19 gennaio 2025
Problema con cadasil
Tags:
12 gennaio 2025
Problema con cadasil
Salve dottori, dopo 20 anni di depressione fortissima. , alternata a periodi di assoluta normalità, a mia madre adesso 69 anni, in seguito ad un declino cognitivo grave, la risonanza magnetica al cervello le ha diagnosticato cadasil, in fase ormai molto avanzato, l'ho portata da ben 3 neurologi, le hanno dato un antidepressivo il noritren ed il clopidogrel 75 mg, in più da 30 anni assume le pastiglie dalla pressione, perindopril da 5mg e amlodipina sempre da 5 mg Il peggioramento è costante ogni giorno ci sono cambiamenti significativi, io vivo nella disperazione non so quale porterebbe essere il proseguo di questo incubo, la vedo spegnersi enon posso fare niente nessun neurologo si pronuncia più di tanto, ma non esiste un farmaco che la possa fare stare meglio, almeno che la faccia stare serena. . . . . . . è straziante questa situazione, faccio presentare che mia mamma ha iniziato ad avere declino cognitivi 5 anni fa ma erano stati attribuiti alle sue continue depressioni. . . Gli ultimi 2 anni sono stati devastanti per lei e per me. . . . . . Perché praticamente è diventata ossessiva e non le interessa più di niente. . . Mi occupo di tutto io e lei vive nel suo mondo. . . . . Per il momento mi riconosce ancora. . . . Ma vivo nel terrore che prima o poi le cose precipitino del tutto. . . Ma possibile a 65 anni un declino cognitivo così severo. . . . La risonanza magnetica ha portato in evidenza infarti celebrali continui. Dannni alla materia bianca insomma. . . . . Di tutto e di più. . . . . . . Grazie se qualcuno mi risponderà. Sono una figlia disperata. Che vorrebbe sapere la verità su questa malattia maledetta !Risposta del 19 gennaio 2025
Risposta a cura di:
Dott. FEDERICO BARANZINI
Gentile signora, comprendo la sua disperazione e il suo desiderio di trovare risposte e soluzioni per la condizione di sua madre. La diagnosi di CADASIL (Cerebral Autosomal Dominant Arteriopathy with Subcortical Infarcts and Leukoencephalopathy) può essere devastante per il paziente e per i familiari, soprattutto quando la malattia è in fase avanzata. Il CADASIL è una rara malattia genetica che colpisce i piccoli vasi sanguigni del cervello, causando infarti cerebrali ricorrenti e danni progressivi alla materia bianca. I sintomi possono includere emicrania, disturbi dell'umore (come la depressione), declino cognitivo e demenza. L'esordio dei sintomi avviene solitamente tra i 30 e i 50 anni, ma l'età e la gravità possono variare notevolmente da persona a persona. Nel caso di sua madre, il fatto che abbia sofferto di depressione per molti anni potrebbe essere stato un primo segno della malattia, poiché i disturbi dell'umore sono spesso presenti nel CADASIL. Purtroppo, il declino cognitivo e la demenza sono manifestazioni comuni nelle fasi avanzate della malattia. Attualmente, non esiste una cura per il CADASIL e il trattamento si concentra sulla gestione dei sintomi e sulla prevenzione delle complicanze. Gli antidepressivi, come il Noritren (nortriptilina) prescritto a sua madre, possono aiutare a controllare i sintomi depressivi. Il clopidogrel, un antiaggregante piastrinico, viene utilizzato per ridurre il rischio di ulteriori infarti cerebrali. Inoltre, il controllo della pressione arteriosa con farmaci come il perindopril e l'amlodipina è importante per preservare la salute dei vasi sanguigni. Purtroppo, il decorso del CADASIL è progressivo e i danni cerebrali accumulati nel tempo sono irreversibili. Tuttavia, alcune strategie possono aiutare a migliorare la qualità della vita di sua madre e a rallentare il declino: 1. Assicurarsi che segua scrupolosamente la terapia farmacologica prescritta dai neurologi. 2. Incoraggiare uno stile di vita sano, con un'alimentazione equilibrata, attività fisica regolare (se possibile) per esempio dela ginnasica dolce, e astensione dal fumo e dall'alcol. 3. Stimolare la sua mente con attività cognitive adatte alle sue capacità, come lettura, puzzle, musica o conversazioni. 4. Fornire un ambiente calmo, strutturato e familiare, riducendo al minimo i cambiamenti e lo stress. 5. Cercare il supporto di servizi di assistenza domiciliare o di centri diurni specializzati nella cura delle demenze. 6. Partecipare a gruppi di sostegno per familiari di pazienti con demenza, dove potrà condividere le sue esperienze e ricevere consigli pratici. Per quanto riguarda la sua richiesta di un farmaco che possa far stare meglio sua madre, purtroppo non esistono terapie specifiche per il CADASIL che possano invertire i danni cerebrali o ripristinare le funzioni cognitive. Tuttavia, i neurologi possono valutare l'uso di farmaci sintomatici, come gli antidepressivi o gli ansiolitici, per alleviare l'ansia, l'agitazione o altri disturbi comportamentali associati alla demenza. È fondamentale che lei si prenda cura anche di se stessa durante questo difficile percorso. Assistere un genitore con demenza può essere fisicamente ed emotivamente estenuante. Non esiti a chiedere aiuto ad altri familiari, amici o professionisti dell'assistenza quando ne sente il bisogno. Prendersi del tempo per sé, per rilassarsi e ricaricarsi, è essenziale per poter continuare ad essere un sostegno per sua madre. Infine, la invito a discutere apertamente con i neurologi di sua madre riguardo alla prognosi e a ciò che ci si può aspettare nelle fasi avanzate del CADASIL. Comprendere la natura progressiva della malattia e pianificare in anticipo le cure può aiutare a ridurre l'ansia e a sentirsi più preparati ad affrontare le sfide future. So che questo è un momento incredibilmente difficile per lei e per la sua famiglia. Sappia che non è sola e che ci sono risorse e supporti disponibili per guidarla in questo percorso. Non esiti a cercare l'aiuto di professionisti medici, psicologici e assistenziali per affrontare questa situazione complessa. Le esprimo la mia vicinanza in questo momento di sofferenza. Si prenda cura di sé e non perda la speranza. Anche nei momenti più bui, l'amore e la dedizione che sta dimostrando per sua madre sono un dono prezioso. Con i miei più cordiali saluti, Federico Baranzini Medico Psichiatra e Psicoterapeuta a Milano www. Psichiatra-a-milano. It
Ultime risposte di Mente e cervello
- Ansia e intolleranza antidepressivi
- Doc e rituali?
- Sintomi da stress
- Informazione
- Ho un disturbo mentale? ossessioni e paranoie
- Depressione
- Mancanza effetto sereupin
- Ansia e attacchi di panico
- Referto rm encefalo
- Sovraccarico di ferro
Clicca qui per rispondere alla domanda
Clicca qui e scopri come aderire al servizio
...e inoltre su Dica33: