16 luglio 2006
Fistola pilonidale
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10 luglio 2006
Fistola pilonidale
A mia figlia di sedici anni è comparsa purtroppo una fistola pilonidale che si è aperta un poco spontaneamente e per la quale il chirurgo ha praticato un'ulteriore incisione per pulire e favorire l'eliminazione del pus. Ora si sta sottoponendo alle medicazioni, ma mi hanno già detto che l'unica terapia è quella chirurgica e che le vie più utilizzate sono quella "aperta" o quella "chiusa" con il drenaggio. Io ho letto dell'intervento con l'utilizzo della plastica di scorrimento sec. Duformentel: è possibile sapere in che cosa consiste?Grazie.
Risposta del 13 luglio 2006
Risposta a cura di:
Dott. MATTEO IMPELLIZZERI
Una volta asportata la cisti pilonidale vi è il problema della successiva guarigione della ferita chirurgica residua e del rischio di recidiva.
Nessuna delle tre tecniche elimina il rischio di recidiva che è più basso con la tecnica aperta, che però richiede più di un mese perchè la ferita chirurgica guarisca, e più elevato per la tecnica di sutura diretta.
Intermedio tra le due è il rischio di recidiva (la cisti cioè si riforma) con la ricostruzione con tecniche di chirurgia plastica che riducono la tensione della linea di sutura e spostano la cicatrice rispetto alla linea mediana. Si utilizzano lembi di scorrimento, plastiche a Z, ecc. .
Dott. Matteo Impellizzeri
Medico Ospedaliero
Specialista in Chirurgia generale
Risposta del 14 luglio 2006
Risposta a cura di:
Dott. PAOLO BRUSCHELLI
La cisti pilonidale ( o cisti a nido di peli) è caratteristica della regione sacro-coccigea.
Essa può andare incontro a una o più complicanze suppurative e abbastanza facilmente, se non correttamente trattata, recidiva.
Una delle tecniche meno note, ma molto efficace, è quella della crionecrosi ( necrosi da freddo)
L’intervento, che pratico da oltre 30 anni, si svolge in ambulatorio (ovviamente attrezzato, in anestesia locale, e consiste nel portare, con un apparecchio chiamato “criotomo” la regione interessata dalla cisti, a circa -90°C, ovvero a meno 90 gradi centigradi.
La necrosi che interessa il tessuto, a causa della bassa temperatura, guarirà in pochi giorni, e la cicatrizzazione avverrà in circa tre/quattro settimane.
Durante tale periodo è possibile attendere alla propria attività lavorativa !
Il Paziente, effettuato l’intervento, torna immediatamente al suo domicilio, o, se giunge da lontano, sosterà per 48 ore in albergo.
Può immediatamente attendere alla normale vita quotidiana, perché sede dell’intervento e le medicazioni sono assolutamente indolori.
Dott. Paolo Bruschelli
Casa di cura convenzionata
Casa di cura privata
Specialista attività privata
Ricercatore
Specialista in Anestesia e rianimazione
Specialista in Chirurgia generale
CIVITANOVA MARCHE (MC)
Risposta del 16 luglio 2006
Risposta a cura di:
Prof. MASSIMO SCHIAVONE
Indubbiamente la risoluzione definitiva della "Fistola pilonidale" conosciuta anche come "Cisti sacrococcigea" è chirurgica. Qualsiasi tecnicha se ben eseguita dà risultati duraturi.
Prof. Massimo Schiavone
Medico Ospedaliero
Specialista in Chirurgia apparato digerente
Specialista in Chirurgia d’urgenza
Specialista in Chirurgia generale
ROMA (RM)
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