Algodistrofia post traumatica frattura malleolo peroneale

27 aprile 2015

Algodistrofia post traumatica frattura malleolo peroneale


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21 aprile 2015

Algodistrofia post traumatica frattura malleolo peroneale

A seguito di una banale caduta il 12 gennaio ho subito la frattura scomposta del malleolo peroneale. Dopo 8 giorni (20 gennaio) mi hanno operato (intervento di osteosintesi con chiodo di Rush).
Ho portato il gesso per 30 giorni e il tutore per altri 13, con chiare indicazioni dell'ortopedico che mi ha operato, di non appoggiare assolutamente il piede a terra. Dopo 45 giorni di immobilità inizio la fisioterapia, ma non la magnetoterapia in quanto è incompatibile con il chiodo di Rush che mi hanno inserito nell'operazione (la caviglia e tutto il piede si presentava molto gonfio, tumefatto e il dolore era tanto).
La situazione del mio piede/caviglia a due mesi dall'intervento era il seguente: gonfiore nella zona della caviglia con zone un po' piu' scure (simile a lividi) nella zona operata, dolore "sopportabile" quando sono a riposo ma dolore intenso durante la fisioterapia e quando cerco di caricare, appoggiare il piede a terra.
Il 18 marzo (quindi a quasi due mesi dall'intervento) dalla radiografia emerge un inizio di osteoporosi proprio nella zona del malleolo operato (caviglia) e mi diagnosticano un'algodistrofia post-traumatica da postumi di frattura del malleolo peroneale. Continuo con la fisioterapia ma riesco solo a fare qualche passo ancora con l'aiuto delle stampelle.
Ad oggi, 20 aprile, a tre mesi dall'intervento, inizio a fare qualche passo con una sola stampella, la caviglia risulta gonfia nella zona operata e intorno le zone scuse ci sono ancora, il dolore è sempre presente ma alcuni giorni è piu' forte di altri. In generale dopo un mese di fisioterapia il piede lo sento piu' "sciolto" ma la zona operata è sempre gonfia e sembra tumefatta.
Inizio a "consultare" diversi medici per avere le idee piu' chiare, ma la confusione regna sovrana! I punti discordanti riguardano essenzialmente l'opportunità di fare la magnetoterapia in presenza del chiodo di Rush, il carico completo totale e la necessità di togliere il chiodo in breve /brevissimo tempo, ma soprattutto i tempi di guarigione e se ci sara' una guarigione!
In particolare tra fine marzo e aprile sono stato visitato da tre ortopedici che mi hanno confermato tutti l'algodistrofia ma con indicazioni terapeutici ben diverse:
ORTOPEDICO 1: SI carico totale, NO magnetoterapia, SI togliere il chiodo
ORTOPEDICO 2: NO carico totale, SI magnetoterapia, NO togliere il chiodo
ORTOPEDICO 3: SI carico totale, SI magnetoterapia, NO togliere il chiodo
Premetto che anche le "spiegazioni" sull'algodistrofia sono state diverse, alcuni rassicuranti ("si guarisce ma ci vuole tempo, almeno sei mesi") e altri molto meno (". . se non si cura bene e in tempo non riuscirà ad appoggiare piu' il piede a terra. . . non porterà a passeggio i suoi bimbi. . . . quindi mi sbrighi a curarsi. . . ").
Sono completamente in confusione, non so cosa fare e soprattutto dove andare. . . continuo con la fisioterapia, faccio qualche passo con una sola stampella cercando di "caricare", ma tra il pomeriggio e la sera la caviglia si gonfia tanto per poi sgonfiarsi la mattina (ma non del tutto) e il dolore è sempre presente e mi accompagna per tutto il giorno.
Qualcuno mi puo' dare qualche consiglio/indicazioni?


Risposta del 27 aprile 2015

Risposta a cura di:
Dott. VINCENZO VERDUCI


Salve,
dando per corretta la diagnosi di algodistrofia, senza poter visionare la documentazione radiografica, in base a quanto da Lei riportato, ritengo che un buon approccio potrebbe essere:
- concessione del carico totale;
- magnetoterapia (il chiodo di Rush non è una controindicazione assoluta a tale terapia fisica, ma soltanto una controindicazione relativa)
- sulla rimozione del mezzo di sintesi non ritengo corretto esprimermi senza poter visionare le Sue radiografie

In aggiunta a quanto sopra, prenda in considerazione un'eventuale terapia con clodronato, molto efficace in questo tipo di problematiche, qualora non vi siano controindicazioni.

Saluti

Vincenzo Verduci
Medico Ospedaliero
Specialista in Ortopedia e traumatologia
Massa (MS)


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