Covid-19 e intestino: cosa ne sappiamo?

04 marzo 2022
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Covid-19 e intestino: cosa ne sappiamo?



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Una ricerca ha permesso di scoprire l'impatto del virus sul sistema immunitario intestinale


Una ricerca pubblicata su Frontiers in Immunology e condotta su campioni di intestino di persone decedute a causa di Covid-19 ha permesso di scoprire l'impatto del virus sul sistema immunitario intestinale.

Il Covid-19 grave può portare a problemi respiratori e febbre alta, ma in realtà alcuni pazienti possono manifestare diarrea, nausea e vomito, il che suggerisce il coinvolgimento dell'apparato gastrointestinale. «Il tessuto linfoide presente nell'intestino contiene normalmente popolazioni microbiche intestinali sane che sono essenziali per una buona salute. Il sistema che di norma si occupa di regolare la composizione delle comunità microbiche, ovvero le placche di Peyer, un raggruppamento di follicoli linfoidi che riveste l'intestino tenue, viene danneggiato in maniera importante in caso di Covid-19 grave, indipendentemente dal fatto che siano presenti altri virus nell'intestino o meno» afferma Jo Spencer, del King's College di Londra, autore senior dello studio.

Gli esperti hanno osservato che questa componente chiave del sistema immunitario viene danneggiata quando vi è una forma di Covid-19 grave e che questo può succedere indipendentemente dal fatto che l'intestino stesso sia infettato da SARS-CoV-2 o meno. Le osservazioni dei campioni hanno rilevato che la struttura e la cellularità delle placche di Peyer erano state alterate indipendentemente dai livelli locali del virus. L'alterazione includeva l'esaurimento dei centri germinali, che normalmente propagano le cellule produttrici di anticorpi. La scarsa immunità locale conseguente potrebbe portare a una riduzione della diversità microbica, nota come disbiosi.

I ricercatori hanno anche sottolineato che i risultati suggeriscono che la vaccinazione orale potrebbe non essere efficace se il paziente è già malato, poiché il sistema immunitario intestinale è già compromesso. «In futuro sarà importante comprendere i fattori che guidano tale regolazione disfunzionale del tessuto linfoide nelle risposte infiammatorie gravi» concludono gli autori.

Fonte: Doctor33

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