Il canto della mamma per imparare a mangiare

21 febbraio 2014
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Il canto della mamma per imparare a mangiare



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Per i bimbi nati prematuri è molto più complicato imparare a mangiare - a succhiare per essere precisi - in modo corretto, ma la voce della mamma potrebbe rappresentare una soluzione efficace a questo problema.

«Questi piccoli devono cercare di capire come coordinare tre azioni distinte: succhiare, deglutire e respirare. Un'impresa tutt'altro che semplice e decisamente stancante» spiega Nathalie Maitre, del Vanderbilt university children's hospital di Nashville, negli Stati Uniti. Per dare una mano ai bambini prematuri, nei reparti di terapia intensiva neonatale si utilizzano da oltre 10 anni dei metodi basati soprattutto sull'uso del ciuccio: si insegna in pratica a succhiare, anche se questa operazione non corrisponde con l'arrivo di cibo al piccolo.

«Abbiamo cercato un modo per velocizzare e rendere più efficiente questo passaggio» prosegue Maitre «soprattutto perché spesso i problemi con il cibo sono l'unica ragione che trattiene questi bimbi in ospedale». Ed ecco allora entrare in scena un ciuccio davvero particolare che contiene un sensore che si attiva quando il bimbo succhia in modo corretto e con forza sufficiente, facendo partire una musica o una storiella preregistrata. La novità introdotta da Maitree colleghiriguarda il tipo di canzoni registrate, come gli stessi autori chiariscono sulla rivista Pediatrics.

«Nel ciuccio destinato a ciascuno dei circa 100 bambini coinvolti nello studio è stata inserita anche la voce della mamma perché ricerche precedenti avevano dimostrato che i bambini nati prematuri sono particolarmente sensibili a questa voce, e tendono a rispondere» precisa l'autrice. E nulla è stato lasciato al caso, visto che la canzone registrata è stata studiata assieme a un terapista musicale in modo che potesse raggiungere il cervello dei piccoli pazienti. I risultati non si sono fatti attendere: ai bimbi bastavano uno o due giorni per capire il meccanismo di funzionamento del ciuccio e imparavano a succhiare due volte più velocemente dei bambini che utilizzavano ciucci comuni, mangiavano di più e riducevano anche i tempi necessari per passare a un'alimentazione solo orale. Ciliegina sulla torta: anche se in modo non significativo la lunghezza del ricovero in ospedale diminuiva.



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