28 novembre 2021
Tos e osteoporosi
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22 novembre 2021
Tos e osteoporosi
Buonasera sono una donna di 53anni in menopausa da 8. All inizio ho sofferto molto con vampate, ma poi continue cistiti post coitali, secchezza ora ha detta della ginecologa si parla di neuropatia e iniziale atrofia. Ma forse la cosa che mi dà maggior pensiero sono dolori articolari, problemi alla colonna (ernia espulsa ecc)e una iniziale osteoporosi lombare. In questi anni non ho potuto (a detta della ginecologa)fare la TOS poiché ho familiarità per tumore al seno. Ma all ultima visita la ginecologa invece mi ha prospettato l inizio di una TOS sto facendo analisi. , ( oppure ospimifene+bisosfonati. )ma lei propende per la prima. Ma a casualmente ho fatto una visita presso una endocrinologa che invece mi ha per ora dato vita. D100. 000 UI da prendere settimanalmente. . . E poi altre analisi!!!! Premetto che i valori della vita di e calcio sono più che buoni. (vorrei specificare che Mia madre ha avuto un ca duttale infiltrante varietà cribiforme. ) Ora ma trovo davvero nella più totale indecisione!!. . . . Chi seguire? Aiuto!!! Grazie qualsiasi consiglio vogliate darmi!Risposta del 28 novembre 2021
Risposta a cura di:
Dott.ssa DANIELA PELOTTI
L’osteoporosi colpisce normalmente le donne in menopausa o generalmente in età senile. Nel ricercare delle motivazioni a questa situazione si è arrivato a considerare il ruolo dell’alimentazione, e soprattutto dei cibi contenenti glutine che possono causare
- malassorbimento intestinale di calcio e vitamina D, causato da una mucosa intestinale lesionata;
- situazione di infiammazione e autoimmunitaria dove determinati anticorpi provocano un aumento dei processi di riassorbimento osseo, con conseguente carenza di calcio;
Il glutine inoltre può causare disbiosi intestinale con aumentata permeabilità intestinale per cui batteri e sostanze infiammatorie anzichè essere eliminate tramite le feci, possono invadere la pelvi e causare cistiti ricorrenti e problemi infiammatori uroginecologici.
Vari studi hanno dimostrato, che la popolazione microbica intestinale è in grado di influenzare la nostra salute a più livelli, grazie alla stretta relazione tra sistema nervoso centrale e sistema nervoso autonomo (quello che fa funzionare l’intestino). Ciò significa, che se la qualità e quantità di questi microbi è alterata, si possono verificare gravi anomalie nella regolazione dei processi infiammatori coinvolti nello sviluppo di diversi stati infiammatori.
Da una recente ricerca scientifica si è scoperto che eliminando il glutine dalla dieta delle persone affette da infiammazioni sistemiche vi è stata una significativa riduzione del dolore e un miglioramento della qualità di vita.
Dott. Ssa Daniela Pelotti
Specialista attività privata
Specialista in Ginecologia e ostetricia
Molinella (BO)
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