Caffeina, per non dimenticare

22 gennaio 2014
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Caffeina, per non dimenticare



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Gli amanti del caffè saranno felici di sapere che la caffeina sembra favorire il consolidamento della memoria a lungo termine.
Un gruppo di neuroscienziati della Johns Hopkins University di Baltimora ha infatti scoperto che una dose di 200 milligrammi di caffeina assunta subito dopo aver seguito una lezione aiuta a memorizzare meglio che in condizioni normali.

I ricercatori, guidati da Daniel Borota della Johns Hopkins university di Baltimora, hanno effettuato il loro esperimento su 160 volontari. Ai partecipanti d'età compresa tra 18 e 30 anni sono stati mostrate immagini di diversi oggetti, che hanno dovuto catalogare come "interni" o "esterni". Immediatamente dopo questa esercitazione metà dei soggetti ha ricevuto un pillola da 200 mg di caffeina e l'altra metà un placebo. Il giorno seguenti ai partecipanti sono state mostrate le stesse immagini e alcune nuove, essi hanno dovuto classificarle come "nuove - vecchie" o "simili alle immagini originali". Da questo secondo test è emerso che il gruppo trattato con caffeina era più bravo nell'identificare le immagini simili all'originale. L'esperimento è stato ripetuto con 100 e 300 mg di caffeina: l'effetto è peggiorato nel primo caso mentre non è aumentato nel secondo caso.

La caffeina è un alcaloide che si trova in diverse piante: caffè, cacao, foglie di tè, bacche di guaranà e noci di cola. Viene aggiunta a bevande analcoliche - tra cui quelle energetiche - e a diversi farmaci, anche da banco. Secondo il Consiglio europeo per l'informazione sul cibo (Eufic), in Europa un adulto consuma una media giornaliera di 200 mg di caffeina, per la maggior parte derivante da caffè e tè, ma anche da bevande analcoliche comprese le "bevande energetiche". Ovviamente, la dose dipende molto dalle abitudini culturali, e gli effetti sono in parte attenuati nei consumatori abituali.

Secondo l'Associazione medica americana, tre tazzine di caffè (250 milligrammi circa) e cinque bevande con caffeina possono essere considerate un consumo "moderato", mentre 10 tazzine di caffè al giorno sono certamente troppe.

In particolare, è opportuno che limitino il consumo di caffeina le persone ansiose, stressate e con problemi del sonno e chi soffre di ulcera e reflusso acido, oltre ovviamente agli ipertesi (soprattutto se l'ipertensione non è controllata dai farmaci), a chi soffre di aritmie o di emicrania cronica.



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