18 novembre 2024
Farmaci - Sandimmun
Sandimmun concentrato per soluzione per inf. ev 10 fiale 5 ml (50 mg/ml)
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Sandimmun concentrato per soluzione per inf. ev 10 fiale 5 ml (50 mg/ml) è un medicinale soggetto a ricetta medica da rinnovare di volta in volta (classe A), a base di ciclosporina, appartenente al gruppo terapeutico Immunosoppressori. E' commercializzato in Italia da Novartis Farma S.p.A.
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
- SOVRADOSAGGIO
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
- PATOLOGIE CORRELATE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
Novartis Farma S.p.A.MARCHIO
SandimmunCONFEZIONE
concentrato per soluzione per inf. ev 10 fiale 5 ml (50 mg/ml)FORMA FARMACEUTICA
soluzione (uso interno)
PRINCIPIO ATTIVO
ciclosporina
GRUPPO TERAPEUTICO
Immunosoppressori
CLASSE
A
RICETTA
medicinale soggetto a ricetta medica da rinnovare di volta in volta
PREZZO
142,27 €
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
Confezioni e formulazioni di Sandimmun disponibili in commercio:
- sandimmun 100 mg 30 capsule molli
- sandimmun 100 mg/ml soluzione orale 50 ml + 2 siringhe
- sandimmun 25 mg 50 capsule molli
- sandimmun 50 mg 50 capsule molli
- sandimmun concentrato per soluzione per inf. ev 10 fiale 5 ml (50 mg/ml) (scheda corrente)
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
SCARICA IL PDF DEL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (AIFA)
Foglietto illustrativo Sandimmun »
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INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Sandimmun? Perchè si usa?
Indicazioni per il trapianto
Trapianto d'organo
Prevenzione del rigetto del trapianto solido.
Trattamento del rigetto cellulare di trapianto in pazienti che hanno ricevuto precedentemente altre terapie immunosoppressive.
Trapianto di midollo osseo
Prevenzione del rigetto del trapianto allogenico di midollo osseo e di cellule staminali.
Profilassi o trattamento della malattia da trapianto verso ospite ("graft versus host-disease", GVHD).
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Sandimmun?
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Associazione con prodotti contenenti Hypericum perforatum (erba di San Giovanni) (vedere paragrafo 4.5).
Associazione con medicinali che sono substrati per la pompa di efflusso multifarmaco, glicoproteina-P (P gp) o per i peptidi di trasporto degli anioni organici (OATP) e per i quali le elevate concentrazioni plasmatiche sono associate ad eventi avversi gravi e/o minacciosi per la vita, ad es. bosentan, dabigatran etexilato e aliskiren (vedere paragrafo 4.5).
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Sandimmun?
Supervisione del medico
Sandimmun deve essere prescritto solo da medici specialisti che abbiano esperienza di terapia immunosoppressiva e che possano garantire un adeguato follow-up, che include regolari visite mediche complete, misurazione della pressione arteriosa e controlli dei parametri di sicurezza di laboratorio. I pazienti sottoposti a trapianto che ricevono questo medicinale devono essere seguiti da centri attrezzati con laboratori adatti e personale medico di supporto adeguato. Il medico responsabile della terapia di mantenimento deve ricevere le informazioni complete per il monitoraggio del paziente.
