Paliperidone Teva Italia 150 mg sospensione iniettabile a rilascio prolungato 1 siringa preriempita + 2 aghi

21 novembre 2024
Farmaci - Paliperidone Teva Italia

Paliperidone Teva Italia 150 mg sospensione iniettabile a rilascio prolungato 1 siringa preriempita + 2 aghi


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Paliperidone Teva Italia 150 mg sospensione iniettabile a rilascio prolungato 1 siringa preriempita + 2 aghi è un medicinale dispensabile al pubblico con ricetta medica lim. da rinnovare di volta in volta rilasciata da centri osp.o da specialista neurologo, psichiatra (classe H), a base di paliperidone, appartenente al gruppo terapeutico Antipsicotici. E' commercializzato in Italia da Teva Italia S.r.l. - Sede legale


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Teva Italia S.r.l. - Sede legale

MARCHIO

Paliperidone Teva Italia

CONFEZIONE

150 mg sospensione iniettabile a rilascio prolungato 1 siringa preriempita + 2 aghi

FORMA FARMACEUTICA
sospensione a rilascio prolungato

PRINCIPIO ATTIVO
paliperidone

GRUPPO TERAPEUTICO
Antipsicotici

CLASSE
H

RICETTA
medicinale dispensabile al pubblico con ricetta medica lim. da rinnovare di volta in volta rilasciata da centri osp.o da specialista neurologo, psichiatra

PREZZO
430,46 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Paliperidone Teva Italia disponibili in commercio:


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Foglietto illustrativo Paliperidone Teva Italia »

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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Paliperidone Teva Italia? Perchè si usa?


Paliperidone Teva Italia è indicato per la terapia di mantenimento della schizofrenia in pazienti adulti stabilizzati con paliperidone o risperidone.

In pazienti adulti selezionati con schizofrenia e che abbiano precedentemente risposto a paliperidone o risperidone orale, è possibile usare paliperidone senza una precedente stabilizzazione con trattamento orale, se i sintomi psicotici sono da lievi a moderati e se è necessario un trattamento iniettabile ad azione prolungata.


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Paliperidone Teva Italia?


Ipersensibilità al principio attivo, a risperidone o ad uno qualsiasi degli eccipienti.


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Paliperidone Teva Italia?


Uso in pazienti in stato di agitazione acuta o in stato psicotico severo

Paliperidone Teva Italia non deve essere usato per gestire stati di agitazione acuta o stati psicotici severi in cui è necessario un controllo immediato dei sintomi.

Intervallo QT

Prestare cautela quando si prescrive paliperidone a pazienti con malattia cardiovascolare nota o anamnesi familiare positiva per prolungamento dell'intervallo QT e in caso di uso concomitante con altri medicinali ritenuti in grado di prolungare l'intervallo QT.

Sindrome neurolettica maligna

Con paliperidone è stata segnalata la sindrome neurolettica maligna (SNM), caratterizzata da ipertermia, rigidità muscolare, instabilità del sistema nervoso autonomo, alterazione dello stato di coscienza e livelli sierici elevati di creatinfosfochinasi. Altri segni clinici possono includere mioglobinuria (rabdomiolisi) e insufficienza renale acuta. Se un paziente sviluppa segni o sintomi indicativi di SNM, il trattamento con paliperidone deve essere interrotto.

Discinesia tardiva/sintomi extrapiramidali

I medicinali con azione antagonista sui recettori dopaminergici sono stati associati all'induzione di discinesia tardiva caratterizzata da movimenti ritmici involontari, soprattutto della lingua e/o del viso. Se si manifestano segni e sintomi di discinesia tardiva, valutare l'interruzione di tutti i trattamenti antipsicotici, incluso paliperidone.

È necessario prestare cautela nei pazienti in trattamento concomitante con psicostimolanti (ad es. metilfenidato) e paliperidone, poiché potrebbero emergere sintomi extrapiramidali nel momento in cui si aggiusta la dose di uno o entrambi i medicinali. Si raccomanda la sospensione graduale del trattamento con stimolanti (vedere paragrafo 4.5).

