14 febbraio 2020
Aggiornamenti e focus, Speciale Salute del respiro
L’attività fisica migliora l’asma. Al via la campagna #Hol'asmaefacciosport
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Solo il 40% dei pazienti asmatici pratica uno sport. Un dato, tratto dalla ricerca "L'asma grave e gli effetti sulla vita scolastica, lavorativa e sociale" condotta nel 2019 da Doxa Pharma, che può essere secondo gli esperti considerato allarmante.
Per promuovere l'attività fisica finalizzata a una migliore gestione dell'asma, è stata avviata la campagna #holasmaefacciosport, promossa dall'Associazione "Respiriamo Insieme".
Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, e che spinge nove pazienti con asma su dieci a non praticare attività fisica, lo sport è di aiuto nella gestione e nel controllo della malattia; anzi quest'ultimo è tanto migliore, quanto maggiore è l'esercizio fisico.
Secondo Gianna Camiciottoli, pneumologa e specialista in Malattie dell'Apparato Respiratorio «l'esercizio fisico regolare si associa a un minor declino annuale della funzione respiratoria, sia nei giovani asmatici che nei pazienti adulti con una storia più lunga di asma».
Non solo: l'attività fisica avrebbe anche l'effetto di facilitare gli aspetti psicologici e di socializzazione: «la consapevolezza di poter affrontare una attività sportiva comporta l'uscita dall'isolamento in cui spesso si trova il paziente con sintomi respiratori, la crescita dell'autostima, soprattutto nei pazienti più giovani, l'accettazione della malattia e una maggior consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti» spiega ancora Camiciottoli.
Non sono solo i pazienti asmatici a beneficiare dell'attività fisica: in quelli con BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) la riabilitazione respiratoria riduce la dispnea (fatica nel respirare) migliora la tolleranza allo sforzo fisico e in generale la qualità di vita.
L'asma è una malattia infiammatoria cronica che colpisce nel mondo 300 milioni di persone, due milioni e mezzo in Italia. L'asma comporta una serie di limitazioni con effetti negativi sulla dimensione psicologica, sulle relazioni sociali e sulla vita scolastica e lavorativa. I pazienti asmatici sono più soggetti a soffrire di ansia, depressione, attacchi di panico.
L'esercizio fisico rinforza l'apparato respiratorio e migliora la funzionalità polmonare. Inoltre potenzia le difese immunitarie, induce una sensazione di benessere grazie al rilascio di endorfine ed è di aiuto nel controllo del peso, che se in eccesso, rappresenta per gli asmatici un ostacolo al controllo della malattia.
Una attività fisica è quindi consigliata a patto che l'asma sia controllata, con una adeguata terapia di fondo, così come i fattori che possono riacutizzare i sintomi, variabili da individuo a individuo: acari, polvere, aria secca e fredda, umidità eccessiva, cloro delle piscine.
Chiunque può contribuire alla campagna #holasmaefacciosport, postando sui propri canali social il messaggio #holasmaefacciosport tutti i contributi più espressivi e significativi verranno poi raccolti e inseriti in un video in occasione della Giornata Mondiale dell'Asma del prossimo 6 maggio.
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...e inoltre su Dica33:
Per promuovere l'attività fisica finalizzata a una migliore gestione dell'asma, è stata avviata la campagna #holasmaefacciosport, promossa dall'Associazione "Respiriamo Insieme".
Contrariamente a quello che si potrebbe pensare, e che spinge nove pazienti con asma su dieci a non praticare attività fisica, lo sport è di aiuto nella gestione e nel controllo della malattia; anzi quest'ultimo è tanto migliore, quanto maggiore è l'esercizio fisico.
Secondo Gianna Camiciottoli, pneumologa e specialista in Malattie dell'Apparato Respiratorio «l'esercizio fisico regolare si associa a un minor declino annuale della funzione respiratoria, sia nei giovani asmatici che nei pazienti adulti con una storia più lunga di asma».
Non solo: l'attività fisica avrebbe anche l'effetto di facilitare gli aspetti psicologici e di socializzazione: «la consapevolezza di poter affrontare una attività sportiva comporta l'uscita dall'isolamento in cui spesso si trova il paziente con sintomi respiratori, la crescita dell'autostima, soprattutto nei pazienti più giovani, l'accettazione della malattia e una maggior consapevolezza delle proprie capacità e dei propri limiti» spiega ancora Camiciottoli.
Non sono solo i pazienti asmatici a beneficiare dell'attività fisica: in quelli con BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva) la riabilitazione respiratoria riduce la dispnea (fatica nel respirare) migliora la tolleranza allo sforzo fisico e in generale la qualità di vita.
L'asma è una malattia infiammatoria cronica che colpisce nel mondo 300 milioni di persone, due milioni e mezzo in Italia. L'asma comporta una serie di limitazioni con effetti negativi sulla dimensione psicologica, sulle relazioni sociali e sulla vita scolastica e lavorativa. I pazienti asmatici sono più soggetti a soffrire di ansia, depressione, attacchi di panico.
L'esercizio fisico rinforza l'apparato respiratorio e migliora la funzionalità polmonare. Inoltre potenzia le difese immunitarie, induce una sensazione di benessere grazie al rilascio di endorfine ed è di aiuto nel controllo del peso, che se in eccesso, rappresenta per gli asmatici un ostacolo al controllo della malattia.
Una attività fisica è quindi consigliata a patto che l'asma sia controllata, con una adeguata terapia di fondo, così come i fattori che possono riacutizzare i sintomi, variabili da individuo a individuo: acari, polvere, aria secca e fredda, umidità eccessiva, cloro delle piscine.
Chiunque può contribuire alla campagna #holasmaefacciosport, postando sui propri canali social il messaggio #holasmaefacciosport tutti i contributi più espressivi e significativi verranno poi raccolti e inseriti in un video in occasione della Giornata Mondiale dell'Asma del prossimo 6 maggio.
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