19 novembre 2024
Vitamine idrosolubili
Vitamina K - menadiolo
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Indice
- Informazioni di base
- Fonti naturali
- Effetti dimostrati
- Effetti benefici supposti non dimostrati
- Chi necessita di quantità addizionali?
- Sintomi da carenza
- Sintomi supposti non dimostrati
- Esami di laboratorio rivelatori di carenza
- Posologia
- Avvertenze e precauzioni
- Sovradosaggio/tossicità
- Controindicazioni, effetti collaterali o sintomi da sovradosaggio
- Interazione con farmaci, vitamine o minerali
- Interazione con altre sostanze
Informazioni di base
Origini naturali? Sì
Origini sintetiche? Sì
La prescrizione medica è richiesta? Sì
Liposolubile o idrosolubile: liposolubile (il menadiolo sodio difosfato è idrosolubile)
Fonti naturali
- Avena
- Erba medica
- Formaggio Camembert
- Formaggio Cheddar
- Cavoletti di Bruxelles
- Cavolfiore
- Cavolo
- Cime di rapa
- Soja
- Spinaci
- Tè verde
Effetti dimostrati
- Promuove una crescita e uno sviluppo regolari.
- Previene la malattia emorragica del neonato.
- Previene perdite anormali di sangue, in particolar modo nei soggetti con disturbi intestinali cronici o che sono curati con farmaci anti-coagulanti. La vitamina K è solitamente prodotta nel tratto intestinale dalla flora stanziale.
- Se i batteri vengono distrutti da una malattia o da antibiotici, si potrebbe sviluppare una carenza di vitamina K.
- Cura i disturbi con perdite ematiche dovuti a carenza di vitamina K.
Effetti benefici supposti non dimostrati
Non se ne riscontrano.
Chi necessita di quantità addizionali?
- I soggetti con un introito calorico e nutrizionale inadeguato o che richiedono un incremento nutrizionale.
- I soggetti a cui è stata chirurgicamente rimossa una porzione del tratto gastrointestinale.
- I soggetti con gravi ustioni o lesioni.
- Neonati prematuri.
- I soggetti curati con terapie antibiotiche le quali possono provocare la distruzione della flora intestinale.
- I soggetti che non hanno bile sufficiente per assorbire i grassi. Bisogna intervenire per via iniettiva.
Sintomi da carenza
Neonati:
- Difficoltà di crescita e di sviluppo regolari.
- Malattia emorragica del neonato caratterizzata da ematemesi e sanguinamento intestinale, dal cordone ombelicale, dall'area della circoncisione. I sintomi appaiono due o tre giorni dopo la nascita.
- Coagulazione anormale del sangue che può causare epistassi, ematuria, sanguinamento gastrico, dai capillari e dalla pelle che evidenziano segni blu e neri, difficoltà di coagulazione (si rileva con esame di laboratorio).
Sintomi supposti non dimostrati
- Forte diarrea.
Esami di laboratorio rivelatori di carenza
- Tempo di protrombina.
- Protrombina ematica.
- Vitamina K ematica.
Posologia
Come agisce questa vitamina:
- Promuove la produzione della protrombina attiva (fattore II), della proconvertina (fattore VII) e di altri fattori di coagulazione. Questi sono tutti necessari per la regolare coagulazione.
- Una piccola quantità di vitamina K si perde durante la lavorazione o la cottura dei cibi.
- Quando si verificano gravi disturbi emorragici dovuti a carenza di vitamina K e dopo gravi episodi di sanguinamento potrebbe essere necessaria una trasfusione di sangue.
- Si deve attendere un considerevole lasso di tempo prima che la vitamina K si renda efficace quando assunta per via intramuscolare.
- Compresse: ingoiare intere con un bicchiere colmo di liquido. Non masticare nè frantumare. Ingerire durante i pasti principali o entro un'ora e mezza da essi, se non sotto diversa prescrizione.
- Forma iniettabile.
Avvertenze e precauzioni
Non fare assumere:
- Agli allergici alla vitamina K.
- Con carenza di glucosio-6-fosfato-deidrogenasi (G6PD).
- Fibrosi cistica.
- Diarrea prolungata.
- Disturbi intestinali prolungati.
- Assunzione di qualsiasi altro farmaco.
- Interventi chirurgici (compresa la chirurgia dentale) nel vicino futuro.
- Non dovrebbero esserci problemi particolari.
- Non esistono studi sugli essere umani. Evitatene se possibile la prescrizione.
- Evitare le megadosi.
- Evitare le megadosi.
- Modifica il tempo di protrombina.
- Conservare in luogo fresco e asciutto, lontano dalla luce diretta, ma non congelare.
- Tenere lontano dalla portata dei bambini.
- Evitare dosi eccessive: la vitamina K è liposolubile e un introito eccessivo può condurre a ridotta funzionalità epatica.
- Consigliare il paziente di sospendere l'assunzione di vitamina K in previsione di interventi chirurgici (compresi quelli dentali).
Sovradosaggio/tossicità
Nei neonati: danni cerebrali.
In tutti: forti dosi possono indebolire le funzioni epatiche.
- Per i sintomi da sovradosaggio: interrompere l'assunzione di vitamina. Vedi "Controindicazioni, effetti collaterali o sintomi da sovradosaggio".
- Per i sintomi da overdose accidentale (come nel caso di un bambino che ne abbia ingerita un'intera bottiglia): ricorrete ad un intervento d'urgenza.
Controindicazioni, effetti collaterali o sintomi da sovradosaggio
- Anemia emolitica nei neonati: ricorrete ad un intervento d'urgenza.
- Iperbilirubinemia nei neonati o nei bambini a cui è stata somministrata una dose eccessiva di vitamina K: ricorrete ad un intervento d'urgenza.
- Ittero causato dalla iperbilirubinemia: ricorrete ad un intervento d'urgenza.
- Disturbi gastrointestinali: interrompere il trattamento. Occorre l'intervento medico immediato.
- Eruzione cutanea: interrompere il trattamento. Occorre l'intervento medico immediato.
- Lieve iperemia al viso: interrompere il trattamento. Occorre l'intervento medico immediato.
- Lieve iperemia, dolore o gonfiore nel punto dove è stata effettuata l'iniezione: interrompere il trattamento. Occorre l'intervento medico immediato.
- Prurito: ricorrete ad un intervento d'urgenza.
Interazione con farmaci, vitamine o minerali
- Anti-coagulanti (orali): diminuisce l'effetto dell'anticoagulante.
- Antibiotici a largo spettro: causano carenza di vitamina K.
- Chinina: causa carenza di vitamina K.
- Colestipolo: diminuisce l'effetto della vitamina K.
- Colestiramina: diminuisce l'effetto della vitamina K.
- Cumarina (estratta dal trifoglio dolce): diminuisce l'effetto della vitamina K.
- Olio minerale (a lungo termine): causa carenza di vitamina K.
- Primachina: aumenta la possibilità che si verifichino effetti collaterali tossici.
- Salicilato: aumenta il fabbisogno di vitamina K se somministrato per lungo tempo.
- Sucralfato: diminuisce l'effetto della vitamina k.
- Sulfamidici: causa carenza di vitamina K.
Interazione con altre sostanze
Nessuna conosciuta.
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