Olio di ricino poliossile e reazioni anafilattoidi
Sandimmun concentrato per soluzione per infusione contiene olio di ricino poliossile per il quale sono state segnalate reazioni anafilattoidi a seguito di somministrazione endovenosa. Queste reazioni possono consistere in arrossamento del viso e della parte superiore del torace, edema polmonare non cardiogeno con insufficienza respiratoria acuta, dispnea, sibili, variazioni della pressione arteriosa e tachicardia. È necessario quindi adottare speciali cautele in pazienti che hanno ricevuto in precedenza iniezioni endovenose o infusioni di preparati contenenti olio di ricino poliossile (ad es. una preparazione contenente Cremophor® EL) e in pazienti con predisposizione allergica. Per questa ragione, i pazienti che ricevono Sandimmun concentrato per soluzione per infusione devono essere tenuti sotto continua osservazione per almeno i primi 30 minuti dall'inizio dell'infusione e successivamente a intervalli frequenti. Se interviene un episodio di anafilassi, l'infusione deve essere interrotta. Si deve tenere a disposizione una soluzione acquosa di adrenalina 1:1000 e una bombola di ossigeno. La somministrazione profilattica di un antistaminico (bloccante H1 + H2) prima della somministrazione di Sandimmun concentrato per soluzione per infusione è stata utilizzata con successo per prevenire l'insorgenza di reazioni anafilattoidi.
Linfomi e altre neoplasie
Come altri immunosoppressori, la ciclosporina aumenta il rischio di insorgenza di linfomi e altre neoplasie maligne, in particolare quelle della cute. L'aumento del rischio sembra essere correlato al grado e alla durata dell'immunosoppressione piuttosto che all'uso di agenti specifici.
Per questo motivo un regime di trattamento comprendente diversi immunosoppressori (ciclosporina inclusa) deve essere usato con attenzione in quanto può portare a patologie linfoproliferative e neoplasie d'organo, alcune delle quali con esito mortale.
A causa del potenziale rischio di neoplasie maligne cutanee, i pazienti in trattamento con Sandimmun, in particolare quelli in trattamento per psoriasi o dermatite atopica, devono essere avvisati di evitare l'esposizione eccessiva al sole senza protezione e non devono essere esposti contemporaneamente a raggi ultravioletti B o a fotochemioterapia con PUVA.
Infezioni
Come altri immunosoppressori, la ciclosporina predispone i pazienti allo sviluppo di diverse infezioni batteriche, micotiche, parassitarie e virali, spesso con patogeni opportunisti. In pazienti trattati con ciclosporina è stata osservata l'attivazione di infezioni latenti da poliomavirus che possono condurre a nefropatia associata a poliomavirus (PVAN), soprattutto nefropatia da virus BK (BKVN) o a leucoencefalopatia progressiva multifocale (PML) associata a virus JC. Queste condizioni sono spesso correlate ad una elevata carica immunosoppressiva totale e devono essere prese in considerazione nella diagnosi differenziale di pazienti immunosoppressi con funzione renale in deterioramento o sintomi neurologici. Sono stati riportati esiti gravi e/o fatali. Devono essere impiegate strategie profilattiche e terapeutiche efficaci, in modo particolare in pazienti sottoposti a terapia immunosoppressiva multipla a lungo termine.
Tossicità renale
Una complicazione frequente e potenzialmente grave, un aumento della creatinina sierica e dell'urea, può insorgere durante la terapia con Sandimmun. Queste alterazioni funzionali sono dose-dipendenti e sono inizialmente reversibili, rispondendo di solito a una riduzione della dose. Durante il trattamento a lungo termine, alcuni pazienti possono sviluppare alterazioni strutturali del rene (es. fibrosi interstiziale), per le quali, nei pazienti sottoposti a trapianto di rene, deve essere formulata una diagnosi differenziale con il rigetto nel trapianto di rene. Pertanto è richiesto un controllo frequente della funzionalità renale secondo le linee guida locali per l'indicazione in questione (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).
Epatotossicità
Sandimmun può determinare anche aumenti dose-dipendenti, reversibili della bilirubinemia e degli enzimi epatici (vedere paragrafo 4.8). Ci sono stati casi da studi clinici e segnalazioni spontanee di epatotossicità e danno epatico incluse colestasi, ittero, epatite ed infarto epatico in pazienti trattati con ciclosporina. La maggior parte delle segnalazioni includevano pazienti con co-morbidità significative, condizioni sottostanti ed altri fattori confondenti incluse complicanze infettive e terapie concomitanti con potenziale epatotossico. In alcuni casi, principalmente nei pazienti trapiantati, sono stati segnalati esiti fatali (vedere paragrafo 4.8). È necessario un controllo accurato di questi parametri di valutazione della funzionalità epatica e i valori anormali possono richiedere la riduzione del dosaggio (vedere paragrafi 4.2 e 5.2).
