21 novembre 2024
Terazosina Teva
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Cos'è Terazosina Teva (terazosina cloridrato)
Terazosina Teva è un farmaco a base di terazosina cloridrato, appartenente al gruppo terapeutico Alfabloccanti, Ipertrofia prostatica benigna. E' commercializzato in Italia da Teva Italia S.r.l. - Sede legale:
Confezioni e formulazioni di Terazosina Teva disponibili in commercio
Selezionare una delle seguenti confezioni di Terazosina Teva disponibili in commercio per accedere alla scheda completa, visualizzare il prezzo e scaricare il foglietto illustrativo (bugiardino):
A cosa serve Terazosina Teva e perchè si usa
Le compresse di Terazosina Teva sono indicate per:
Il trattamento dell'ipertensione da lieve a moderata.
Il trattamento sintomatico dell'ostruzione delle vie urinarie provocata da iperplasia prostatica benigna (IPB).
Indicazioni: come usare Terazosina Teva, posologia, dosi e modo d'uso
Uso orale.
Per i diversi regimi posologici sono disponibili differenti dosaggi.
La dose di terazosina dovrà essere regolata sulla base della risposta del paziente. Di seguito vengono riportate le istruzioni per la somministrazione:
Dose iniziale
In tutti i pazienti, non deve essere superata la dose singola di 1 mg, quella più bassa, da assumere prima di coricarsi. Tale raccomandazione dovrà essere strettamente osservata al fine di ridurre potenziali episodi ipotensivi acuti da prima dose.
Dosi successive
Trattamento dell''ipertensione da lieve a moderata
Il singolo dosaggio giornaliero può essere aumentato raddoppiando approssimativamente il dosaggio ad intervalli settimanali al fine di raggiungere la risposta pressoria desiderata.
La dose di mantenimento deve essere adattata alla risposta del paziente. 2 mg/die possono essere sufficienti con aumenti fino a 10 mg se necessario (studi clinici sostengono l'uso da 2 a 10 mg come dose di mantenimento).
La dose massima è pari a 20 mg/die di terazosina e non deve essere superata.
Uso con diuretici tiazidici e altri agenti antiipertensivi nel corso del trattamento dell'ipertensione
Quando viene aggiunto un diuretico tiazidico o un altro agente antiipertensivo al regime di trattamento del paziente, la dose di terazosina dovrà essere ridotta o sospesa e, se necessario, si deve ripetere l'aggiustamento della dose. Si deve prestare attenzione in caso di somministrazione di terazosina contemporaneamente a tiazidi o altri agenti antiipertensivi, poiché si può sviluppare ipotensione.
Trattamento dell'iperplasia prostatica benigna
La dose può essere aumentata raddoppiando approssimativamente il dosaggio ad intervalli settimanali o bisettimanali al fine di raggiungere la riduzione dei sintomi desiderata. La dose di mantenimento usuale è compresa tra 5 mg e 10 mg, somministrati una volta al giorno. Il miglioramento dei sintomi si rileva dopo circa due settimane dall'inizio del trattamento con terazosina.
I dati attualmente disponibili sono insufficienti per suggerire un ulteriore miglioramento sintomatico con dosi superiori a 10 mg/die.
Il trattamento deve essere iniziato usando le compresse da 1 mg per una durata di sette giorni, le compresse da 2 mg per una durata di 14 giorni e le compresse da 5 mg per una durata di 7 giorni. La risposta al trattamento dovrà essere riesaminata ogni quattro settimane. Durante ciascuna fase dell'aggiustamento della dose possono verificarsi effetti collaterali transitori. Se gli effetti collaterali dovessero persistere, si dovrà prendere in considerazione una riduzione del dosaggio.
Insufficienza renale
Studi di farmacocinetica indicano che pazienti con funzionalità renale ridotta non richiedono alcuna modifica nel dosaggio raccomandato.
Bambini
Non sono state determinate sicurezza ed efficacia nei bambini.
Anziani
Studi di farmacocinetica effettuati negli anziani indicano che non sono necessarie modifiche importanti del dosaggio raccomandato.
Comunque è richiesta particolare cautela per l'aggiustamento della dose di terazosina.
Se la somministrazione è interrotta per diversi giorni, la terapia deve essere nuovamente istituita al regime posologico iniziale.
Uso in pazienti con insufficienza epatica
La dose di terazosina deve essere aggiustata con particolare attenzione in pazienti con funzionalità epatica compromessa poiché la terazosina è sottoposta a metabolismo epatico ed è principalmente escreta dal tratto biliare.
Non è disponibile esperienza clinica in pazienti con disfunzione epatica grave.
Modo di somministrazione
La prima compressa, di ciascun dosaggio, dovrà essere assunta la sera prima di coricarsi. Le successive compresse dello stesso dosaggio possono essere assunte al mattino. Le compresse devono essere ingerite con una sufficiente quantità di liquido (ad esempio un bicchiere d'acqua).
