Plasil 10 mg/10 ml sciroppo flacone 120 ml
Plasil 10 mg/10 ml sciroppo flacone 120 ml è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe C), a base di metoclopramide cloridrato, appartenente al gruppo terapeutico Procinetici. E' commercializzato in Italia da Sanofi S.r.l. Socio Unico
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- INTERAZIONI
- SOVRADOSAGGIO
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
- PATOLOGIE CORRELATE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
Sanofi S.r.l. Socio UnicoMARCHIO
PlasilCONFEZIONE
10 mg/10 ml sciroppo flacone 120 mlFORMA FARMACEUTICA
sciroppo
PRINCIPIO ATTIVO
metoclopramide cloridrato
GRUPPO TERAPEUTICO
Procinetici
CLASSE
C
RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica
PREZZO
6,90 €
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
Confezioni e formulazioni di Plasil disponibili in commercio:
- plasil 10 mg 24 compresse
- plasil 10 mg/10 ml sciroppo flacone 120 ml (scheda corrente)
- plasil 10 mg/2 ml soluzione iniettabile 5 fiale
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
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Foglietto illustrativo Plasil »
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Plasil? Perchè si usa?
Popolazione adulta
Plasil è indicato negli adulti per:
- Prevenzione di nausea e vomito ritardati indotti da chemioterapia (CINV)
- Prevenzione di nausea e vomito indotti da radioterapia (RINV)
- Trattamento sintomatico di nausea e vomito, inclusi nausea e vomito indotti da emicrania acuta. La metoclopramide può essere utilizzata in associazione con analgesici orali per migliorare l'assorbimento degli analgesici nell'emicrania acuta.
Popolazione pediatrica
Plasil è indicato nei bambini di età compresa tra 1 e 18 anni per:
- Prevenzione di nausea e vomito ritardati indotti da chemioterapia (CINV) come opzione di seconda linea
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Plasil?
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
- emorragia gastrointestinale, ostruzione meccanica o perforazione gastrointestinale per le quali la stimolazione della motilità gastrointestinale costituisca un rischio;
- feocromocitoma confermato o presunto, a causa del rischio di episodi di grave ipertensione;
- pazienti affetti da glaucoma;
- storia di discinesia tardiva indotta da neurolettici o metoclopramide;
- epilessia (aumento della frequenza e dell'intensità delle crisi);
- morbo di Parkinson;
- associazione con levodopa o agonisti dopaminergici (vedere paragrafo 4.5);
- storia nota di metemoglobinemia con metoclopramide o di deficit di NADH citocromo b5 reduttasi;
- uso nei bambini al di sotto di 1 anno di età a causa dell'aumentato rischio di disturbi extrapiramidali (vedere paragrafo 4.4).
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Plasil?
Disturbi neurologici
Si possono verificare disturbi extrapiramidali, in particolare nei bambini e nei giovani adulti e/o con l'uso di dosi elevate. Queste reazioni si verificano in genere all'inizio del trattamento e possono verificarsi dopo una singola somministrazione. La metoclopramide deve essere immediatamente sospesa in caso di sintomi extrapiramidali. Questi effetti sono generalmente del tutto reversibili dopo l'interruzione del trattamento ma possono richiedere un trattamento sintomatico (benzodiazepine nei bambini e/o farmaci anticolinergici e antiparkinsoniani negli adulti).
Deve essere rispettato l'intervallo di tempo di almeno 6 ore fra due somministrazioni, come specificato nel paragrafo 4.2, anche in caso di vomito e rigetto della dose, al fine di evitare casi di sovradosaggio.
Il trattamento prolungato con metoclopramide può causare discinesia tardiva, potenzialmente irreversibile, in particolare negli anziani. La durata del trattamento non dovrebbe superare i 3 mesi a causa del rischio di discinesia tardiva (vedere paragrafo 4.8). Il trattamento deve essere interrotto se compaiono sintomi di discinesia tardiva.
