20 febbraio 2014
Aggiornamenti e focus
La salute della pelle passa anche dalla vanità
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Convincere un adolescente a utilizzare in modo corretto le creme solari protettive ogni volta che si espone al sole? Un'impresa quasi impossibile che diventa però realizzabile se si toccano le corde giuste. Secondo un gruppo di ricercatori dell'University of colorado cancer center, sembra proprio che puntare sull'apparenza e l'aspetto esteriore sia la chiave per modificare il comportamento dei ragazzi che spesso si espongono al sole senza alcuna protezione e ignorando i rischi legati a questa abitudine.
I risultati dello studio pubblicato sul Journal of the american academy of dermatology dimostrano infatti chiaramente che non è tanto la paura del cancro, ma quella delle rughe a spingere i teenager a proteggersi dai raggi pericolosi. Per arrivare a questa conclusione è bastato mostrare a due gruppi di ragazzi della scuola superiore - 50 in totale - un video sull'impatto delle radiazioni Uv presenti nei raggi solari e sul modo corretto per esporsi senza rischi.
I video mostrati ai due gruppi erano molto simili, ma mentre uno si focalizzava sugli aspetti legati alla salute, come per esempio il rischio di sviluppare un cancro della pelle, l'altro puntava di più sui rischi estetici, come l'invecchiamento precoce e l'aumento delle rughe.
E la paura delle rughe si è dimostrata più forte di quella del cancro. Infatti tutti i 50 ragazzi hanno recepito le informazioni fondamentali riprese dai video, ma solo quelli che avevano avuto modi di vedere gli effetti estetici dei raggi Uv hanno cominciato ad utilizzare regolarmente le creme protettive.
«Questi risultati sono davanti ai nostri occhi tutti i giorni in clinica» afferma April Armstrong, autrice della ricerca assieme a William Tuong: «In genere i ragazzi arrivano da noi non per loro iniziativa, ma piuttosto spinti dai genitori e parlare loro di cancro non serve molto. L'attenzione aumenta solo se si comincia a parlare di rughe». «E se lo scopo finale è modificare il comportamento dei teenagers, è di fondamentale importanza fare arrivare il messaggio nel modo più adatto a loro» conclude Armstrong «anche se si tratta di mettere al centro la loro vanità e non la loro salute».
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