24 novembre 2010
Interviste
Un raggio laser per vederci meglio
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di Simona Zazzetta
Lenti a contatto e occhiali graduati correggono in modo ottimale i difetti della vista ma possono creare fastidi e condizionare vari ambiti della vita: lavoro, relazioni sociali, tempo libero, attività sportive. Con la chirurgia refrattiva è possibile risolvere in modo definitivo il difetto, Matteo Piovella, presidente della SOI Società Oftalmologica Italiana, spiega come, a Dica33.
In che cosa consiste un intervento di chirurgia refrattiva?
La chirurgia refrattiva moderna nasce esattamente 20 anni fa e viene usata per correggere i difetti della vista, che si manifestano alla nascita o generalmente, come la miopia, nell'età dello sviluppo. Recentemente viene più spesso utilizzata anche per eliminare i difetti residui dopo un intervento di cataratta. Il trattamento con laser a eccimeri è il riferimento virtuoso della chirurgia refrattiva: sia la tecnica PRK sia la LASIK intervengono sulla cornea modificandone in modo personalizzato la forma: la "limano" con la precisione di un millesimo di millimetro modificando il valore della sua curvatura: in questo modo vengono eliminati i difetti visivi di astigmatismo ipermetropia e miopia.
Quante diottrie si possono recuperare?
L'esperienza ventennale ci ha permesso di comprendere che non tutti i pazienti possono avere risultati ottimali : oggi si tende a intervenire solo su miopie non superiori a 6-7 diottrie che possono essere così totalmente eliminate. Ma si tratta di un'indicazione media che può avere delle eccezioni dovute alla possibilità di personalizzare l'intervento. Oggi con il laser ad eccimeri non si interviene più su difetti elevati. In questi casi, si preferisce inserire delle lenti intraoculari tra la cornea e il cristallino, le cosiddette lenti fachiche.
Quali sono i possibili rischi di questo intervento?
Nei primi anni del 2000 ci sono stati casi in cui i pazienti hanno avuto risultati non soddisfacenti, che non hanno comportato rischi per la salute o per la vista. Si è trattato della comparsa di aloni luminosi intorno alle fonti di luce: questa situazione ha creato in alcuni casi difficoltà per la guida notturna. Abbiamo quindi compreso che su 10 pazienti solo cinque possono ottenere risultati ottimali a seconda dei parametri anatomici dell'occhio e che tutto questo percorso di idoneità al trattamento si avvantaggia oggi di nuove tecnologie diagnostiche capaci di eliminare i disturbi del passato. Queste esperienze hanno prodotto delle linee guida ben consolidate e conosciute in grado di non avere più pazienti scontenti dei risultati.
A quale età è consigliabile intervenire?
La fascia di età in cui la chirurgia refrattiva è più applicata è tra i 20 e i 30 anni. È comunque consigliabile dopo i 20 anni quando il difetto visivo ha smesso di evolvere e si è stabilizzato. Oggi utilizzando sempre il laser ad eccimeri si può anche intervenire con successo nei pazienti anziani che presentano un difetto visivo residuo dopo l'intervento di cataratta. Generalmente si tratta di correggere una o due diottrie per poter vedere senza occhiali da lontano e vicino.
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Salute oggi:
...e inoltre su Dica33:
Lenti a contatto e occhiali graduati correggono in modo ottimale i difetti della vista ma possono creare fastidi e condizionare vari ambiti della vita: lavoro, relazioni sociali, tempo libero, attività sportive. Con la chirurgia refrattiva è possibile risolvere in modo definitivo il difetto, Matteo Piovella, presidente della SOI Società Oftalmologica Italiana, spiega come, a Dica33.
In che cosa consiste un intervento di chirurgia refrattiva?
La chirurgia refrattiva moderna nasce esattamente 20 anni fa e viene usata per correggere i difetti della vista, che si manifestano alla nascita o generalmente, come la miopia, nell'età dello sviluppo. Recentemente viene più spesso utilizzata anche per eliminare i difetti residui dopo un intervento di cataratta. Il trattamento con laser a eccimeri è il riferimento virtuoso della chirurgia refrattiva: sia la tecnica PRK sia la LASIK intervengono sulla cornea modificandone in modo personalizzato la forma: la "limano" con la precisione di un millesimo di millimetro modificando il valore della sua curvatura: in questo modo vengono eliminati i difetti visivi di astigmatismo ipermetropia e miopia.
Quante diottrie si possono recuperare?
L'esperienza ventennale ci ha permesso di comprendere che non tutti i pazienti possono avere risultati ottimali : oggi si tende a intervenire solo su miopie non superiori a 6-7 diottrie che possono essere così totalmente eliminate. Ma si tratta di un'indicazione media che può avere delle eccezioni dovute alla possibilità di personalizzare l'intervento. Oggi con il laser ad eccimeri non si interviene più su difetti elevati. In questi casi, si preferisce inserire delle lenti intraoculari tra la cornea e il cristallino, le cosiddette lenti fachiche.
Quali sono i possibili rischi di questo intervento?
Nei primi anni del 2000 ci sono stati casi in cui i pazienti hanno avuto risultati non soddisfacenti, che non hanno comportato rischi per la salute o per la vista. Si è trattato della comparsa di aloni luminosi intorno alle fonti di luce: questa situazione ha creato in alcuni casi difficoltà per la guida notturna. Abbiamo quindi compreso che su 10 pazienti solo cinque possono ottenere risultati ottimali a seconda dei parametri anatomici dell'occhio e che tutto questo percorso di idoneità al trattamento si avvantaggia oggi di nuove tecnologie diagnostiche capaci di eliminare i disturbi del passato. Queste esperienze hanno prodotto delle linee guida ben consolidate e conosciute in grado di non avere più pazienti scontenti dei risultati.
A quale età è consigliabile intervenire?
La fascia di età in cui la chirurgia refrattiva è più applicata è tra i 20 e i 30 anni. È comunque consigliabile dopo i 20 anni quando il difetto visivo ha smesso di evolvere e si è stabilizzato. Oggi utilizzando sempre il laser ad eccimeri si può anche intervenire con successo nei pazienti anziani che presentano un difetto visivo residuo dopo l'intervento di cataratta. Generalmente si tratta di correggere una o due diottrie per poter vedere senza occhiali da lontano e vicino.
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