Wilfactin soluz. iniett. 1 flac. 1.000 UI + 1 flac. solv. 10 ml

21 novembre 2024
Farmaci - Wilfactin

Wilfactin soluz. iniett. 1 flac. 1.000 UI + 1 flac. solv. 10 ml


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Wilfactin soluz. iniett. 1 flac. 1.000 UI + 1 flac. solv. 10 ml è un medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico (classe C), a base di fattore von Willebrand umano, appartenente al gruppo terapeutico Antiemorragici. E' commercializzato in Italia da Kedrion S.p.A.


INDICE SCHEDA



INFORMAZIONI GENERALI


TITOLARE:

Laboratoire Francais du Fractionnement et des Biotechnologies

CONCESSIONARIO:

Kedrion S.p.A.

MARCHIO

Wilfactin

CONFEZIONE

soluz. iniett. 1 flac. 1.000 UI + 1 flac. solv. 10 ml

FORMA FARMACEUTICA
Polvere

PRINCIPIO ATTIVO
fattore von Willebrand umano

GRUPPO TERAPEUTICO
Antiemorragici

CLASSE
C

RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica limitativa, utilizzabile esclusivamente in ambiente ospedaliero o in struttura ad esso assimilabile - vietata la vendita al pubblico

PREZZO
1798,50 €


CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO


Confezioni e formulazioni di Wilfactin disponibili in commercio:

  • wilfactin soluz. iniett. 1 flac. 1.000 UI + 1 flac. solv. 10 ml (scheda corrente)

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INDICAZIONI TERAPEUTICHE


A cosa serve Wilfactin? Perchè si usa?


WILFACTIN è indicato per la prevenzione e il trattamento dell'emorragia o del sanguinamento chirurgico in pazienti con malattia di von Willebrand (VWD) quando il solo trattamento con desmopressina (DDAVP) sia inefficace o controindicato.

WILFACTIN può essere utilizzato per tutte le fasce di età.

WILFACTIN non deve essere usato nel trattamento dell'emofilia A.


CONTROINDICAZIONI


Quando non dev'essere usato Wilfactin?


Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti


AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO


Cosa serve sapere prima di prendere Wilfactin?


Nei pazienti con sanguinamento in atto, si raccomanda di somministrare in associazione un prodotto a base di fattore VIII con un prodotto a base di fattore von Willebrand a basso contenuto di FVIII in una siringa separata come trattamento di prima linea.

Ipersensibilità

Come con tutte le somministrazioni endovenose di proteine derivate da plasma, sono possibili reazioni di ipersensibilità. I pazienti devono essere tenuti sotto stretto controllo ed osservati attentamente per l'intera durata dell'iniezione in modo da evidenziare eventuali sintomi. È necessario informare i pazienti riguardo ai segni precoci di reazioni di ipersensibilità quali orticaria, orticaria generalizzata, senso di costrizione toracica, respiro sibilante, ipotensione e anafilassi. Se si presentano tali sintomi, bisogna immediatamente interrompere la somministrazione. In caso di shock anafilattico, bisogna praticare il trattamento medico standard.

Agenti trasmissibili

Le comuni misure messe in atto per prevenire le infezioni dovute all'uso di specialità medicinali ottenute da sangue o plasma umano comprendono la selezione dei donatori, l'analisi delle singole donazioni e dei pool di plasma per la ricerca di specifici marcatori di infezione, e l'introduzione di metodi efficaci di rimozione/inattivazione virale nel processo produttivo.

Malgrado ciò, quando si somministrano specialità medicinali ottenute da sangue o plasma umano, non è possibile escludere completamente la possibilità di trasmissione di agenti infettivi. Questa affermazione è valida anche per virus emergenti o di natura ignota e per altri agenti patogeni.

Le misure adottate sono considerate efficaci per i virus con involucro quali virus immunodeficienza umana (HIV) virus dell'epatite B (HBV) e virus dell'epatite C (HCV), mentre possono avere valore limitato contro i virus privi di involucro quali virus dell'epatite e il parvovirus B19. L'infezione da parvovirus B19 può avere conseguenze gravi per le donne in stato di gravidanza (infezione fetale) e per i soggetti con immunodeficienza o aumentata eritropoiesi (per esempio anemia emolitica).