La terapia con terazosina per l'ipertensione è un trattamento a lungo termine che può essere interrotto solo a giudizio del medico. Nel caso in cui sia necessario interrompere il trattamento con terazosina, alla successiva ripresa, dovrà essere riutilizzata la dose da 1 mg da assumere al momento di coricarsi.
Controindicazioni: quando non dev'essere usato Terazosina Teva
Terazosina è controindicata:
- In pazienti con ipersensibilità nota al principio attivo, ad altri chinazolinici (ad es. prazosina, doxazosina) o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
- Anamnesi positiva per sincope alla minzione.
Terazosina Teva può essere usato durante la gravidanza e l'allattamento?
Gravidanza
Non è ancora stata stabilita la sicurezza durante la gravidanza e l'allattamento, anche se non sono stati rilevati effetti teratogeni nei modelli animali.
Tuttavia dati nell'animale hanno evidenziato che terazosina può aumentare la durata della gravidanza o inibire il parto.
Terazosina non deve pertanto essere usata durante la gravidanza a meno che il beneficio potenziale non sia superiore all'eventuale rischio.
Allattamento
L'allattamento al seno deve essere evitato.
Quali sono gli effetti indesiderati di Terazosina Teva
La terazosina, così come altri antagonisti dell'alfa-adrenorecettore, può causare sincope.
Gli episodi di sincope possono insorgere entro 30-90 minuti dall'assunzione della dose iniziale del medicinale. Occasionalmente tali episodi possono essere preceduti da tachicardia con frequenze di 120-160 battiti al minuto. L'ipotensione che può verificarsi in correlazione con l'assunzione della prima dose può portare a vertigini e, in casi gravi, sincope. Per evitare l'ipotensione, il trattamento con terazosina deve essere iniziato con una dose da 1 mg assunta la sera, prima di coricarsi.
L'incidenza di effetti indesiderati si basa sulle frequenze indicate di seguito:
Comune: da ≥ 1% a < 10%
Non comune: da ≥ 0,1% a < 1%
Raro: da ≥ 0,01% a < 0,1%
Molto raro: < 0,01% inclusi casi isolati
Patologie del sistema emolinfopoietico:
Molto raro: trombocitopenia.
Disturbi del sistema immunitario:
Molto raro: reazioni anafilattiche.
Patologie del sistema nervoso:
Comune: nervosismo, sonnolenza, parestesia.
Non comune: depressione.
Patologie dell'orecchio e del labirinto:
Comune: vertigini.
Patologie dell'occhio:
Comune: visione offuscata/ambliopia, disturbi della percezione dei colori.
Patologie cardiache:
Comune: palpitazioni, tachicardia, dolore toracico.
Molto raro: fibrillazione atriale.
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche:
Comune: dispnea, congestione nasale, sinusite, epistassi.
Patologie gastrointestinali:
Comune: nausea, costipazione, diarrea, vomito.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo:
Comune: prurito, eruzione cutanea.
Non comune: orticaria.
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo:
Comune: dolore dorsale.
Patologie renali e urinarie:
Raro: infezione del tratto urinario e incontinenza urinaria (segnalata principalmente nelle donne in post-menopausa).
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella:
Comune: impotenza.
Non comune: diminuzione della libido.
Raro: priapismo.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione:
Comune: capogiri, confusione della mente, svenimento (in particolare come conseguenza del passaggio rapido da una posizione seduta o sdraiata a una posizione eretta – ipotensione posturale), astenia, edema, cefalea, dolore alle estremità.
Non comune: aumento di peso, sincope.
Ulteriori reazioni avverse segnalate negli studi clinici o durante l'esperienza post-marketing ma non associate chiaramente all'uso di terazosina includono quanto segue: edema facciale, febbre, dolore addominale, al collo e alle spalle, vasodilatazione, aritmia, secchezza delle fauci, dispepsia, flatulenza, gotta, artralgia, artrite, disturbi alle articolazioni, mialgia, ansia, insonnia, bronchite, sintomi influenzali, faringite, rinite, sintomi da raffreddamento, aumento della tosse, sudorazione, anomalie visive, congiuntivite, tinnito, frequenza urinaria (aumento della minzione).
Esami diagnostici:
esiti di laboratorio suggeriscono la possibilità di emodiluizione (ossia diminuzione dei livelli di ematocrito, emoglobina, leucociti, proteine totali e albumina) osservata in studi clinici controllati. Il trattamento con terazosina fino a 24 mesi non ha evidenziato effetti significativi sui livelli dell'antigene prostata specifico (PSA).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette
La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l'autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.
Patologie correlate:
- Ipertensione
L'ipertensione è uno dei più comuni fattori di rischio cardiovascolare, eppure il 17% degli intervistati in una recente indagine lo ignora. Meglio non sottovalutarla e tenere sotto controllo la propria pressione arteriosa - Ipertrofia prostatica
Patologia dovuta all'ingrandimento benigno della ghiandola prostatica. Ingrossandosi, la prostata comprime l'uretra e rende difficoltoso il flusso di urina all'esterno (ostruzione urinaria).
Fonte: CODIFA - L'informatore farmaceutico
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