23 novembre 2024
Gliclazide Pensa
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Cos'è Gliclazide Pensa (gliclazide)
Gliclazide Pensa è un farmaco a base di gliclazide, appartenente al gruppo terapeutico Ipoglicemizzanti orali. E' commercializzato in Italia da Towa Pharmaceutical S.p.A.
Confezioni e formulazioni di Gliclazide Pensa disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Gliclazide Pensa disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
A cosa serve Gliclazide Pensa e perchè si usa
Ipoglicemizzante orale nel diabete non insulino-dipendente, anche con complicazioni vascolari.
Indicazioni: come usare Gliclazide Pensa, posologia, dosi e modo d'uso
- Uso orale.
- Uso riservato agli adulti.
La posologia giornaliera è in genere di 2 compresse al giorno di GLICLAZIDE PENSA in una o due somministrazioni; 1 compressa (talvolta ½) sarà sufficiente nel diabete lieve; 3 compresse nel diabete più serio.
Popolazione pediatrica
L'uso del medicinale non è raccomandato nei bambini e negli adolescenti fino ai 18 anni.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Gliclazide Pensa
L'uso di gliclazide è controindicato in pazienti con:
- ipersensibilità alla gliclazide, alle altre sulfaniluree o ad uno qualsiasi degli eccipienti;
- diabete giovanile;
- diabete infantile;
- tendenza al pre-coma o coma diabetico;
- chetosi grave;
- grave insufficienza epatica o renale;
- trattamento in corso con miconazolo (vedere paragrafo 4.5);
- traumi gravi;
- infezioni;
- gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6).
Gliclazide Pensa può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Benché gli studi sugli animali non abbiano mostrato un effetto teratogeno della gliclazide, in mancanza di sufficienti informazioni sull'uomo, se ne controindica l'uso in gravidanza e analogamente durante l'allattamento.
Quali sono gli effetti indesiderati di Gliclazide Pensa
Eccezionalmente ipoglicemia che può essere facilitata dai fattori precedentemente richiamati o da eccessivo dosaggio.
Per quanto il prodotto sia molto ben tollerato altri effetti collaterali di minore importanza e transitori possono essere rappresentati da disturbi gastrointestinali e da eruzioni cutanee di origine allergica.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo: rash, prurito, orticaria, angioedema, eritema, eruzioni maculopapulose, reazioni bollose (come la sindrome di Stevens-Johnson e la necrolisi epidermica tossica).
Patologie del sistema emolinfopoietico: le alterazioni ematologiche sono rare. Potrebbero includere anemia, leucopenia, trombocitopenia, agranulocitosi, generalmente reversibili con la sospensione del trattamento. Tali effetti possono sopravvenire nei soggetti sulfamidosensibili. Non sono segnalate variazioni dei test di funzionalità epatica.
Analogamente con l'uso di sulfamidici ipoglicemizzanti sono state riferite possibili fotosensibilizzazioni ed effetti disulfiramsimili.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.
Patologie correlate:
Nota: Nel contenuto della scheda possono essere presenti dei riferimenti a paragrafi non riportati.
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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