È stata segnalata la sindrome neurolettica maligna con metoclopramide in associazione ai neurolettici come anche in monoterapia con metoclopramide (vedere paragrafo 4.8). In caso di sintomi di sindrome neurolettica maligna, la metoclopramide deve essere interrotta immediatamente e deve essere istituito il trattamento adeguato.
Occorre particolare cautela in pazienti con patologie neurologiche concomitanti e in pazienti trattati con altri farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale (vedere paragrafo 4.3)
I sintomi del morbo di Parkinson possono essere esacerbati dalla metoclopramide.
Metemoglobinemia
È stata riportata metemoglobinemia possibilmente correlata al deficit di NADH citocromo b5 reduttasi. In tali casi, la metoclopramide deve essere interrotta immediatamente e permanentemente e devono essere adottate appropriate misure (come il trattamento con blu di metilene).
Patologie cardiache
Sono stati riferiti gravi effetti cardiovascolari indesiderati, inclusi casi di collasso circolatorio, grave bradicardia, arresto cardiaco e prolungamento dell'intervallo QT a seguito di somministrazione di metoclopramide iniettabile, in particolare per via endovenosa (vedere paragrafo 4.8).
Si deve prestare particolare cautela nella somministrazione di metoclopramide, in particolare per via endovenosa agli anziani, a pazienti con disturbi della conduzione cardiaca (compreso il prolungamento dell'intervallo QT), a pazienti con squilibrio elettrolitico non corretto, bradicardia e a pazienti che assumono altri farmaci noti per prolungare l'intervallo QT.
Le dosi endovenose devono essere somministrate in bolo lento (almeno della durata di 3 minuti) al fine di ridurre il rischio di effetti avversi (p. es., ipotensione, acatisia).
Insufficienza renale e epatica
Nei pazienti con insufficienza renale o con grave insufficienza epatica, si raccomanda una riduzione del dosaggio (vedere paragrafo 4.2).
Il possibile incremento dei livelli di prolattina dovrebbe essere attentamente considerato, in particolare nei pazienti affetti da tumore al seno o da adenoma ipofisario secernente prolattina.
È sconsigliato l'uso concomitante della metoclopramide con bevande alcoliche.
Plasil sciroppo contiene etanolo.
Una dose singola, equivalente a 10 ml di sciroppo, contiene 92,70 mg di etanolo, pari a 2,34 ml di birra e ad 0,97 ml di vino.
Può essere dannoso per gli alcolisti.
Da tenere in considerazione nelle donne in gravidanza o in allattamento, nei bambini e nei gruppi ad alto rischio come le persone affette da patologie epatiche o epilessia.
Plasil sciroppo contiene metile paraidrossibenzoato e propile paraidrossibenzoato che possono causare reazioni allergiche (anche ritardate).
Plasil sciroppo contiene propilene glicole
Questo medicinale contiene 84,5 mg di propilene glicole per dose da 10 ml di sciroppo.
INTERAZIONI
Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Plasil?
Associazioni controindicate
Levodopa o agonisti dopaminergici e metoclopramide si antagonizzano vicendevolmente (vedere paragrafo 4.3).
Associazioni da evitare
L'alcol potenzia l'effetto sedativo della metoclopramide.
Associazioni da tenere in considerazione
A causa dell'effetto procinetico della metoclopramide, l'assorbimento di alcuni farmaci può risultare alterato.
Anticolinergici e derivati della morfina
Gli anticolinergici e i derivati della morfina potrebbero entrambi avere effetto antagonista verso la metoclopramide sulla motilità del tratto digerente.
Farmaci deprimenti il sistema nervoso centrale (derivati della morfina, ansiolitici, antistaminici H1 sedativi, antidepressivi sedativi, barbiturici, clonidina e farmaci correlati)
Gli effetti sedativi dei farmaci deprimenti il sistema nervoso centrale e della metoclopramide risultano potenziati.
Neurolettici
La metoclopramide potrebbe avere un effetto additivo con altri neurolettici nel caso di disordini extrapiramidali.
Farmaci serotoninergici
L'utilizzo di metoclopramide con farmaci serotoninergici come gli SSRI può aumentare il rischio di sindrome serotoninergica.
