31 ottobre 2012
Aggiornamenti e focus
Sclerosi multipla, danni cognitivi più gravi in uomini
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Sei anni dopo la diagnosi di sclerosi multipla, quasi tutte le strutture subcorticali ne risultano affette e i livelli cognitivi sono colpiti con maggiore gravità nei pazienti di sesso maschile. È il risultato di uno studio condotto da ricercatori olandesi (università di Amsterdam) e brasiliani (università federale di Rio de Janeiro), che mostra la rilevanza genere-specifica dell'atrofia nella sclerosi multipla. Gli autori hanno effettuato valutazioni neurofisiologiche e sottoposto a risonanza magnetica strutturale 120 pazienti (tra cui 80 donne) con sclerosi multipla diagnosticata sei anni prima e 50 soggetti sani (30 donne) che hanno formato il gruppo di controllo. Nella maggior parte dei pazienti esaminati, i volumi di materia grigia si sono ridotti, ma in misura maggiore tra i soggetti di sesso maschile con un calo medio dell'11%, mentre nelle donne sono diminuiti del 6,3%. Alcune strutture sono rimaste immuni dall'atrofia e non hanno mostrato differenze rispetto agli individui appartenenti al gruppo di controllo: tra gli uomini, bilateralmente l'ippocampo e l'amigdala e il nucleus accumbens nell'emisfero destro; tra le donne, bilateralmente, l'amigdala e il putamen. La differenza tra i sessi è stata notevole: tutti i domini cognitivi sono risultati coinvolti negli uomini, a eccezione della memoria visuospaziale, ma nessuno in maniera significativa nelle donne. Oltre che al genere, i danni cognitivi sono apparsi correlati al volume del talamo e al livello di scolarità, ma non al volume delle lesioni.
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