Anziani (65 anni e oltre)
Nei pazienti anziani la funzionalità renale deve essere monitorata con particolare attenzione.
Monitoraggio dei livelli ematici di ciclosporina (vedere paragrafo 4.2)
Quando Sandimmun è utilizzato nei pazienti trapiantati, il monitoraggio routinario dei livelli ematici di ciclosporina è una importante misura di sicurezza. Per il monitoraggio dei livelli ematici di ciclosporina nel sangue intero è preferibile l'impiego di metodi basati su anticorpi monoclonali specifici (determinazione del farmaco immodificato); può essere anche usato un metodo HPLC, in grado anch'esso di determinare il farmaco immodificato. Se viene utilizzato il plasma o il siero, deve essere seguito un protocollo standard di separazione (tempo e temperatura). Per il monitoraggio iniziale dei pazienti sottoposti a trapianto di fegato, per assicurare un dosaggio che fornisca una adeguata immunosoppressione, si deve usare l'anticorpo monoclonale specifico, o effettuare determinazioni contemporanee impiegando sia l'anticorpo monoclonale specifico che quello non specifico.
Ipertensione
Durante la terapia con Sandimmun, è necessario controllare regolarmente la pressione arteriosa. In caso si manifesti ipertensione, deve essere adottata un'adeguata terapia antipertensiva. Si deve preferire un medicinale antipertensivo che non interferisca con la farmacocinetica della ciclosporina, es. isradipina (vedere paragrafo 4.5).
Aumento dei lipidi ematici
Poiché è stato riportato che Sandimmun induce un lieve aumento reversibile dei lipidi ematici, è consigliabile valutarne i livelli prima del trattamento e dopo il primo mese di terapia. In caso di aumento, si deve considerare l'assunzione di una dieta ipolipidica e, se necessario, la riduzione del dosaggio di ciclosporina.
Iperkaliemia
La ciclosporina aumenta il rischio di iperkaliemia, soprattutto in pazienti con disfunzione renale. Si raccomanda una particolare attenzione anche quando la ciclosporina viene somministrata contemporaneamente a farmaci risparmiatori di potassio (ad es. diuretici risparmiatori di potassio, inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE), antagonisti del recettore dell'angiotensina II) o medicinali contenenti potassio, nonché in caso di pazienti sottoposti a una dieta ricca di potassio. In questi casi si raccomanda un controllo dei livelli di potassio.
Ipomagnesiemia
La ciclosporina incrementa la clearance del magnesio. Ciò può determinare ipomagnesiemia sintomatica soprattutto nel periodo immediatamente successivo al trapianto. È pertanto raccomandato un controllo dei livelli di magnesio sierico, soprattutto in presenza di sintomi/segni neurologici. Se ritenuto necessario, devono essere somministrati degli integratori di magnesio.
Iperuricemia
Si richiede attenzione nel trattamento di pazienti con iperuricemia.
Vaccini vivi attenuati
Durante il trattamento con ciclosporina, le vaccinazioni possono essere meno efficaci. L'impiego di vaccini vivi attenuati deve essere evitato (vedere paragrafo 4.5).
Interazioni
Si deve prestare cautela quando la ciclosporina è somministrata contemporaneamente a farmaci che aumentano o diminuiscono sostanzialmente le concentrazioni plasmatiche di ciclosporina mediante l'inibizione o l'induzione di CYP3A4 e/o -P-gp (vedere paragrafo 4.5).
Deve essere monitorata la tossicità renale quando si inizia l'uso di ciclosporina con principi attivi che aumentano i livelli di ciclosporina o con sostanze che manifestano sinergia nefrotossica (vedere paragrafo 4.5). Le condizioni cliniche del paziente devono essere monitorate attentamente. Potrebbero rendersi necessari il monitoraggio dei livelli ematici di ciclosporina e il relativo aggiustamento della dose.