Leucopenia, neutropenia e agranulocitosi

Con paliperidone sono stati segnalati eventi di leucopenia, neutropenia e agranulocitosi.

Durante la sorveglianza post-marketing, l'agranulocitosi è stata segnalata molto raramente (< 1/10.000 pazienti). I pazienti con anamnesi positiva per bassa conta dei leucociti (WBC) clinicamente significativa o leucopenia/neutropenia farmaco-indotta devono essere monitorati durante i primi mesi di terapia, valutando l'interruzione del trattamento con Paliperidone Teva Italia al primo segno di riduzione clinicamente significativa della WBC in assenza di altri fattori causali. I pazienti con neutropenia clinicamente significativa devono essere monitorati attentamente per identificare febbre o altri sintomi o segni di infezione ed essere trattati tempestivamente qualora si presentassero tali sintomi o segni. I pazienti con neutropenia severa (conta assoluta dei neutrofili < 1 x 109/L) devono interrompere il trattamento con Paliperidone Teva Italia e deve esserne seguita la WBC fino alla risoluzione.

Reazioni di ipersensibilità

Raramente, durante l'esperienza post-marketing, sono state segnalate reazioni anafilattiche in pazienti che in precedenza avevano tollerato risperidone orale o paliperidone orale (vedere paragrafi 4.1 e 4.8).

Se si verificano reazioni di ipersensibilità, interrompere l'uso di Paliperidone Teva Italia; avviare le misure generali di supporto clinicamente appropriate e monitorare il paziente fino alla risoluzione dei segni e dei sintomi (vedere paragrafi 4.3 e 4.8).

Iperglicemia e diabete mellito

Durante il trattamento con paliperidone sono stati segnalati iperglicemia, diabete mellito ed esacerbazione di diabete preesistente, compresi coma diabetico e chetoacidosi. Si consiglia un monitoraggio clinico adeguato in conformità alle linee guida utilizzate per gli antipsicotici. I pazienti trattati con paliperidone devono essere monitorati per identificare sintomi di iperglicemia (come polidipsia, poliuria, polifagia e debolezza), mentre i pazienti con diabete mellito devono essere sottoposti a regolare monitoraggio per rilevare eventuali peggioramenti del controllo glicemico.

Aumento di peso

Con l'uso di paliperidone è stato segnalato aumento di peso significativo. Il peso deve essere monitorato regolarmente.

Uso in pazienti con tumori prolattina-dipendenti

Gli studi in colture tissutali suggeriscono che la crescita cellulare nei tumori mammari umani può essere stimolata dalla prolattina. Sebbene negli studi clinici ed epidemiologici non sia stata finora dimostrata una chiara associazione con la somministrazione di antipsicotici, si raccomanda cautela nei pazienti con anamnesi rilevante. Paliperidone deve essere usato con cautela nei pazienti con tumore preesistente che potrebbe essere prolattina-dipendente.

Ipotensione ortostatica

In alcuni pazienti, paliperidone può indurre ipotensione ortostatica a causa della sua azione alfa-bloccante. In base ai dati aggregati relativi a tre studi a dose fissa, controllati con placebo, della durata di 6 settimane su paliperidone compresse orali a rilascio prolungato (3, 6, 9 e 12 mg), l'ipotensione ortostatica è stata riferita dal 2,5% dei soggetti trattati con paliperidone orale, contro lo 0,8% dei soggetti trattati con il placebo. Paliperidone deve essere usato con cautela nei pazienti con malattia cardiovascolare nota (ad es. insufficienza cardiaca, infarto del miocardio o ischemia, anomalie di conduzione), malattia cerebrovascolare o condizioni che predispongono il paziente a ipotensione (ad es. disidratazione e ipovolemia).

Convulsioni

Paliperidone deve essere usato con cautela nei pazienti con anamnesi positiva per convulsioni o altre condizioni che potrebbero abbassare la soglia convulsiva.

Compromissione renale

Le concentrazioni plasmatiche di paliperidone risultano aumentate nei pazienti con compromissione renale e pertanto si raccomanda un aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale lieve. Paliperidone non è raccomandato nei pazienti con compromissione renale moderata o severa (clearance della creatinina < 50 mL/min) (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).

