogenesi gonadica sia nei pazienti maschi sia nelle pazienti femmine.
Non sono stati osservati effetti rilevanti negli studi non clinici.
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Okedi sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
OKEDI altera lievemente o moderatamente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari a causa dei potenziali effetti visivi e sul sistema nervoso (vedere paragrafo 4.8). Pertanto, si deve consigliare ai pazienti di non guidare o di non utilizzare macchinari finché non sia nota la loro suscettibilità individuale.
PRINCIPIO ATTIVO
OKEDI 75 mg polvere e solvente per sospensione iniettabile a rilascio prolungato
1 siringa preriempita contiene 75 mg di risperidone.
OKEDI 100 mg polvere e solvente per sospensione iniettabile a rilascio prolungato
1 siringa preriempita contiene 100 mg di risperidone.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Siringa preriempita di polvere
Copolimero (acido DL-lattico e acido glicolico)
Siringa preriempita di solvente
Dimetilsolfossido
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 36 mesi
Conservare a temperatura inferiore a 30 °C.
Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall'umidità. Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione vedere paragrafo 6.3.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Siringa preriempita di polvere
Siringa di polimero olefinico ciclico con cappuccio protettivo dell'erogatore e tappo di tenuta dello stantuffo realizzati in gomma clorobutilica rivestita di politetrafluoroetilene.
Siringa preriempita di solvente
Siringa di polimero olefinico ciclico con cappuccio protettivo della punta realizzato in gomma clorobutilica e tappo di tenuta dello stantuffo realizzato in gomma bromobutilica rivestita di copolimero etilene tetrafluoroetilene.
Le dosi sono differenziate dal colore utilizzato nella flangia per le dita della siringa preriempita di solvente: 100 mg (blu) e 75 mg (rosso).
Il solvente per la ricostituzione è presente nei seguenti dosaggi:- Una siringa preriempita di solvente contenente 0,383 mL di Dimetilsolfossido (solvente per OKEDI 75 mg)
- Una siringa preriempita di solvente contenente 0,490 mL di Dimetilsolfossido (solvente per OKEDI 100 mg)
- Una bustina in foglio di alluminio con una siringa preriempita contenente polvere e una bustina di essiccante di gel di silice.
- Una bustina in foglio di alluminio con una siringa preriempita contenente solvente e una bustina di essiccante di gel di silice.
- Un ago sterile per iniezione da 2 pollici (0,90 x 51 mm [20G]) con protezione di sicurezza utilizzato per la somministrazione nel gluteo.
- Un ago sterile per iniezione da 1 pollice (0,80 x 25 mm [21G]) con protezione di sicurezza utilizzato per la somministrazione nel deltoide.
PATOLOGIE CORRELATE
- Disturbo bipolare
Il disturbo bipolare (DB) è una patologia nella quale i normali stati dell'umore, tristezza e felicità, si presentano ciclicamente amplificati e alternati a periodi di normalità. A soffrine il 12% della popolazione - Schizofrenia
Disturbo mentale grave caratterizzato dalla perdita di contatto con la realtà, allucinazioni, deliri e alterazioni della forma del pensiero.
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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