18 aprile 2017
Aggiornamenti e focus
Cucina casalinga e niente Tv ai pasti per tenere a bada la bilancia
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Quando si parla di rischio di obesità conta di più il "come" e il "cosa" si mangia che non il "dove" lo si mangia. Lo spiega in dettaglio Rachel Tumin dell'Ohio colleges of medicine government resource center coautrice di un articolo recentemente pubblicato sulla rivista Journal of the academy of nutrition and dietetics assieme a Sarah Anderson, professore associato di epidemiologia alla Ohio state's college of public health.
«Gli adulti, indipendentemente dal fatto che siano o meno genitori, consumano pasti a casa con la famiglia ma non sono molti gli studi che hanno analizzato il legame tra abitudini a tavola, frequenza dei pasti in famiglia e salute» spiega la ricercatrice che nell'analisi ha preso in considerazione i dati relativi a poco meno di 13mila persone che avevano preso parte all'indagine Ohio Medicaid assessment survey del 2012.
Dopo aver tenuto conto di fattori come situazione lavorativa, stato civile, età, razza e livello di istruzione, Tumin è giunta alla conclusione che l'attenzione che si dedica al cibo durante il pasto in famiglia si associa in maniera inversamente proporzionale alla probabilità di essere obesi. «In particolare i dati sottolineano l'importanza di prepararsi i pasti a casa e di mangiare tenendo spenti Tv, computer e altri dispositivi video» precisa l'autrice.
I numeri parlano chiaro: gli adulti cha avevano dichiarato di non guardare mai Tv o video durante i pasti in famiglia avevano una probabilità di essere obesi inferiore del 37 per cento rispetto a chi invece mangiava davanti allo schermo pur essendo a casa e in famiglia. Inoltre quando tutti i pasti in famiglia venivano cucinati a casa la probabilità di essere obesi si riduceva del 26 per cento rispetto a quando solo alcuni o nessuno dei pasti erano preparati in casa. «La cosa che più colpisce, e che è diversa dai dati ottenuti in bambini e adolescenti, è che il numero dei pasti consumati a casa in famiglia non è importante nel determinare questo rischio di obesità» conclude l'autrice, ricordando che lo studio dimostra solo un'associazione e non un rapporto causa-effetto.
Fonte: J Academy of Nut and Diet. 2017. Doi: 10.1016/j.jand.2017.01.009
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«Gli adulti, indipendentemente dal fatto che siano o meno genitori, consumano pasti a casa con la famiglia ma non sono molti gli studi che hanno analizzato il legame tra abitudini a tavola, frequenza dei pasti in famiglia e salute» spiega la ricercatrice che nell'analisi ha preso in considerazione i dati relativi a poco meno di 13mila persone che avevano preso parte all'indagine Ohio Medicaid assessment survey del 2012.
Dopo aver tenuto conto di fattori come situazione lavorativa, stato civile, età, razza e livello di istruzione, Tumin è giunta alla conclusione che l'attenzione che si dedica al cibo durante il pasto in famiglia si associa in maniera inversamente proporzionale alla probabilità di essere obesi. «In particolare i dati sottolineano l'importanza di prepararsi i pasti a casa e di mangiare tenendo spenti Tv, computer e altri dispositivi video» precisa l'autrice.
I numeri parlano chiaro: gli adulti cha avevano dichiarato di non guardare mai Tv o video durante i pasti in famiglia avevano una probabilità di essere obesi inferiore del 37 per cento rispetto a chi invece mangiava davanti allo schermo pur essendo a casa e in famiglia. Inoltre quando tutti i pasti in famiglia venivano cucinati a casa la probabilità di essere obesi si riduceva del 26 per cento rispetto a quando solo alcuni o nessuno dei pasti erano preparati in casa. «La cosa che più colpisce, e che è diversa dai dati ottenuti in bambini e adolescenti, è che il numero dei pasti consumati a casa in famiglia non è importante nel determinare questo rischio di obesità» conclude l'autrice, ricordando che lo studio dimostra solo un'associazione e non un rapporto causa-effetto.
Fonte: J Academy of Nut and Diet. 2017. Doi: 10.1016/j.jand.2017.01.009
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