Compromissione epatica

Non ci sono dati disponibili nei pazienti con compromissione epatica severa (classe Child-Pugh C). Si raccomanda cautela se si usa paliperidone in questi pazienti.

Pazienti anziani con demenza

Paliperidone non è stato studiato nei pazienti anziani con demenza. Paliperidone deve essere usato con cautela nei pazienti anziani con demenza con fattori di rischio per l'ictus.

L'esperienza con risperidone citata di seguito è considerata valida anche per paliperidone.

Mortalità globale

In una metanalisi di 17 studi clinici controllati, i pazienti anziani affetti da demenza trattati con altri antipsicotici atipici, tra cui risperidone, aripiprazolo, olanzapina e quetiapina, mostravano un aumento del rischio di mortalità rispetto a quanto osservato con il placebo. Tra i pazienti trattati con risperidone, la mortalità è stata del 4%, contro il 3,1% registrato con il placebo.

Reazioni avverse cerebrovascolari

Negli studi clinici randomizzati controllati con placebo condotti con alcuni antipsicotici atipici, tra cui risperidone, aripiprazolo e olanzapina, sulla popolazione con demenza è stato osservato un rischio circa 3 volte maggiore di reazioni avverse cerebrovascolari. Il meccanismo alla base dell'aumento del rischio non è noto.

Malattia di Parkinson e demenza con corpi di Lewy

I medici devono ponderare rischi e benefici nel prescrivere paliperidone a pazienti con malattia di Parkinson o demenza con corpi di Lewy (DLB) poiché entrambi i gruppi di pazienti possono essere infatti soggetti a un aumento del rischio di sindrome neurolettica maligna, così come mostrare una maggiore sensibilità agli antipsicotici.

Le manifestazioni di tale maggiore sensibilità possono includere stato confusionale, ottundimento, instabilità posturale con frequenti cadute, oltre a sintomi extrapiramidali.

Priapismo

È stato segnalato che i medicinali antipsicotici (compreso risperidone) con effetti di blocco alfa-adrenergico inducono priapismo. Durante la sorveglianza post-marketing è stato riferito priapismo anche con paliperidone orale, il metabolita attivo di risperidone. I pazienti devono essere informati che, qualora il priapismo non si risolvesse entro 4 ore, devono rivolgersi urgentemente a un medico.

Regolazione della temperatura corporea

Ai medicinali antipsicotici è stata attribuita la compromissione della capacità dell'organismo di abbassare la temperatura corporea centrale. Si consiglia di prestare particolare attenzione nel prescrivere paliperidone a pazienti che si troveranno in condizioni che potrebbero contribuire a un aumento della temperatura corporea centrale, ad es. esercizio fisico intenso, esposizione a calore estremo, trattamento concomitante con medicinali ad attività anticolinergica o essere soggetti a disidratazione.

Tromboembolismo venoso

Con i medicinali antipsicotici sono stati segnalati casi di tromboembolismo venoso (TEV).

Poiché spesso i pazienti trattati con antipsicotici presentano fattori di rischio acquisiti per TEV, è necessario identificare tutti i possibili fattori di rischio per TEV prima e durante il trattamento con paliperidone e adottare misure preventive.

Effetto antiemetico

Negli studi preclinici condotti con paliperidone è stato osservato un effetto antiemetico. Tale effetto, qualora si verificasse nell'uomo, potrebbe mascherare i segni ed i sintomi di sovradosaggio di alcuni medicinali o di condizioni quali ostruzione intestinale, sindrome di Reye e tumore cerebrale.

Somministrazione

Prestare attenzione a evitare di iniettare inavvertitamente Paliperidone Teva Italia in un vaso sanguigno.

Sindrome intraoperatoria dell'iride a bandiera

La sindrome intraoperatoria dell'iride a bandiera (IFIS) è stata osservata durante l'intervento chirurgico di cataratta in pazienti trattati con medicinali a effetto antagonista sui recettori adrenergici alfa-1a, come paliperidone (vedere paragrafo 4.8).