Deve essere evitato l'uso concomitante di ciclosporina e tacrolimus (vedere paragrafo 4.5).
La ciclosporina è un inibitore del CYP3A4, della pompa di efflusso multifarmaco -P-gp, delle proteine di trasporto di anioni organici (OATP) e può aumentare i livelli plasmatici di medicinali somministrati contemporaneamente che sono substrati di questo enzima e/o trasportatore. Si deve prestare attenzione quando la ciclosporina è somministrata contemporaneamente a questi medicinali o l'uso concomitante deve essere evitato (vedere paragrafo 4.5). La ciclosporina aumenta l'esposizione agli inibitori della HMG-CoA reduttasi (statine). In caso di somministrazione concomitante con ciclosporina, il dosaggio delle statine deve essere ridotto e l'uso concomitante di alcune statine deve essere evitato secondo le raccomandazioni riportate nei rispettivi fogli illustrativi. La terapia con le statine necessita di essere temporaneamente sospesa o interrotta in pazienti con segni e sintomi di miopatia o in quelli con fattori di rischio predisponenti a un grave danno renale secondario a rabdomiolisi, insufficienza renale inclusa (vedere paragrafo 4.5).
A seguito della somministrazione concomitante di ciclosporina e lercanidipina, si è osservato un aumento dell'AUC di lercanidipina di tre volte e dell'AUC di ciclosporina del 21%. Pertanto l'associazione simultanea di ciclosporina e lercanidipina deve essere evitata. La somministrazione di ciclosporina 3 ore dopo quella di lercanidipina non ha determinato alcuna modifica dell'AUC di lercanidipina ma l'AUC di ciclosporina è aumentata del 27%. Pertanto questa combinazione deve essere somministrata con cautela con un intervallo di almeno 3 ore.
Uso pediatrico in indicazioni diverse dal trapianto
Ad eccezione del trattamento della sindrome nefrosica, non è disponibile una adeguata esperienza con Sandimmun. L'uso nei bambini di età inferiore ai 16 anni in indicazioni diverse dal trapianto non è raccomandato ad eccezione della sindrome nefrosica.
Eccipienti speciali: Olio di ricino poliossile 35
Sandimmun contiene olio di ricino poliossile 35 che può causare gravi reazioni allergiche.
Eccipienti speciali: Etanolo
Sandimmun contiene 278 mg di alcol (etanolo) in ogni ml che è equivalente a 34,4% v/v. Una dose da 100 mg di Sandimmun contiene 556 mg di etanolo, equivalente a circa 14 ml di birra o 6 ml di vino. La piccola quantità di alcol in questo medicinale non produrrà effetti rilevanti.
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
Come si usa Sandimmun? Dosi e modo d'uso
Posologia
Gli intervalli posologici riportati per la somministrazione devono essere intesi solo come indicazioni di riferimento.
Sandimmun deve essere prescritto solo da o in stretta collaborazione con un medico esperto in terapia immunosoppressiva e/o trapianto d'organo.
Trapianto
Trapianto d'organo solido
La dose raccomandata di Sandimmun concentrato per soluzione per infusione è circa un terzo della corrispondente dose orale e si raccomanda che i pazienti siano trasferiti alla terapia orale non appena possibile.
Per riferimento la dose orale iniziale di Sandimmun o di Sandimmun Neoral è 10-15 mg/kg somministrata in 2 dosi refratte e deve essere iniziata entro 12 ore prima dell'intervento chirurgico. Questa dose deve essere mantenuta come dose giornaliera per 1-2 settimane dopo l'intervento ed essere ridotta gradualmente secondo i protocolli di immunosoppressione locali sulla base dei livelli ematici, fino al raggiungimento di una dose di mantenimento raccomandata di circa 2-6 mg/kg somministrata in 2 dosi refratte.
