29 dicembre 2006
Fuoriuscita di latte dal seno anche se non incinta.
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24 dicembre 2006
Fuoriuscita di latte dal seno anche se non incinta.
Ho 39 anni ed ho avuto 2 gravidanze di cui l'ultima risale a 20 mesi fà ed ho smesso di allattare 17 mesi fa. Da 2 mesi ho delle perdite di latte cominciate quando ho fatto una terapia con il Levopraid per Colon irritabile in dosaggio normale. Quali possono essere le cause? Grazie.Risposta del 29 dicembre 2006
Risposta a cura di:
Dott.ssa BENEDETTA BRUNDU
Il sintomo che lei riferisce, la galattorrea, ovvero la fuoriuscita di secrezione lattiginosa dal capezzolo, che presumo sia bilaterale, è nell'80% dei casi dovuta a una condizione denominata iperprolattinemia, ovvero l'aumento nel sangue dei livelli dell'ormone prolattina. Questa condizione è normale nel pre e nel post-partum perchè favorisce la produzione del latte, mentre è patologica al di fuori della gravidanza. Tra le varie cause funzionali, essa può essere dovuta a forti condizioni di stress ma nel suo caso è più probabile che sia legata all'assunzione della levosulpiride, uno dei farmaci che possono far aumentare i livelli di prolattina. Prima di andare a ricercare altre cause più complesse, che non credo siano implicate nella sua situazione, le suggerisco di sospendere l'assunzione del levopraid, attendere un mesetto e verificare la scomparsa del sintomo. Se quest'ultimo dovesse persistere il passo successivo consiste nell'eseguire un semplice prelievo di sangue per il dosaggio della prolattina, effettuabile presso qualunque laboratorio attrezzato. La modalità più corretta per eseguire questo dosaggio, al fine di eliminare qualunque possibile condizionamento da fattori di stress (persino la semplice puntura dell'ago del prelievo può alterare i livelli dell'ormone) è quello di effettuare un primo prelievo e poi un secondo dopo mezz'ora, avendo cura di mantenere una piccola farfallina per incannulare le vena ed evitare dunque la doppia puntura. Questa si chiama minicurva della prolattina. Se i valori dovessero risultare al di fuori del range di riferimento del suo laboratorio si rivolga con fiducia al suo medico curante per le cure e gli accertamenti del caso, che nella maggior parte dei casi, per valori non elevati, consiste in una terapia farmacologica per pochi mesi. Saluti
Dott. Ssa Benedetta Brundu
Specialista in Ginecologia e ostetricia
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