L'IFIS può aumentare il rischio di complicazioni oculari durante e dopo l'operazione. L'uso attuale o pregresso di medicinali a effetto antagonista sui recettori adrenergici alfa-1a deve essere reso noto al chirurgo oftalmico prima dell'intervento chirurgico. Il potenziale beneficio derivante dall'interruzione della terapia alfa1-bloccante prima dell'intervento di cataratta non è stato stabilito e deve essere valutato rispetto al rischio associato all'interruzione della terapia antipsicotica.

Eccipienti

Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente “senza sodio”.


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Paliperidone Teva Italia?


Si raccomanda cautela nel prescrivere paliperidone in associazione a medicinali ritenuti in grado di prolungare l'intervallo QT, come gli antiaritmici di classe IA (ad es. chinidina, disopiramide) e di classe III (ad es. amiodarone, sotalolo), alcuni antistaminici, alcuni altri antipsicotici e alcuni antimalarici (ad es. meflochina). L'elenco è indicativo e non esaustivo.

Potenziale capacità di Paliperidone Teva Italia di influire su altri medicinali

Non si prevede che paliperidone causi interazioni farmacocinetiche clinicamente importanti con medicinali metabolizzati da isoenzimi del citocromo P-450.

Considerati gli effetti primari di paliperidone sul sistema nervoso centrale (SNC) (vedere paragrafo 4.8), paliperidone deve essere usato con cautela in associazione ad altri medicinali ad azione centrale, ad es. gli ansiolitici, la maggior parte degli antipsicotici, gli ipnotici, gli oppiacei, ecc. o con l'alcool.

Paliperidone può antagonizzare l'effetto della levodopa e di altri agonisti della dopamina. Se questa associazione è ritenuta necessaria, soprattutto nella fase terminale della malattia di Parkinson, deve essere prescritta la dose minima efficace di ciascun trattamento.

A causa della sua potenziale capacità di indurre ipotensione ortostatica (vedere paragrafo 4.4), potrebbe essere osservato un effetto additivo quando paliperidone viene somministrato con altri medicinali che possiedono tale potenzialità, ad es. altri antipsicotici o triciclici.

Si raccomanda cautela nel caso in cui paliperidone venga somministrato in associazione ad altri medicinali ritenuti in grado di abbassare la soglia convulsiva (ad es. fenotiazine o butirrofenoni, triciclici o inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina [SSRI], tramadolo, meflochina, ecc.).

La somministrazione concomitante di paliperidone compresse orali a rilascio prolungato allo stato stazionario (12 mg una volta al giorno) con compresse a rilascio prolungato di acido valproico + sodio valproato (da 500 a 2000 mg una volta al giorno) non ha influito sulla farmacocinetica del valproato allo stato stazionario.

Benché non sia stato condotto alcuno studio sull'interazione tra paliperidone e litio, un'interazione farmacocinetica è improbabile.

Potenziale capacità di altri medicinali di influire su Paliperidone Teva Italia

Gli studi in vitro indicano che il CYP2D6 e il CYP3A4 possono essere minimamente coinvolti nel metabolismo di paliperidone, ma non ci sono indicazioni né in vitro in vivo che tali isoenzimi svolgano un ruolo significativo nel metabolismo di paliperidone. La somministrazione concomitante di paliperidone orale con paroxetina, un potente inibitore del CYP2D6, non ha mostrato effetti clinicamente significativi sulla farmacocinetica di paliperidone.

La somministrazione concomitante di paliperidone orale a rilascio prolungato una volta al giorno con carbamazepina 200 mg due volte al giorno ha causato una riduzione del 37% circa della Cmax e della AUC medie di paliperidone allo stato stazionario. Questa riduzione è causata, in misura sostanziale, da un aumento del 35% della clearance renale di paliperidone, probabilmente a seguito dell'induzione della P-gp renale da parte della carbamazepina. Una riduzione minore della quota di principio attivo escreta immodificata nelle urine suggerisce un effetto minimo sul metabolismo del CYP e sulla biodisponibilità di paliperidone durante la somministrazione concomitante di carbamazepina. Con dosi più elevate di carbamazepina potrebbero verificarsi riduzioni più consistenti delle concentrazioni plasmatiche di paliperidone. All'inizio del trattamento con carbamazepina, la dose di Paliperidone Teva Italia deve essere rivalutata e aumentata se necessario. Viceversa, in caso di interruzione del trattamento con carbamazepina, la dose di Paliperidone Teva Italia deve essere rivalutata e ridotta se necessario.