Quando Sandimmun orale o Sandimmun Neoral è somministrato con altri immunosoppressori (es. con corticosteroidi o come parte di una terapia triplice o quadruplice), possono essere impiegate dosi più basse (es. 3-6 mg/kg suddivisi in 2 dosi refratte per il trattamento iniziale).
Trapianto di midollo osseo
La dose iniziale deve essere somministrata il giorno precedente il trapianto. Nella maggior parte dei casi, per questo scopo si preferisce usare Sandimmun concentrato per soluzione per infusione. La dose raccomandata per via endovenosa è 3-5 mg/Kg/die. L'infusione è mantenuta allo stesso livello di dose nel periodo immediatamente successivo al trapianto per una durata non superiore a 2 settimane, prima di passare alla terapia di mantenimento per via orale con Sandimmun o Sandimmun Neoral alla dose orale giornaliera di circa 12,5 mg/Kg/die in 2 somministrazioni refratte.
Il trattamento di mantenimento deve essere protratto per almeno 3 mesi (e preferibilmente per 6 mesi) prima di ridurre la dose gradualmente a zero entro 1 anno dopo il trapianto.
Qualora la terapia iniziale sia effettuata con Sandimmun orale o con Sandimmun Neoral, la dose giornaliera raccomandata è 12,5-15 mg/kg suddivisa in 2 somministrazioni refratte, a partire dal giorno prima del trapianto.
In presenza di disturbi gastrointestinali che potrebbero ridurre l'assorbimento del farmaco, possono essere necessarie dosi maggiori di Sandimmun orale o con Sandimmun Neoral o l'uso di Sandimmun per via endovenosa.
In alcuni pazienti, dopo la sospensione del trattamento con ciclosporina può instaurarsi GVHD, ma di solito si ottiene una risposta favorevole con la ripresa della terapia. In questi casi si deve somministrare una dose di carico iniziale di 10-12,5 mg/kg, seguita dalla somministrazione giornaliera per via orale della dose di mantenimento che è risultata adeguata in precedenza. Basse dosi di Sandimmun devono essere impiegate per il trattamento di una lieve GVHD di tipo cronico.
Popolazioni speciali
Pazienti con insufficienza renale
Tutte le indicazioni
La ciclosporina va incontro a una minima eliminazione renale e la sua farmacocinetica non è ampiamente influenzata dall'insufficienza renale (vedere paragrafo 5.2). Tuttavia, per il suo potenziale nefrotossico (vedere paragrafo 4.8), si raccomanda di monitorare attentamente la funzionalità renale (vedere paragrafo 4.4).
Pazienti con compromissione epatica
La ciclosporina è ampiamente metabolizzata dal fegato. Nei pazienti con compromissione epatica può essere osservato un aumento di circa 2-3 volte dell'esposizione alla ciclosporina. Può essere necessario ridurre il dosaggio nei pazienti con grave compromissione epatica per mantenere i livelli ematici entro l'intervallo target raccomandato (vedere paragrafi 4.4 e 5.2) e si raccomanda di monitorare i livelli ematici di ciclosporina fino al raggiungimento di livelli stabili.
Popolazione pediatrica
Studi clinici hanno incluso bambini a partire da 1 anno di età in poi. In diversi studi, i pazienti pediatrici hanno richiesto e tollerato dosi di ciclosporina per kg di peso corporeo più elevate di quelle usate negli adulti.
L'uso di Sandimmun nei bambini in indicazioni diverse dal trapianto non è raccomandato ad eccezione della sindrome nefrosica (vedere paragrafo 4.4).
Anziani (65 anni e oltre)
L'esperienza con Sandimmun negli anziani è limitata.
Negli studi clinici con ciclosporina nell'artrite reumatoide, i pazienti a partire da 65 anni di età avevano una maggiore probabilità di sviluppare ipertensione sistolica durante il trattamento e di mostrare un aumento della creatinina sierica ≥50% rispetto al basale dopo 3-4 mesi di terapia.
