10 aprile 2005
Sonnolenza
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06 aprile 2005
Sonnolenza
buon giorno dottore, ho 25 anni, e mi sono accorta che ultimamente più di prima soffro di sonnolenza. La sera e alle volte anche al cinema non riesco a vedere la fine di un film. . . Al pomerggio lo stesso, mi vengono delle crisi di sonno che a FATICA riesco a tenere gli occhi aperti al lavro! cosa posso fare? da cosa può dipendere?Risposta del 09 aprile 2005
Risposta a cura di:
Dott.ssa MARIA ADELAIDE BALDO
Credo che dovrebbe parlarne col suo medico di fiducia. Infatti le cause di questa perisistente e fastidiosa sonnolenza possono essere svariate e solo con un attento esame clinico si può capire il problema.
Dott. Ssa M. Adelaide Baldo
Specialista attività privata
Specialista in Psicologia
BRESCIA (BS)
Risposta del 10 aprile 2005
Risposta a cura di:
Prof. MARCO CAROTENUTO
Gent. Ma Signora,
la sonnolenza diurna e' un sintomo molto frequente, ma del tutto aspecifico. Puo' dipendere infatti da tante cause come: sovrappeso, obesita', Russamento notturno, disturbi repiratori nel sonno (apnea, ipopnea).
Non capisco se le sue sono attacchi di sonno improvvisi (si addormenta senza preavviso) o e' una sonnolenza invincibile che la porta ad addormentarsi (sente il sonno che aumenta e alla fine vi cede).
Quante ore dorme di notte? Ha dei ritmi regolari o irregolari (si addormenta e si sveglia alla stessa anche nel week end o comunque quando non lavora).
Durante il sonno notturno e' agitata o e' tranquilla? Si sveglia di frequente? Mentre si addormenta avverte la sensazione di dolore e/o agitazione alle gambe (tale da doversi alzare)?
Questa e' solo una piccola parte dei quesiti che possono essere posti nel suo caso.
Le consiglierei una visita presso un Centro del Sonno e di sottoporsi a una Polisonnografia (esame standard per la valutazione dei disturbi del sonno).
A presto
Dott. Marco Carotenuto
NAPOLI (NA)
Risposta del 10 aprile 2005
Risposta a cura di:
Dott. ANGELO SALOMONE MEGNA
Sarà utile procedere ad un consulto con il suo medico di famiglia che potrà visitarla (peso, pressione arteriosa, valutazione della respirazione), avere con lei un colloquio per meglio descrivere il tipo di sonnolenza e le sue abitudini di vita. Per poter risponderle in maniera più circostanziata sarebbero utili appunto informazioni sulla qualità e quantità del suo sonno notturno, sulle sue abitudini alimentari, sul tipo di lavoro che lei svolge, oltre a test di tipo neurologico che potranno essere definiti solo dopo una prima fase di impostazione diagnostica del suo problema.
Dott. Angelo Salomone Megna
Medico Ospedaliero
Specialista attività privata
Specialista in Medicina interna
Specialista in Radiodiagnostica
BENEVENTO (BN)
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