La somministrazione concomitante di una singola dose di una compressa di paliperidone orale a rilascio prolungato da 12 mg con compresse a rilascio prolungato di acido valproico + sodio valproato (due compresse da 500 mg una volta al giorno) ha prodotto un aumento del 50% circa della Cmax e della AUC di paliperidone, probabilmente a seguito di un aumento dell'assorbimento orale. Dal momento che non è stato osservato alcun effetto sulla clearance sistemica, non si prevede un'interazione clinicamente significativa tra compresse a rilascio prolungato di acido valproico + sodio valproato e paliperidone per iniezione intramuscolare. Questa interazione non è stata studiata con Paliperidone Teva Italia.

Uso concomitante di Paliperidone Teva Italia con risperidone o paliperidone orale

Poiché paliperidone è il principale metabolita attivo di risperidone, è necessario prestare cautela quando paliperidone viene somministrato in concomitanza con risperidone o paliperidone orale per lunghi periodi di tempo. I dati di sicurezza che riguardano l'uso concomitante di paliperidone con altri antipsicotici sono limitati.

Uso concomitante di Paliperidone Teva Italia con psicostimolanti

L'uso combinato di psicostimolanti (ad es. metilfenidato) con paliperidone può comportare sintomi extrapiramidali nel momento in cui si apportano modifiche a uno o entrambi i trattamenti (vedere paragrafo 4.4).


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Paliperidone Teva Italia?


Sintomi

In generale, i segni e i sintomi previsti sono quelli dovuti a un'accentuazione degli effetti farmacologici noti di paliperidone, ossia sonnolenza e sedazione, tachicardia e ipotensione, prolungamento dell'intervallo QT e sintomi extrapiramidali. Sono state segnalate torsione di punta e fibrillazione ventricolare in un paziente nel contesto di sovradosaggio con paliperidone orale. In caso di sovradosaggio acuto, è necessario considerare la possibilità che siano coinvolti più farmaci.

Gestione

Nel valutare le esigenze di trattamento e il recupero bisogna prendere in considerazione la natura di rilascio prolungato del medicinale e la lunga emivita di eliminazione di paliperidone. Non esiste un antidoto specifico a paliperidone. Devono essere istituite misure generali di supporto. È necessario stabilire e mantenere la pervietà delle vie respiratorie e assicurare un'adeguata ossigenazione e ventilazione.

Il monitoraggio cardiovascolare deve essere avviato immediatamente e deve includere un monitoraggio elettrocardiografico continuo per identificare possibili aritmie. L'ipotensione e il collasso circolatorio devono essere trattati con misure appropriate quali liquidi endovenosi e/o agenti simpaticomimetici. In caso di sintomi extrapiramidali severi, devono essere somministrati agenti anticolinergici. Proseguire un attento monitoraggio e la supervisione medica fino al ristabilimento del paziente.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Paliperidone Teva Italia durante la gravidanza e l'allattamento?


Gravidanza

Non ci sono dati adeguati in merito all'uso di paliperidone in gravidanza. Paliperidone palmitato iniettato per via intramuscolare e paliperidone somministrato per via orale non si sono dimostrati teratogeni negli studi sugli animali, ma sono stati osservati altri tipi di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3). I neonati esposti a paliperidone durante il terzo trimestre di gravidanza sono a rischio di reazioni avverse, tra cui sintomi extrapiramidali e/o da astinenza, che possono variare in severità e durata in seguito al parto. Sono stati segnalati casi di agitazione, ipertonia, ipotonia, tremore, sonnolenza, distress respiratorio o disturbi dell'alimentazione. I neonati devono essere pertanto monitorati attentamente. Paliperidone Teva Italia non deve essere usato in gravidanza se non in caso di assoluta necessità.