Nel paziente anziano la dose deve essere individuata con attenzione, iniziando di solito con il livello più basso dell'intervallo terapeutico, considerata la maggiore frequenza di una riduzione della funzionalità epatica, renale o cardiaca, di patologie o terapie concomitanti e di un aumento della suscettibilità per le infezioni.
Modo di somministrazione
Somministrazione endovenosa.
I tipi di contenitori adatti alla soluzione per infusione sono citati al paragrafo 6.2.
A causa del rischio di anafilassi (vedere paragrafo 4.4), l'uso di Sandimmun concentrato per soluzione per infusione deve essere riservato ai pazienti trapiantati che non sono capaci di assumere il farmaco per via orale (ad es. appena dopo l'intervento chirurgico) o per i quali, in presenza di episodi di disturbi gastrointestinali, l'assorbimento delle forme orali potrebbe essere insufficiente. In questi casi si raccomanda di passare alla somministrazione orale non appena possibile. Un altro uso consolidato del concentrato per soluzione per infusione è il trattamento iniziale di pazienti sottoposti a trapianto di midollo osseo.
Il concentrato per soluzione per infusione deve essere diluito in rapporto da 1:20 a 1:100 con soluzione fisiologica o con soluzione glucosata al 5% e somministrato per infusione lenta in 2-6 ore.
Dopo l'apertura della fiala, il contenuto deve essere utilizzato immediatamente. Le soluzioni diluite devono essere eliminate dopo 24 ore.
Precauzioni da seguire prima della manipolazione o della somministrazione del medicinale
Per istruzioni sulla diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Sandimmun?
La DL50 orale della ciclosporina è 2.329 mg/kg nel topo, 1.480 mg/kg nel ratto e > 1.000 mg/kg nel coniglio. La DL50 endovenosa della ciclosporina è 148 mg/kg nel topo, 104 mg/kg nel ratto e 46 mg/kg nel coniglio.
Sintomi
L'esperienza con il sovradosaggio acuto di ciclosporina è limitata. Dosi orali di ciclosporina fino a 10 g (circa 150 mg/kg) sono state tollerate con conseguenze cliniche di natura relativamente minore come vomito, sonnolenza, mal di testa, tachicardia e, in pochi pazienti, compromissione della funzione renale moderatamente severa e reversibile. Tuttavia gravi sintomi di intossicazione sono stati segnalati a seguito di accidentale sovradosaggio con ciclosporina dopo somministrazione parenterale in neonati prematuri.
Trattamento
In tutti i casi di sovradosaggio, devono essere seguite le misure generali di supporto e adottato un trattamento sintomatico. Emesi forzata e lavanda gastrica possono essere utili entro le prime ore dall'assunzione orale. Ciclosporina è poco dializzabile e non può essere eliminata efficacemente dai filtri a carbone dell'emoperfusione.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Sandimmun durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Non sono disponibili studi clinici adeguati o ben controllati in donne in gravidanza che utilizzano ciclosporina. Esiste una quantità moderata di dati dall'esperienza post-marketing sull'uso della ciclosporina in pazienti in gravidanza, compresi i registri dei trapianti e la letteratura pubblicata con la maggior parte dei casi disponibili da pazienti trapiantati. Le donne gravide sottoposte a trapianto in trattamento con terapie immunosoppressive, ciclosporina e regimi contenenti ciclosporina compresi, sono a rischio di parto prematuro (<37 settimane).
Studi sullo sviluppo embrio-fetale (EFD) nei ratti e nei conigli con ciclosporina hanno mostrato tossicità embrio-fetale a livelli di dose inferiori alla dose massima raccomandata nell'uomo (Maximum Recommended Human Dose, MRHD) in base alla superficie corporea (body surface area, BSA) (vedere paragrafo 5.3).
Sandimmun non deve essere utilizzato in gravidanza a meno che il potenziale beneficio per la madre superiil potenziale rischio fetale. Anche il contenuto di etanolo delle formulazioni di Sandimmun deve essere tenuto in considerazione nelle donne in gravidanza (vedere paragrafo 4.4).