Per i pazienti che ricevano con regolarità fattore von Willebrand ottenuto dal plasma umano, va considerata la possibilità di vaccinare opportunamente il paziente (contro l'epatite A e l'epatite B).

Si raccomanda fortemente di prendere nota della denominazione e del numero di lotto del prodotto ogni qualvolta si somministra WILFACTIN ad un paziente, in modo da poter risalire al lotto di produzione somministrato a ciascun paziente.

Tromboembolismo

WILFACTIN è un prodotto a base di fattore di von Willebrand con un basso contenuto di FVIII.

Tuttavia, vi è il rischio di insorgenza di eventi tromboembolici, in particolare nei pazienti che presentano noti fattori di rischio clinici o di laboratorio. I pazienti a rischio devono pertanto essere tenuti sotto controllo per evidenziare segni precoci di trombosi. Istituire la profilassi contro la tromboembolia venosa, seguendo le attuali linee guida.

Quando si utilizza WILFACTIN, il medico curante deve essere consapevole che un trattamento continuato può causare un eccessivo aumento del FVIII:C. Pertanto nei pazienti che richiedono dosi frequenti di WILFACTIN, specialmente se in combinazione con un prodotto a base di fattore VIII, devono essere monitorati i livelli plasmatici di FVIII:C al fine di evitare il protrarsi di eccessivi livelli plasmatici di FVIII:C, che possono aumentare il rischio di eventi tromboembolici.

Immunogenicità

I pazienti con malattia di von Willebrand, in particolare quelli con malattia di von Willebrand di tipo 3, possono sviluppare anticorpi neutralizzanti (inibitori) nei confronti del fattore di von Willebrand. Se non vengono raggiunti i livelli plasmatici attesi di attività del VWF:RCo, o se non si riesce a controllare il sanguinamento con una dose adeguata, si raccomanda di eseguire un test appropriato per valutare la presenza di inibitore del fattore di von Willebrand Nei pazienti che presentano livelli elevati di inibitore, il trattamento con il fattore di von Willebrand può risultare inefficace e si devono considerare opzioni terapeutiche alternative.

Considerazioni relative all'eccipiente (contenuto di sodio)

Questo medicinale contiene sodio.

Se vengono iniettate più di 3 300 UI (più di 1 mmol di sodio), questo deve essere preso in considerazione dai pazienti che seguono un regime dietetico iposodico. (vedere paragrafo 2 per la quantità per flaconcino).


INTERAZIONI


Quali farmaci, principi attivi o alimenti possono interagire con l'effetto di Wilfactin?


Non sono note interazioni fra i prodotti a base di fattore von Willebrand umano ed altri medicinali.


POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE


Come si usa Wilfactin? Dosi e modo d'uso


Per il trattamento della malattia di von Willebrand è necessaria la supervisione di un medico esperto nel trattamento dei disordini dell'emostasi.

Posologia

Generalmente, 1 UI/kg di fattore von Willebrand aumenta di 0,02 UI/mL (2%) il livello di VWF:RCo circolante.

Si devono raggiungere livelli di VWF:RCo > 0,6 UI/mL (60%) e livelli di FVIII:C > 0,4 UI/mL (40%).

L'emostasi non può essere garantita fintanto che l'attività coagulante del fattore VIII (FVIII:C) non abbia raggiunto 0,4 UI/mL (40%). Una singola iniezione di solo fattore di von Willebrad non induce l'aumento massimo di FVIII:C per almeno 6-12 ore. Il livello di FVIII:C non può essere corretto immediatamente. Pertanto, se il livello plasmatico basale di FVIII:C del paziente è al di sotto di questa soglia critica, in tutte le situazioni nelle quali deve essere ottenuta una rapida correzione dell'emostasi, come nel trattamento di emorragie, traumi gravi o nella chirurgia d'emergenza, bisogna associare un prodotto a base di fattore VIII alla prima iniezione di fattore von Willebrand affinché si raggiungano livelli plasmatici di FVIII:C tali da assicurare l'emostasi.

