28 febbraio 2014
Aggiornamenti e focus
Il 25 per cento dei ragazzi in età scolare soffre di cefalee
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Uno su quattro. Il dato è abbastanza allarmante: il 25 per cento dei ragazzi in età scolare è colpito da cefalee che ne pregiudicano sia il rendimento scolastico sia mettono a repentaglio i rapporti familiari perché spesso i genitori non sono in grado di fronteggiare e comprendere i comportamenti e i malesseri dei figli alle prese con i dolori provocati da un forte attacco di mal di testa.
L'allarme è stato lanciato a un incontro organizzato da Italian migraine project, alleanza di medici, pazienti e farmacisti contro le cefalee. «Solitamente» spiega il professor Vincenzo Guidetti del Dipartimento di Scienze neurologiche e psichiatriche dell'età evolutiva dell'Università La Sapienza di Roma, i ragazzi che vengono più facilmente colpiti dalle cefalee, sono quelli maggiormente sovraccarichi di impegni, così sviluppano la cosiddetta 'sindrome da evitamento', una sorta di 'autotutela' rispetto al dolore che li spinge a evitare di fare le attività quotidiane, come compiti considerati troppo difficili o attività sportive indesiderate».
Le cefalee giovanili hanno per il 50 per cento una componente di natura ereditaria e per l'altro 50 per cento hanno invece un'origine collegata a fattori di tipo ambientale. Ecco perché, sottolineano gli esperti, è fondamentale modificare gli stili di vita e investire nei meccanismi di prevenzione. Per esempio, per quanto riguarda gli adolescenti, è sufficiente andare a dormire a orari normali e non troppo tardi, cercare di affrontare con maggiore "normalità" le ansie per l'andamento scolastico e porre attenzione all'abuso di alcolici e di sostanze, pratica purtroppo ormai diffusa travi giovani. Non fare tutto ciò può portare a sviluppare crisi di cefalea (in particolare di emicrania) e soprattutto favorisce la cronicizzazione della situazione.
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