I dati pubblicati dal National Transplantation Pregnancy Registry (NTPR), hanno descritto gli esiti della gravidanza nelle pazienti trapiantate di rene (482), fegato (97) e cuore (43) che ricevevano ciclosporina. I dati hanno indicato gravidanze riuscite con un tasso di nati vivi del 76% e del 76,9% e del 64% nelle pazienti trapiantate rispettivamente di rene, fegato e cuore. Il parto prematuro (< 37 settimane) è stato riportato nel 52%, 35% e 35% delle pazienti trapiantate rispettivamente di rene, fegato e cuore.
I tassi di aborti spontanei e gravi difetti alla nascita sono risultati essere paragonabili ai tassi osservati nella popolazione generale. Non è stato possibile escludere un potenziale effetto diretto della ciclosporina su ipertensione materna, preeclampsia, infezioni o diabete date le limitazioni inerenti ai registri e alle segnalazioni di sicurezza post-marketing.
È disponibile un numero limitato di osservazioni in bambini esposti a ciclosporina in utero, fino a un'età di circa 7 anni. La funzione renale e la pressione sanguigna in questi bambini erano normali.
Allattamento
La ciclosporina è trasferitanel latte materno. Le madri in trattamento con Sandimmun non devono allattare al seno per la potenzialità di causare gravi reazioni avverse in neonati/bambini allattati al seno. Si deve decidere se astenersi dall'allattamento al seno o dall'uso del medicinale tenendo in considerazione il beneficio dell'allattamento al seno per il neonato/bambino e l'importanza del medicinale per la madre.
Dati limitati hanno mostrato che il rapporto tra la concentrazione di ciclosporina nel latte e nel sangue materno era compreso tra 0,17 e 1,4. Sulla base dell'assunzione di latte del neonato, la dose massima stimata di ciclosporina ingerita da un neonato completamente allattato al seno era circa il 2% della dose materna adattata al peso.
Anche il contenuto di etanolo delle formulazioni di Sandimmun deve essere tenuto in considerazione nelle donne che allattano al seno (vedere paragrafo 4.4).
Fertilità
Vi sono dati limitati in merito all'effetto di Sandimmun sulla fertilità umana (vedere paragrafo 5.3). Non sono stati osservati effetti avversi sulla fertilità nei ratti maschi e femmine fino a 15 mg/kg/die (al di sotto della MRHD basata sulla BSA) (vedere paragrafo 5.3).
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Sandimmun sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
Sandimmun può causare disturbi neurologici e visivi (vedere paragrafo 4.8). Sandimmun può avere una moderata influenza sulla capacità di guidare veicoli e di usare macchinari. Si deve prestare attenzione quando si guida un veicolo a motore o si utilizzano macchinari.
Non sono stati effettuati studi sugli effetti di Sandimmun sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari.
PRINCIPIO ATTIVO
Il concentrato per soluzione per infusione contiene 50 mg/ml. Ogni fiala da 1 ml contiene 50 mg di ciclosporina. Ogni fiala da 5 ml contiene 250 mg di ciclosporina.
Eccipienti con effetto noto:
Etanolo: 278 mg/ml. Sandimmun 50 mg/ml concentrato per soluzione per infusione contiene circa il 34% v/v di etanolo (27,8% m/v di etanolo).
Macrogolglicerolo ricinoleato/Olio di ricino poliossile-35: 650 mg/ml.
Per l'elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
ECCIPIENTI
Etanolo assoluto
Macrogolglicerolo ricinoleato/olio di ricino poliossile 35
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 48 mesi
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione. Per le condizioni di conservazione dopo la diluizione e dopo la prima apertura del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Fiala di vetro (tipo I) da 1 ml e da 5 ml incolore.
Confezione da 10 fiale da 1 ml.
Confezione da 10 fiale da 5 ml
È possibile che non tutte le confezioni siano commercializzate.
PATOLOGIE CORRELATE
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Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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