Spirometria per diagnosi asma: test efficace ma poco usato

24 luglio 2012
Aggiornamenti e focus, Speciale Salute del respiro

Spirometria per diagnosi asma: test efficace ma poco usato



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Sono ancora molto pochi i bambini asmatici intercettati mediante spirometri, segno che in Italia è «bassa la compliance alle linee guida nel monitoraggio di asma infantile». È la conclusione di uno studio condotto in Lombardia dal Laboratorio per la salute materno-infantile, dell'Istituto Mario negri di Milano, che ha evidenziato come a questo test sfuggono soprattutto i casi di ragazze che, invece, sono ancora più a rischio di sviluppare malattie gravi in ​​età adulta. I dati riguardano l'attività svolta in un anno (2008) e recuperata dai database amministrativi che memorizzano tutte le prescrizioni farmacologiche e diagnostiche rilasciate a persone che vivono in Lombardia. Su uno totale di 1,047,241 soggetti tra 6-17 anni di età, il 3,9% ha avuto una diagnosi di asma, ma solo il 30% di loro ha ricevuto almeno un test di spirometria nel corso di un anno. inoltre, in un'analisi multivariata, la possibilità di fare l'esame era maggiore nei maschi che nelle femmine (Or = 2,3). Secondo Maurizio Bonati, direttore del Laboratorio e autore dello studio, la bassa compliance è indipendente dal grado di gravità dell'asma si può ipotizzare che sia attribuibile all'attitudine del curante. «Attualmente solo alcuni pediatri di famiglia eseguono o sono disponibili ad effettuare un test spirometrico» aggiunge «principalmente sono pediatri che afferiscono a un ambulatorio di gruppo o in associazione. Tuttavia, affinché l'esame strumentale risulti affidabile, accurato ed efficace, è necessario la procedura sia parte di un percorso di formazione, monitoraggio della qualità nel tempo e integrazione con i servizi specialisti di riferimento». Per questo motivo, conclude, «la formazione continua dovrebbe essere fatta nella pratica valutando quindi sia l'attività clinica che di ricerca in un contesto condiviso e collaborativo. Solo così potrà instaurarsi una in-formazione continua ed efficace per il paziente e la sua famiglia».



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