24 novembre 2024
Farmaci - Zinco Solfato Idi
Zinco Solfato Idi 200 mg 30 compresse
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Zinco Solfato Idi 200 mg 30 compresse è un medicinale soggetto a prescrizione medica (classe C), a base di zinco solfato eptaidrato, appartenente al gruppo terapeutico Integratori minerali, Zinco. E' commercializzato in Italia da Theriaca S.r.l.
INDICE SCHEDA
- INFORMAZIONI GENERALI
- CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
- FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
- INDICAZIONI TERAPEUTICHE
- CONTROINDICAZIONI
- AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
- POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
- SOVRADOSAGGIO
- EFFETTI INDESIDERATI
- GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
- GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
- PRINCIPIO ATTIVO
- ECCIPIENTI
- SCADENZA E CONSERVAZIONE
- NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
- PATOLOGIE CORRELATE
INFORMAZIONI GENERALI
TITOLARE:
IDI Farmaceutici S.r.l.CONCESSIONARIO:
Theriaca S.r.l.MARCHIO
Zinco Solfato IdiCONFEZIONE
200 mg 30 compresseFORMA FARMACEUTICA
compressa
PRINCIPIO ATTIVO
zinco solfato eptaidrato
GRUPPO TERAPEUTICO
Integratori minerali, Zinco
CLASSE
C
RICETTA
medicinale soggetto a prescrizione medica
PREZZO
18,00 €
CONFEZIONI DISPONIBILI IN COMMERCIO
Confezioni e formulazioni di Zinco Solfato Idi disponibili in commercio:
- zinco solfato idi 200 mg 30 compresse (scheda corrente)
FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (PDF)
SCARICA IL PDF DEL FOGLIETTO ILLUSTRATIVO (AIFA)
Foglietto illustrativo Zinco Solfato Idi »
N.B. Alcuni PDF potrebbero non essere disponibili
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
A cosa serve Zinco Solfato Idi? Perchè si usa?
- Terapia e profilassi della carenza durante la gravidanza e l'allattamento.
- Acrodermatite enteropatica.
- Coadiuvante nella terapia delle ferite ed ustioni
- Coadiuvante nella terapia dell'acne volgare
CONTROINDICAZIONI
Quando non dev'essere usato Zinco Solfato Idi?
Ipersensibilità al principio attivo ad uno qualsiasi degli eccipienti, o a sostanze strettamente correlate dal punto di vista chimico.
AVVERTENZE E PRECAUZIONI D'USO
Cosa serve sapere prima di prendere Zinco Solfato Idi?
Anche se dosaggi terapeutici di zinco solfato sono stati somministrati per periodi superiori ad un anno, senza che siano emersi effetti avversi di alcun genere, la somministrazione protratta di composti dello zinco può portare a deficienza di rame (ipocupriemia). Al fine di evitare potenziali fenomeni di accumulo e di tossicità dovuta alla ipocupremia zinc-indotta, la somministrazione protratta di zinco solfato dovrebbe essere effettuata controllando periodicamente la zinchemia. Nell'acrodermatite enteropatica invece, poichè il deficit di zinco nell'organismo è mediato da un difetto su base genetica dell'assorbimento intestinale dell'oligoelemento, è improbabile che si possano verificare fenomeni tossici o di accumulo.
Non sono risultate necessarie riduzioni del dosaggio, né nei pazienti di età geriatrica né in quelli affetti da insufficienza degli organi emuntori.
POSOLOGIA E MODO DI SOMMINISTRAZIONE
Come si usa Zinco Solfato Idi? Dosi e modo d'uso
- Nella profilassi della carenza durante la gravidanza e l'allattamento: 1-2 compresse/die;
- Nell'acrodermatite enteropatica: 10mg/Kg/die;
- Nella terapia delle ferite ed ustioni: 2-3 compresse/die
- Nell'acne volgare sono indicate 2-4 compresse/die.
SOVRADOSAGGIO
Cosa fare se avete preso una dose eccessiva di Zinco Solfato Idi?
Nell'uomo, l'ingestione accidentale di 12 g di zinco solfato, una dose 20 volte maggiore la dose massima terapeutica giornaliera, ha indotto torpore, letargia e incremento dei livelli sierici di amilasi e lipasi.
Il sovradosaggio di zinco solfato può dare luogo ad erosioni del tratto gastrointestinale: in caso di sovradosaggio accidentale o volontario sono perciò controindicati la lavanda gastrica e l'induzione del vomito.
È raccomandata la somministrazione di latte, albume d'uovo, carbone vegetale o di agenti chelanti come l'EDTA.
EFFETTI INDESIDERATI
Quali sono gli effetti collaterali di Zinco Solfato Idi?
Sono stati segnalati, disturbi gastrointestinali (nausea, dispepsia, dolori addominali, vomito, diarrea, irritazione gastrica, gastrite) di entità lieve - moderata.
L'impiego di zinco solfato, alla dose di 300 - 1200 mg/die in pazienti affetti da morbo di Wilson, fino a tre anni di terapia, non ha indotto effetti indesiderati.
Neanche in pazienti affetti da acrodermatite enteropatica, l'assunzione a lungo termine di 4,4 - 8,8 mg/kg/die di zinco solfato ha dato luogo a sintomi di tossicità.
GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
E' possibile prendere Zinco Solfato Idi durante la gravidanza e l'allattamento?
I dati di tossicologia animale sulla riproduzione hanno evidenziato che lo ione, fino a 4 mg/Kg/die (equivalenti al doppio della dose massima impiegata sull'uomo), risulta sprovvisto di effetti tossici sul feto.
In donne gravide, affette da morbo di Wilson, lo zinco solfato è stato impiegato per tutta la durata della gestazione, alla dose di 600 - 800 mg/die.
Una donna affetta da acrodermatite enteropatica ha condotto a termine due gravidanze, assumendo 300 mg/die di zinco solfato fin dal primo trimestre e per la maggior parte del periodo gravidico, incrementando l'assunzione a 450 mg/die nell'ultimo mese di gestazione.
Poiché lo zinco viene escreto nel latte materno, durante l'allattamento l'assunzione di zinco solfato dovrebbe essere riservata ai casi di accertata carenza di Zn2+ nella madre. In tal caso, valutando settimanalmente che i livelli plasmatici di zinco durante il periodo di somministrazione del farmaco non superino il valore di 20 µM, l'allattamento potrà essere proseguito.
GUIDA DI VEICOLI E USO DI MACCHINARI
Effetti di Zinco Solfato Idi sulla capacità di guidare veicoli e sull'uso di macchinari
L'assunzione di Zinco Solfato IDI non altera la capacità di guida, né l'uso di altri macchinari.
PRINCIPIO ATTIVO
Ogni compressa contiene:
principio attivo:
Zinco Solfato Monoidrato 124,8 mg
equivalente a 200 mg di Zinco Solfato eptaidrato.
ECCIPIENTI
Lattosio, Amido di riso, Magnesio stearato.
SCADENZA E CONSERVAZIONE
Scadenza: 36 mesi
Non sono previste speciali precauzioni per la conservazione.
NATURA E CONTENUTO DEL CONTENITORE
Astuccio in cartone con 30 compresse in blister.
PATOLOGIE CORRELATE
Data ultimo aggiornamento: 02/01/2023
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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