Allergia o raffreddore, i sintomi per distinguerli

23 maggio 2012
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Allergia o raffreddore, i sintomi per distinguerli



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Starnuti, naso chiuso o colante (rinite), tosse, mal di testa possono essere sintomi tipici di un raffreddore in corso, ma anche di un'allergia stagionale. Difficile distinguere le due condizioni soprattutto se il paziente è un bambino che non sa spiegare a parole ciò che sente. Per questo motivo i pediatri della American academy of pediatrics (Aap) hanno voluto fornire ai genitori strumenti pratici con una indicazione di base: prestare attenzione ai dettagli minori, ai piccoli segnali che permettono di riconoscere le differenze.

I sintomi in comune, spiegano i pediatri, sono sicuramente il naso chiuso, che gocciola o prude, gli starnuti, la tosse, l'affaticamento e il mal di testa. Ma nei bambini che soffrono di allergie, primaverili o autunnali, è molto probabile che il prurito al naso sia più marcato e per darsi sollievo lo sfregano con movimenti dal basso verso l'alto, gli starnuti sono più frequenti e ripetuti in momenti di vere e proprie crisi. Anche la gola e la bocca sono interessate dal prurito e formicolio come pure gli occhi che in alcuni casi lacrimano oltre che prudere. Questi segnali sono assenti in presenza di raffreddore che è a sua volta caratterizzato dalla presenza di un muco giallastro, mentre in caso di allergia il muco che cola dal naso è chiaro e di consistenza acquosa. Chiaramente, sottolineano gli esperti, questi sono i sintomi tipici di un'allergia stagionale ed è importante che vengano eseguiti test per allergeni stagionali come i pollini o gli acari, ed è quindi inutile testare eventuali allergeni alimentari o "fuori stagione". Dai medici arriva anche un'altra indicazione a non confondere le allergie con l'asma: «Sebbene spesso vadano insieme» dicono gli specialisti dell'Aap «sono in realtà due diverse condizioni. In termini semplici, l'asma è una condizione cronica che inizia nei polmoni, mentre le allergie sono reazioni che coinvolgono il sistema immunitario. Non tutti i bambini allergici hanno l'asma, ma la maggior parte delle persone affette da asma soffrono di allergie». Ciò accade in quanto le vie aeree del bambino asmatico sono infiammate e quindi ipersensibili e quando entrano in contatto con un fattore scatenante, come può esserlo un polline, per esempio, i bronchi reagiscono in modo eccessivo contraendosi ulteriormente.

Quando si è chiarito che la natura dei sintomi è di origine allergica ci sono piccoli accorgimenti che, unitamente alle terapie prescritte dal medico, possono contribuire a migliorarli. Per limitare la presenza di pollini in casa, bisogna tenere le finestre chiuse durante i periodi di picco che si possono conoscere consultando i bollettini, resi disponibili da agenzie ambientali della regione. La stessa attenzione va posta ai finestrini delle auto durante i viaggi e gli spostamenti. Se si dispone di impianti di condizionamento dell'aria, i filtri vanno sostituiti una volta al mese. Inoltre, nelle ore mattutine, momento in cui il livello dei pollini è più alto, vanno limitate le attività all'aperto dei bambini, e in ogni caso al rientro a casa gli abiti vanno cambiati e lavati per liberarli da tutti gli allergeni raccolti all'esterno. Infine, dopo aver giocato all'aperto è bene lavare anche il viso, le mani e i capelli e, usando una soluzione salina, si possono lavare anche il naso e gli occhi.

Simona Zazzetta



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