Bambini asmatici, sovrappeso riduce risposta a corticosteroidi

08 marzo 2012
Aggiornamenti e focus, Speciale Salute del respiro

Bambini asmatici, sovrappeso riduce risposta a corticosteroidi



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I bambini in sovrappeso possono rispondere con minore efficacia ai farmaci corticosteroidi usati per trattare l'asma e avrebbero maggior bisogno di una terapia di controllo a lungo termine. Lo sostiene un piccolo studio su 61 bambini (2-18 anni) in cui il sovrappeso e l'obesità raddoppiavano la richiesta di somministrazioni inalatorie, rispetto a quellinormopeso. La risposta alla terapia è stata valutata anche in base alla risposta cellulare riscontrata in cellule del sangue e delle vie respiratorie in coltura, tenendo conto anche della presenza di un gene specifico che influenza tale risposta. Si tratta di dati americani, presentati in occasione del meeting annuale della American academy of allergy, asthma and immunology di Orlando, che dovranno far riflettere poiché sono 9 milioni i bambini sotto i 18 anni con diagnosi di asma e circa il 17% nella stessa fascia di età è obesa con un indice di massa corporea superiore a 30 e l'obesità è, a sua volta, un fattore di rischio per l'asma. È probabile che il circolo vizioso sia dovuto all'infiammazione cronica osservata nei soggetti obesi che interferirebbe con la risposta dell'organismo ai farmaci. Si tratta di un piccolo studio non conclusivo, che non può costituire un razionale per modificare il dosaggio dei corticosteroidi ai bambini, ma di certo, dicono gli autori, «con la riduzione del peso si può diminuire l'infiammazione, e migliorare la sensibilità alla terapia».



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