Tuttavia, se non è necessario un immediato aumento di FVIII:C, come ad esempio in caso di un intervento chirurgico pianificato, o se il livello basale di FVIII:C è sufficiente a garantire l'emostasi, il medico può decidere di omettere la co-somministrazione del fattore VIII con la prima iniezione di VWF.
  • Inizio del trattamento:
La prima dose di WILFACTIN va da 40 a 80 UI/kg, per il trattamento di emorragia o trauma in associazione con la quantità necessaria di concentrato di fattore VIII, calcolata in base al livello plasmatico basale di FVIII:C del paziente, in modo da raggiungere un appropriato livello plasmatico di FVIII:C, subito prima dell'intervento o appena possibile dopo l'esordio dell'episodio di sanguinamento o il trauma grave. In caso di intervento chirurgico, somministrare WILFACTIN 1 ora prima della procedura.

Può essere necessaria la somministrazione di una dose iniziale di 80 U.I/kg di WILFACTIN, in particolare nei pazienti affetti dalla malattia di von Willebrand di tipo 3, nei quali il mantenimento di livelli adeguati può richiedere dosi superiori rispetto agli altri tipi di VWD.

Per la chirurgia elettiva, il trattamento con WILFACTIN deve iniziare 12-24 ore prima dell'intervento ed essere ripetuto 1 ora prima della procedura. In tal caso, non è necessaria la co-somministrazione di un concentrato di fattore VIII, dal momento che normalmente il FVIII:C endogeno raggiunge la soglia critica di 0,4 UI/mL (40%) prima dell'intervento. È comunque necessario accertarsene caso per caso.
  • Iniezioni successive:
Se necessario, il trattamento deve essere protratto somministrando una dose adeguata di WILFACTIN, 40-80 UI/kg al giorno, in 1 o 2 iniezioni al giorno per uno o più giorni. La dose e la durata del trattamento dipendono dalle condizioni cliniche del paziente, dalla natura e dalla gravità del sanguinamento e dai livelli di VWF:RCo e di FVIII:C.
  • Profilassi a lungo termine
WILFACTIN può essere somministrato per la profilassi a lungo termine, con un dosaggio che viene definito individualmente caso per caso. Dosi di WILFACTIN comprese fra le 40 e le 60 UI/kg, somministrate due o tre volte a settimana, riducono il numero di episodi emorragici.
  • Trattamento ambulatoriale:
Il trattamento domiciliare può essere iniziato, con l'approvazione del medico curante, soprattutto nei casi di sanguinamento minore o moderato o durante la profilassi a lungo termine per prevenire il sanguinamento. Il medico deve garantire che venga fornita una formazione adeguata e che il trattamento venga rivisto a intervalli predefiniti.

Popolazione pediatrica

Per ogni indicazione, il dosaggio si basa sul peso corporeo. La dose e la durata del trattamento devono essere regolate in base alle condizioni cliniche del paziente e ai suoi livelli plasmatici di VWF:RCo e FVIII:C
  • Inizio del trattamento:
    • Per i bambini di età inferiore ai 6 anni, la dose iniziale può essere guidata dal recupero incrementale (RI) del paziente oppure, se non sono disponibili i dati del RI, può essere necessaria una dose iniziale compresa tra 60 e 100 UI/kg, con l'obiettivo di aumentare i livelli di VWF:RCo dei pazienti fino a 100 UI/dL
    • Per i bambini di età superiore a 6 anni e gli adolescenti, la posologia è la stessa dei pazienti adulti.
  • Iniezioni successive:
Per i bambini e gli adolescenti, le dosi successive devono essere individualizzate in base alle condizioni cliniche e ai livelli di VWF:RCo e regolate in base alla riposta clinica.

Per la chirurgia elettiva:

 

 
  • nei bambini di età inferiore a 6 anni, dopo una prima dose somministrata da 12 a 24 ore prima della procedura, la ripetizione della dose potrà essere effettuata 30 minuti prima della procedura.
  • per i bambini di età superiore a 6 anni e gli adolescenti, la posologia è la stessa dei pazienti adulti.
  • Profilassi:
Per i bambini e gli adolescenti, la dose e la frequenza di ri-somministrazione devono essere individualizzate in base al recupero incrementale del paziente e ai livelli di VWF:RCo e regolate in base alla risposta clinica.

