Olio di oliva, aiuto prezioso nella prevenzione del diabete di tipo 2

02 ottobre 2017
Interviste

Olio di oliva, aiuto prezioso nella prevenzione del diabete di tipo 2



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La stampa nazionale ha recentemente riportato i risultati di uno studio che indicherebbero come il consumo regolare di olio extra vergine d'oliva possa essere un prezioso alleato nella prevenzione del diabete di tipo 2. Il lavoro, portato avanti dai ricercatori della Virginia tech di Blacksburg, negli Stati Uniti, e pubblicato sulla nota rivista Biochemistry, riferisce che l'oleuropeina, una sostanza contenuta nelle olive, aiuterebbe l'organismo a secernere più insulina, l'ormone regolatore della quantità di glucosio nel sangue, prodotto dalle cellule pancreatiche. La stessa sostanza sarebbe inoltre capace di inibire la tossicità indotta dall'amilina, un'altra molecola secreta dalle cellule beta del pancreas, segno caratteristico del diabete di tipo 2. Come si inseriscono questi risultati nella prevenzione del diabete e che peso possono avere? Per fare chiarezza, Dica33 ha sentito Carlo Giorda, Direttore della struttura complessa di malattie metaboliche e diabetologia dell'Ospedale Maggiore di Chieri.

Dottor Giorda, cosa pensa di questo studio che propone una nuova possibilità per la prevenzione del diabete?
«La diffusione del diabete negli ultimi anni ha fatto sì che gli studi su questo argomento si siano moltiplicati. Ormai ogni settimana vediamo nuovi lavori che segnalano effetti positivi di una qualche sostanza, e dobbiamo fare attenzione a dare il giusto valore a ognuno di essi. In questo caso i ricercatori ritengono che la loro sperimentazione possa contribuire a far comprendere meglio le basi scientifiche dei benefici per la salute che possono derivare dal consumo di olive e olio extra vergine d'oliva. L'olio chiaramente ha un valore preventivo enorme, soprattutto nel campo cardiovascolare. Ma non dobbiamo dimenticare che la prevenzione del diabete viaggia da sempre sulla necessità di curare l'alimentazione e l'attività fisica, per cui questo tassello è importante, ma si deve inserire in un contesto più ampio di prevenzione della malattia».

Ha menzionato il grande aumento della diffusione della malattia. Quali sono i numeri del diabete in Italia al momento?
«Il diabete di tipo 2 in Italia negli adulti ha una prevalenza che si attesta sul 5/6 per cento della popolazione, ed è legata soprattutto all'aumento del peso medio e alla diminuzione dell'attività fisica. Possiamo stimare che circa 4 milioni di italiani adulti presentino la malattia, e a questi dobbiamo aggiungere le persone che non sanno di averla e alle quali viene diagnosticata per eventuali problemi cardiovascolari o renali».

In pratica quindi cosa possiamo fare per prevenire la malattia a tavola?
«Per prevenire il diabete la cosa più importante è la perdita di peso. La perdita di peso e i farmaci che aiutano nella resistenza all'insulina sono infatti i fattori che possono aiutare di più nell'evitare l'insorgenza della malattia. Bisogna controllare il peso, non aspettare di averne troppo in eccesso, perché poi la riduzione diventa molto difficile. Per iniziare, è importante diminuire l'introito calorico giornaliero. Si può pensare di iniziare il pasto con della verdura, per aumentare la sazietà e mangiare di meno, e di controllare i carboidrati, limitandoli senza ovviamente eliminarli del tutto. Purtroppo, viviamo in una società ossessiva nell'offrire cibo fuori pasto, e la maggior parte delle persone aumenta di peso proprio per quello che mangia in queste occasioni, non nei pranzi regolari. La convivialità si basa molto sul cibo nel nostro paese, e questo dovrebbe cambiare. Non dobbiamo poi dimenticare l'importanza fondamentale dell'attività fisica. Anche solo 30 minuti di camminata per tre o quattro volte alla settimana possono fare la differenza, non è necessario imbarcarsi in attività particolarmente costose o faticose. In un quadro di questo tipo possiamo poi aggiungere che certamente l'olio extravergine di oliva è un ottimo alimento, e soprattutto fa bene all'apparato cardiovascolare, che spesso in caso di diabete ha grossi problemi, per cui fa bene a tutti. Certamente però, la sola assunzione dell'olio non può essere sufficiente per evitare la malattia».

Susanna Guzzetti



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