Allattamento

Paliperidone viene escreto nel latte materno in misura tale che, in caso di somministrazione di dosi terapeutiche a donne in allattamento, sono probabili effetti sul neonato allattato al seno. Paliperidone Teva Italia non deve essere usato durante l'allattamento.

Fertilità

Non sono stati osservati effetti rilevanti negli studi non clinici.


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Paliperidone Teva Italia sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Paliperidone può alterare lievemente o moderatamente la capacità di guidare veicoli e di usare macchinari, a causa di effetti potenziali a carico del sistema nervoso e di natura visiva, quali sedazione, sonnolenza, sincope e visione offuscata (vedere paragrafo 4.8). Ai pazienti deve essere pertanto consigliato di non guidare e non usare macchinari finché non sia nota la sensibilità soggettiva a Paliperidone Teva Italia.


PRINCIPIO ATTIVO


Paliperidone Teva Italia 50 mg sospensione iniettabile a rilascio prolungato

Ogni siringa pre-riempita contiene 78 mg di paliperidone palmitato in 0,5 ml equivalente a 50 mg di paliperidone.

Paliperidone Teva Italia 75 mg sospensione iniettabile a rilascio prolungato

Ogni siringa pre-riempita contiene 117 mg di paliperidone palmitato in 0,75 ml equivalente a 75 mg di paliperidone.

Paliperidone Teva Italia 100 mg sospensione iniettabile a rilascio prolungato

Ogni siringa pre-riempita contiene 156 mg di paliperidone palmitato in 1 ml equivalente a 100 mg di paliperidone.

Paliperidone Teva Italia 150 mg sospensione iniettabile a rilascio prolungato

Ogni siringa pre-riempita contiene 234 mg di paliperidone palmitato in 1,5 ml equivalente a 150 mg di paliperidone.

Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


Polisorbato 20

Macrogol 4000

Acido citrico monoidrato

Disodio fosfato

Sodio diidrogeno fosfato monoidrato

Idrossido di sodio (per la correzione del pH)

Acqua per preparazioni iniettabili


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 24 mesi

Questo medicinale non necessita di condizioni particolari di conservazione.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


50 mg

Sospensione da 0,5 mL in siringa pre-riempita (copolimero con olefina ciclica) con fermo per stantuffo, alette per l'impugnatura della siringa e tappo di chiusura (in gomma bromobutilica) con ago di sicurezza da 22 G, 1½ pollici (38,1 mm x 0,72 mm) e ago di sicurezza 23 G, 1 pollice (25,4 mm x 0,64 mm).

75 mg

Sospensione da 0,75 mL in siringa pre-riempita (copolimero con olefina ciclica) con fermo per stantuffo, alette per l'impugnatura della siringa e tappo di chiusura (in gomma bromobutilica) con ago di sicurezza da 22 G, 1½ pollici (38,1 mm x 0,72 mm) e ago di sicurezza 23 G, 1 pollice (25,4 mm x 0,64 mm).

100 mg

Sospensione da 1 mL in siringa pre-riempita (copolimero con olefina ciclica) con fermo per stantuffo, alette per l'impugnatura della siringa e tappo di chiusura (in gomma bromobutilica) con ago di sicurezza da 22 G, 1½ pollici (38,1 mm x 0,72 mm) e ago di sicurezza 23 G, 1 pollice (25,4 mm x 0,64 mm).

150 mg

Sospensione da 1,5 mL in siringa pre-riempita (copolimero con olefina ciclica) con fermo per stantuffo, alette per l'impugnatura della siringa e tappo di chiusura (in gomma bromobutilica) con ago di sicurezza da 22 G, 1½ pollici (38,1 mm x 0,72 mm) e ago di sicurezza 23 G, 1 pollice (25,4 mm x 0,64 mm).

Ogni confezione contiene 1 siringa pre-riempita e 2 aghi.


PATOLOGIE CORRELATE


Data ultimo aggiornamento: 02/04/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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