15 marzo 2009
Carcinoide tipico
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04 marzo 2009
Carcinoide tipico
Due anni fa mia madre, affetta da neoplasia polmonare, (carcinoide tipico al polmone sinistro); stato sottoposta ad intervento chirurgico con la conseguente asportazione di un lobo, attualmente in seguito ad una tac di controllo ha rilvelato una formazione di grandezza simile a quella precedente in posizione centrale dello stesso polmone sinistro. in questi casi si rimuove chirurgicamente tutto il polmone oppure esistono trattamenti radioterapici per evitare l'asportazione totale?. Grazie.Risposta del 13 marzo 2009
Risposta a cura di:
Dott. STEFANO TREGGIARI
Gentile Sig. Ra, seppur assai raramente rispetto ai piu' frequenti carcinomi, anche i carcinoidi tipici possono recidivare. Ma e' indispensabile sapere se effettivamente si tratta di una recidiva o di qualcos'altro. TAc, broncoscopia, agobiopsia tc-guidata sono le metodiche, tra le altre, a cui si dovrebbe necessariamente sottoporre. Posta la diagnosi di certezza, i carcinoidi sono scarsamente radio e/o chemiosensibili per cui potrebbe essere necessario un reintervento, ove il quadro clinico e radiologico lo consentano.
A disposizione per ogni ulteriore chiarimento, porgo
cordiali saluti
Stefano Treggiari
Staff chirurgia toracica
osp. forlanini, roma
Dott. Stefano Treggiari
Medico Ospedaliero
Specialista in Chirurgia toracica
ROMA (RM)
Risposta del 15 marzo 2009
Risposta a cura di:
Prof.ssa VIRGINIA CIROLLA
Gentile utente
il CARCINOIDE
e' un tumore a basso grado di malignità, raro (1-2% di tutti i tumori polmonari) distinto in tipico e atipico. Rara la sindrome da carcinoide (2-7%); talvolta presente una sindrome di Cushing con produzione di ACTH o di un releasing della corticotropina.
I carcinoidi tipici sono tumori benigni, di dimensioni inferiori a 3 cm, con un coinvolgimento linfonodale nel 5-15% dei casi. La sopravvivenza a 5 anni è stimata attorno al 90-98% dei casi.
I carcinoidi atipici presentano invece un decorso clinico più aggressivo, con dimensioni generalmente superiori ai 3 cm di diametro e riscontro di coinvolgimento linfonodale nel 40-48% dei casi. Le metastasi a distanza sono presenti nel 20% dei casi. La sopravvivenza a 5 anni è pari al 60%. La chirurgia rappresenta il trattamento di elezione.
Due sono i momenti essenziali nel trattamento chirurgico di questi tumori: la rimozione radicale della neoplasia con atteggiamento conservativo, la dissezione linfonodale. Tale comportamento è suffragato dal concetto che il carcinoide di rado infiltra il tessuto adiacente, tanto da rendere sufficiente un margine di resezione anche solo di 0. 5 cm. Per tale motivo, è giustificata una chirurgia conservativa con lobectomia, resezione segmentaria o broncotomia con rimozione locale del tumore. La pneumonectomia e' riservata alle lesioni centrali di grosse dimensioni.
La dissezione linfonodale è d'obbligo soprattutto per i carcinoidi atipici.
La resezione per via endoscopica, essendo associata a rischio di emorragia, è riservata a pazienti ad alto rischio con ostruzione bronchiale sintomatica.
La prognosi dei carcinoidi bronchiali è favorevole e correlata alle diverse caratteristiche dei due sottogruppi, con riferimento alle dimensioni del tumore, all'angioinvasività, all'indice mitotico e di proliferazione, e al coinvolgimento linfonodale
Potrebbe apportare miglioramento clinico anche con l'ipertermia locoregionale prima dell'exeresi.
DOTT. VIRGINIA A. CIROLLA
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Dott. Ssa virginia cirolla
Ricercatore
Specialista in Oncologia
ROMA (RM)
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