Modo di somministrazione

Dissolvere la preparazione come descritto nel paragrafo 6.6.

WILFACTIN deve essere somministrato per via intravenosa ad una velocità massima di 4 mL/minuto.


SOVRADOSAGGIO


Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Wilfactin?


Non sono stati segnalati sintomi di sovradosaggio con il fattore von Willebrand. Eventi tromboembolici possono verificarsi in caso di sovradosaggio importante.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO


E' possibile prendere Wilfactin durante la gravidanza e l'allattamento?


Gli studi condotti sull'animale non sono sufficienti a valutare la sicurezza di WILFACTIN relativamente alla fertilità, alla riproduzione, alla gravidanza, allo sviluppo embrio/fetale o allo sviluppo peri- e postnatale.

La sicurezza di WILFACTIN durante la gravidanza e l'allattamento non è stata valutata in studi clinici.

WILFACTIN deve essere somministrato a donne carenti del fattore von Willebrand in gravidanza o che allattano solo se chiaramente indicato.


GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI


Effetti di Wilfactin sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari


Non sono stati osservati effetti sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari.


PRINCIPIO ATTIVO


WILFACTIN si presenta come polvere e solvente per soluzione iniettabile che contiene nominalmente 500 UI, 1 000 UI o 2 000 UI del fattore di von Willebrand umano (VWF) per flaconcino.

Il prodotto contiene circa 100 UI/mLdi fattore di von Willebrand umano quando ricostituito con 5 mL (500 UI), 10 mL (1 000 UI) o 20 mL (2 000 UI) di acqua per preparazioni iniettabili.

Prima dell'aggiunta di albumina, l'attività specifica di WILFACTIN è maggiore o uguale a 60 UI di VWF:RCo/mg di proteina.

**La potenza del VWF (UI) è misurata in base all'attività del cofattore ristocetina (VWF:RCo) con riferimento allo Standard Internazionale per i concentrati di fattore von Willebrand (WHO).

La quantità di fattore VIII (FVIII) umano in WILFACTIN è ≤ 10 UI/100 UI di VWF:RCo.

L'attività del fattore VIII (UI) viene determinata utilizzando il saggio cromogenico della Farmacopea Europea.

Eccipienti con effetti noti

Questo medicinale contiene sodio:
  • Un flaconcino da 5 mL (500 UI) contiene 0.15 mmol (3.4 mg) di sodio
  • Un flaconcino da 10 mL (1 000 UI) contiene 0.3 mmol (6.9 mg) di sodio
  • Un flaconcino da 20 mL (2 000 UI) contiene 0.6 mmol (13.8 mg) di sodio

Per l'elenco completo degli eccipienti vedere il paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI


Polvere: albumina umana, arginina cloridrato, glicina, sodio citrato e calcio cloruro diidrato.

Solvente: acqua per preparazioni iniettabili.


SCADENZA E CONSERVAZIONE


Scadenza: 36 mesi

Non conservare al di sopra dei 25°C. Conservare nella confezione originale per tenere al riparo dalla luce. Non congelare.

Per le condizioni di conservazione dopo la ricostituzione del medicinale, vedere paragrafo 6.3.


NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE


Polvere in un flaconcino (di vetro tipo I) con tappo (bromobutile) e capsula di chiusura protettiva + 5 ml di solvente in un flaconcino (vetro tipo I o tipo II) con tappo (bromobutile o clorobutile) e cappuccio protettivo con un sistema di trasferimento.

Confezione da 1 unità.

Polvere in un flaconcino (di vetro tipo I) con tappo (bromobutile) e cappuccio protettivo + 10 ml di solvente in un flaconcino (vetro tipo I o tipo II) con tappo (bromobutile) e capsula di chiusura protettiva con un sistema di trasferimento.

Confezione da 1 unità.

Polvere in un flaconcino (di vetro tipo I) con tappo (bromobutile) e cappuccio protettivo + 20 ml di solvente in un flaconcino (vetro tipo I o tipo II) con tappo (bromobutile o clorobutile) e capsula di chiusura protettiva con un sistema di trasferimento.

Confezione da 1 unità.

Data ultimo aggiornamento: 03/07/2024

Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.

Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico



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