20 maggio 2016
Viaggio aereo e rischio flebite dopo colecistectomia
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18 maggio 2016
Viaggio aereo e rischio flebite dopo colecistectomia
Buonasera,Ho subito una colecistectomia in seguito a una angiocolite. L'intervento è avvenuto in urgenza il 14 maggio, è tutto è andato bene. Per scongiurare il rischio di Flebite, Seguo una terapia di eparina (Lovenox ), un'iniezione al giorno per 14 giorni, con controllo delle piastrine due volte alla settimana. Porto anche le calze di contenimento. Fra otto giorni (quindi poco dopo la metà di questo periodo di 14 ), per lavoro dovrei fare un viaggio aereo della lunghezza di un'ora, e ritornare con lo stesso viaggio due giorni dopo. Il mio chirurgo ritiene che sia troppo presto e che, nonostante tutti questi trattamenti (eparina, calze ecc. ) e la brevità del viaggio (1 ora totale ), la pressurizzazione dell'aereo comporti un rischio troppo grande.
Preciso che 10 anni fa avevo avuto un episodio isolato di Flebite molto leggera e superficiale, infatti fu curato con 10 giorni di eparina e basta. Peraltro, il chirurgo che mi ha “vietato”il viaggio aereo non era al corrente di questo episodio.
Secondo voi questo atteggiamento estremamente prudente è giustificato? Come è meglio comportarsi?
Grazie
Risposta del 20 maggio 2016
Risposta a cura di:
Prof. ALBERTO TITTOBELLO
La prudenza è sempre giustificata e raramente è eccessiva. La mia opinione del tutto personale è che la calza elastica annulla la minore pressione che c ' è nell' aereo, proprio perché comprime.
Prof. Alberto Tittobello
Casa di cura privata
Specialista attività privata
Universitario
Specialista in Gastroenterologia
Specialista in Cardiologia
Milano (MI)
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