Tremore mani

12 novembre 2006

Tremore mani


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08 novembre 2006

Tremore mani

una pazinte di 63 anni, con unica patologia accertata ipertensione e con una storia di trauma cranico con emorragie a livello occipitale e frontale risolta nel giro di qualche settimana(correva l'anno 1998) manifesta tremore marcato delle mani al semplice sollevamento di oggetti anche leggeri. All'esame obiettivo presenta un leggere gonfiore senza noduli della tiroide ma nessun segno di cali ponderali nè di nervosismo o irritabilità. L'unico farmaco che la donna assume è il concor. Visti gli esiti del trauma cranico, anche se non recente, pensa sia possibile un associazione al Parkinson. COnsideri che sono ancora uno studente ma mi piace poter chiarire col paziente e sopratutto acquisire infomazioni utili per il, spero imminente, futuro. Cosa mi consiglia di fare?che esami diagnostici suggerisce? la ringrazio

Risposta del 11 novembre 2006

Risposta a cura di:
Dott. TONINO GRASSO


I beta-bloccanti hanno, tra i loro effetti indesiderati, l'affaticamento, che deve intendersi come un fatto muscolare e non cardiovascolare, penso. Infatti, altrimenti, verrebbe descritto come mancato raggiungimento di adeguate performances cardiovascolari. Lei ha tenuto a precisare che il tremore compare per pesi anche leggeri, implicitamente confermando che per pesi grossi può comparire anche in soggetti in perfetta buona salute.
Si può ipotizzare, perciò, che il beta-bloccante abbia peggiorato una situazione già compromessa in parte, a causa dell'età della signora.
Se il disturbo dovesse migliorare con la sostituzione del farmaco con un antipertensivo di un'altra classe, sempre che la signora lo assuma per Ipertensione, si avrebbe la conferma di quanto sopra e si otterrebbe un risultato utile per la paziente. Occorrerebbe rispettare le indicazioni circa le modalità di sospensione del beta-bloccante.
Viceversa, sarebbe prospettabile l'esecuzione di RM dell'encefalo per lo studio dei nuclei della base, in vista di una diagnosi abbastanza precoce di Parkinson.
Cordiali saluti e auguri.

Dott. Tonino Grasso
Medicina Territoriale
MARTANO (LE)

Risposta del 12 novembre 2006

Risposta a cura di:
Dott. ROBERTO MUCCI


Ha provato a fare una gastroscopia?
Una mia paziente, aveva un reflusso Gastro-Esofageo che gli dava gli stessi sintomi; temo che nel suo caso
ci sia già un risentimento esofageo( disfagia) con probabile Esofagite da reflusso; consiglio quindi di fare Gastroesofagoscopia ed usare degli inibitori di pompa tipo: esomeprazolo da 20 o 40 mg. alla sera. Distinti Saluti,
Dott. ROBERTO MUCCI (Forlì, tel. 338 2709606).

Dott. Roberto Mucci
Medicina generale convenz.
Specialista attività privata



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