29 ottobre 2016
Acalasia esofagea
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27 ottobre 2016
Acalasia esofagea
Buonasera Dottore, premetto che mio padre a settembre ha subito un'operazione di idrocefalo normoteso mediante la quale gli è stata messa una valvola a livello cerebrale. Non aveva mai avuto alcun tipo di problema di salute in vita sua e fino a maggio era ancora autonomo, malgrado progressivi peggioramenti a livello cognitivo e motorio. A fine agosto per la prima volta in vita sua si sono manifestati problemi di copiosa scialorrea. L'operazione ebbe un buon risultato, ma i problemi dopo i pasti proseguirono, o meglio peggiorarono ed è tornato in ospedale con una polmonite "ab ingestis". Vviene nutrito unicamente per via endovenosa e la diagnosi è stata quella di un'acalasia esofagea che, hanno detto, non gli permette la deglutizione regolare e non gli fa scendere correttamente il bolo alimentare che rimane bloccato con tutti i rischi che ne possono derivare. Nessuna cura dicono, io mi chiedo: POSSIBILE?? Devo davvero rassegnarmi al fatto che mio padre non potrà mai più mangiare in vita sua? Negli ultimi mesi ha perso una 15ina di Kg. I medici che lo hanno in cura aspettano notizie da parte del nutrizionista che forse suggerirà una PEG ma anche in questo caso non sono convinti e dicono che potrebbe dare un sacco di problemi, quindi brancolano ancora nel buio. Nel frattempo mio padre dimagrisce e certo questo non aiuta a migliorare tutto il resto. Immagino che se fosse più giovane opterebbero sicuramente anche per altre soluzioni, ma 77 anni non sono neanche 90 credo, Nel frattempo mio padre dimagrisce e certo questo non aiuta a migliorare tutto il resto. Immagino che se fosse più giovane opterebbero sicuramente anche per altre soluzioni, ma 77 anni non sono neanche 90 credo. Lei ritiene sia possibile fare qualcosa innanzi tutto? E in secondo luogo, è possibile che questo problema sia derivato dal suo idrocerfalo e da una eccessiva attesa? La ringrazio vivamente dell'attenzione che vorrà concedermi. CordialmenteRisposta del 29 ottobre 2016
Risposta a cura di:
Prof. ALBERTO TITTOBELLO
Non mi è possibile darle una risposta precisa, non conoscendo l'entità della acalasia. Se non è possibile l'intervento chirurgico per le condizioni generali, dovrebbe essere preso in considerazione l'intervento per via endoscopica. La PEG dovrebbe essere la soluzione estrema, ma si può sempre fare, in qualunque condizione clinica, se necessaria.
Prof. Alberto Tittobello
Casa di cura privata
Specialista attività privata
Universitario
Specialista in Gastroenterologia
Specialista in Cardiologia
Milano (MI)
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