Digossina
La metoclopramide potrebbe ridurre la biodisponibilità della digossina. È necessario un attento monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di digossina.
Ciclosporina
La metoclopramide aumenta la biodisponibilità della ciclosporina (Cmax del 46% ed esposizione del 22%). È necessario un attento monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche di ciclosporina. Le conseguenze cliniche sono incerte.
Mivacurio e sussametonio
L'iniezione di metoclopramide può prolungare la durata del blocco neuromuscolare (tramite inibizione delle colinesterasi plasmatiche).
Forti inibitori del CYP2D6
I livelli di esposizione della metoclopramide aumentano, quando somministrata in concomitanza a forti inibitori del CYP2D6 come fluoxetina e paroxetina. Benché la significatività clinica sia incerta, i pazienti dovrebbero essere monitorati per reazioni avverse.
Cisplatino
Alcune osservazioni riportano, con metoclopramide, un aumento della tossicità renale del cisplatino.
Insulina
Riducendo il transito intestinale anche del cibo, il trattamento con metoclopramide può richiedere un aggiustamento del dosaggio di insulina nel diabete.
La metoclopramide inoltre riduce gli effetti dell'apomorfina sul S.N.C.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Plasil?
Sintomi
Possono verificarsi sintomi extrapiramidali, sonnolenza, ridotto livello di coscienza, confusione, allucinazioni e arresto cardiorespiratorio.
Gestione
In caso di sintomi extrapiramidali correlati o non a sovradosaggio, il trattamento è solamente sintomatico (benzodiazepine nei bambini e/o farmaci antiparkinsoniani anticolinergici negli adulti).
Un trattamento sintomatico e un continuo monitoraggio delle funzionalità cardiovascolare e respiratoria deve essere praticato in base allo stato clinico.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Plasil durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Una vasta quantità di dati su donne in gravidanza (più di 1.000 esiti di esposizione) indica assenza di tossicità malformativa e fetotossicità. Se clinicamente necessario, la metoclopramide può essere utilizzata durante la gravidanza. A causa delle proprietà farmacologiche (come per altri neurolettici), in caso di somministrazione di metoclopramide alla fine della gravidanza, non si può escludere la sindrome extrapiramidale nel neonato. La metoclopramide dovrebbe essere evitata alla fine della gravidanza. Se si utilizza la metoclopramide, si deve istituire un monitoraggio neonatale.
Allattamento
La metoclopramide è escreta nel latte materno a bassi livelli. Non si possono escludere reazioni avverse nel bambino allattato al seno. Pertanto la metoclopramide non è raccomandata durante l'allattamento al seno. Si deve prendere in considerazione l'interruzione della metoclopramide nelle donne che allattano al seno.
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Plasil sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
La metoclopramide può causare sonnolenza, capogiri, discinesia e distonie che possono alterare la visione e interferire anche con la capacità di guidare veicoli e utilizzare macchinari.
PRINCIPIO ATTIVO
100 ml di sciroppo contengono 105 mg di metoclopramide monocloridrato monoidrato (equivalente a 100 mg di sostanza anidra).
Eccipienti con effetti noti: metile paraidrossibenzoato, propile paraidrossibenzoato, etanolo-
Una dose da 10 ml di sciroppo contiene 84,5 mg di propilene glicole. (Vedere paragrafo 4.4).
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
ECCIPIENTI
Metile paraidrossibenzoato, propile paraidrossibenzoato, acido sorbico, idrossietilcellulosa, saccarina, propilene glicole, etanolo, essenza mandarino, essenza caramello, essenza vaniglia, sodio idrato q.b. a pH 3,0, acqua depurata.
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 30 mesi
Non previste.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Flacone da 120 ml di sciroppo (10 mg/10 ml)
PATOLOGIE CORRELATE
- Cefalea
La cefalea o mal di testa è causata da contrazioni muscolari dovute a stress o tensione oppure da problemi della circolazione del sangue nel cervello. - Dispepsia
Alterazione delle funzioni digestive che si manifesta con dolore o fastidio nella parte centrale dell'addome superiore (epigastrio), di solito nel periodo postprandiale.
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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