11 novembre 2012
Referto istologico per hpv
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08 novembre 2012
Referto istologico per hpv
Salve, sono una ragazza di 28 anni, a fine agosto ho eseguito un pap-test ed è stata evidenziata un'alterazione. Ho fatto una colposcopia con biopsia, e vorrei scrivere qui il referto dell'esame istologico:"Frammenti di mucosa cervicale con papillomatosi e vacuolizzazioni perinucleari dei cheratinociti, aspetti di metaplasia epidermoide estesa anche alle cripte ghiandolari. Reperto morfologico indicativo di lesione di tipo virale (hpv)"
Ho chiesto al mio ginecologo se fosse un livello CIN1 o altro, ma mi ha detto che è lieve e non è neanche un cin1.
Però vuole procedere con una vaporizzazione laser. Mi sembra una sorta di controsenso e non capisco bene. . capisco che magari sia sempre meglio eliminare queste cellule alterate, e se è proprio dafare lo si fa, d'altra parte penso che sia cmq un intervento un pò invasivo, per quanto semplice routine etc etc. . quindi insomma mi chiedo se sia davvero il caso di agire subito chirurgicamente o se invece sia consigliabile una costante monitorizzazione nell'ipotesi che magari questa lesione regredisca?
Non vorrei trovarmi a dover fare più volte il laser e stressare il collo dell'utero. . insomma vorrei sapere se ci sono altre vie comunque valide.
Grazie mille, Francesca
Risposta del 09 novembre 2012
Risposta a cura di:
Dott. LUIGI GALANTE
Cara Francesca,
l'esame istologico della biopsia cervicale identifica dell'alterazioni correlate all'infezioni da HPV; la regressione dell virus un fenomeno molto comune nelle pazienti under 24. La laser vaporizzazione della mucosa cervicale è una procedura che da buoni risultati con rarissime sequele.
Potrebbe essere utile la tipizzazione del HPV e prendere in considerazione il vaccino per l'HPV.
Cordiali Saluti
Dott. Luigi Galante
Medico Ospedaliero
Specialista in Ginecologia e ostetricia
Massa (MS)
Risposta del 11 novembre 2012
Risposta a cura di:
Dott.ssa ERMENEGILDA BELLUCCI SESSA
Gentile Signora, in questo momento Lei non ha una lesione del collo dell'utero; sulla conduzione delle condizioni cliniche ognuno di noi poi sviluppa, in base all' esperienza fatta, il proprio modo di gestire. In linea generale, se non c'è lesione, non ci sarebbe stretta necessità di trattamento, ma occorre valutare le condizioni di contorno: situazione clinico-anatomica, condizioni delle sue difese immunitarie, sua disponibilità a controlli magari un po' più frequenti.
Cordiali saluti
E. Bellucci Sessa
Dott. Ssa Ermenegilda Bellucci Sessa
Medicina Territoriale
Specialista in Ginecologia e ostetricia
Napoli (NA)
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